TartarugaVeloce

FedroTriple - Home










Tempo fa nella sezione “Vostre Moto” avevo già pubblicato la storia della Speed di Attila. Ora con questa nuova edizione, questa moto si è meritata con tutti gli onori di entrare nella sezione Special. L’articolo, che ho riportato integralmente, è stato scritto dallo stesso Attilio proprietario di questa Speed Triple MY2000 fortemente modificata. A lui la parola….



TartarugaVeloce di Attilio Brambilla (Attila)


La storia della mia TartarugaVeloce inizia da una Speed Triple del 2000, edizione limitata gialla voluta da Talamo.

La moto fu acquistata da Max Hollywood presso la concessionaria Triumph di Sesto San Giovanni, la concessionaria che era di proprietà proprio di Mirko (“Albionet” era il suo nick sul forum).

Nel 2003 Max decide di cambiare moto.
Io nel 2003 giravo con una vespa 50 tutta originale, ricevuta tramite un parente e che usavo prima per andare in stazione a prender il treno per l’università, in quell’anno per andare al lavoro in fonderia.
Nel frattempo guidavo anche la Suzuki GS500E di mio fratello.
La Vespa decise di tirare le cuoia, io decisi che volevo comprarmi una moto mia.

Triumph mi è sempre piaciuta, ogni volta che passavo davanti alla concessionaria la vedevo in centro alla vetrina che si faceva ammirare, pulita, lucida… e così a metà Luglio, appiedato, entrai e chiesi informazioni su di lei…
Detto fatto, il tempo di sgombrare la mente dall’ipotesi di una moto di Borgo Panigale (ma non era il 996) anche per motivi di budget…. tempo un mese me la portai a casa.






Nel 2004 ho fatto il mio primo Triumph Day, col mio battesimo in pista scortato da Mirko e da Lucio, che mi ha fatto da guida nei primi giri.





Quell’anno feci un giorno solo perché domenica andai ad un motoraduno vicino a Ferrara, nel frattempo ogni sera che uscivo dal lavoro passavo da Mirko in concessionaria.
Ogni tanto i clienti entravano, si mettevano in coda pensando che io fossi un cliente, al che gli dicevo "non preoccupatevi, chiedete, io faccio parte dell'arredamento"

Arriva il 2005, un anno funestato da una caduta in strada mia, dalla perdita di Mirko… stesso giorno… 03.04.05, quando ci penso ancora mi vengono i brividi.

Un anno in cui anche il Triumph Day è funestato da tante cadute.
Tra queste anche la mia, fortunatamente senza danni fisici. Perlomeno a me, la mia speed invece si.

Morale della favola: rompo sia il telaio che la testata, la Speed sembrerebbe da buttare ed il mio morale… lo potete immaginare.

Per fortuna le due rotture non sono poi così gravi, con tanto sudore, grazie a Tonino e grazie ad un'officina meccanica di saldature con i controco****ni riusciamo a rimettere in sesto tutto.
Giugno, Luglio, Agosto, Settembre... ogni sera uscivo dal lavoro ed andavo a lavorare sulla Speed.













Tre mesi d’inferno, vedendo le moto in giro col sole.
Ma questo ha fatto si che lo sforzo per finire tutto fosse ancora più motivato!

La moto è venuta pronta proprio pochi giorni prima del “Pista e Pasta”, un ritrovo con tanti amici che abbiamo fatto all’autodromo di Lombardore.





La tentazione di girare in pista c’è stata, ma la paura di rovinare la moto dopo tanta fatica mi ha fatto desistere, così sono andato là in veste di spettatore.

A Dicembre 2006 grazie a Paolo, riesco a concretizzare un’idea: portare la moto in Fiera, al Bike Expo.

Mi convinco, mando le foto, incrocio le dita sperando che la moto piaccia e… si, arriva l’ok, la moto sarà esposta al concorso per le special!
Sono felicissimo, carico la moto sul furgone di Tonino, parto giovedì pomeriggio alla volta di Padova.
Scarico la moto, compilo i vari documenti, consegno la moto (mi fa’ una strana impressione lasciarla così lontana da casa…) e me ne torno a casa in treno a notte fonda…il furgone rimane a Padova, anche perché tornerò domenica a riprendere tutto.

Il sabato vado a vedere la fiera con degli amici, quando entriamo nel padiglione delle moto esposte al concorso mi accorgo di avere una stretta allo stomaco e mi scopro ansioso, che mi muovo unicamente per cercare di vedere dov’è la mia Speed…








Quando la vedo, in mezzo a tante altre belle special, sotto gli occhi di tutti… è un’emozione unica, l’ansia si trasforma in gioia e soddisfazione.
Sono felice, il frutto di tanto lavoro è ripagato.
Sono felice di poter mostrarla, sono felice di poter mostrare a tutti anche quella mucchina sul serbatoio… quella mucchina così particolare che per Tonino e gli amici di Mirko ha un significato così profondo.
Non mi importa tanto dei premi, altre moto sono più curate e sicuramente meritano. Però posso dire che anche la mia Speed c’era, scusate se è poco!

Come può ben capire chiunque abbia modificato la propria moto, il virus dell’elaborazione non si ferma e la propria moto non è mai finita… “A biker’s work is never done”…








Passa il tempo, passano i km sotto le ruote, sia in strada che in pista.






Come ogni anno arriva il Triumph Day, tanti amici lontani da incontrare, turni in pista a non finire (mi accorgo di esser più lento di quanto già fossi, non voglio rischiare un’altra estate a piedi)… questa volta tutto più che bene, con la soddisfazione che una delle moto preparate da Tonino vince il primo premio tra le Special. Granze!

Ad Ottobre decido di andare a girare con Max a Varano.







Stavolta…patatrac! Cado in staccata e mentre rotolo nella ghiaia penso “noooo, cazzo! Chissà che danno avrò fatto….”).







Anche qui la mia buona stella mi guarda e sorride, niente danni fisici, il commissario di percorso a momenti mi urla dietro perché guardo i danni alla moto mentre lui mi chiede se mi sono fatto male.
Stavolta per fortuna i danni sono stati più lievi, tuttavia decido che quella sarebbe stata la molla per iniziare a dar forma ad un’idea che mi frullava in testa dall’anno prima.

Voglio una moto che si ispiri al mondo delle Cafè Racer degli anni ’60 e ’70.

Tutto nasce da un disegno, una delle mille prove colore che ho fatto nel 2005, durante il primo lavoro di restyling.







Ne parlo con Tonino, che mi risponde: si può fare.

Una domenica mattina Max mi manda un sms con fotografata una sella e mi chiede: va bene questa?
Grande Max, è perfetta!
La sella arriva in box nel giro di pochi giorni






Costruiamo la dima per il telaietto reggisella, così da poterlo montare facilmente.






Grazie a Remo, un amico di Max, riesco a farmi costruire il telaietto.
La scelta del materiale ricade sull’acciaio, voglio che sia solido perché inizialmente ho pensato alla possibilità di portare una persona dietro.
Ovviamente tutto viene fatto nei ritagli di tempo libero, ciononostante i lavori procedono e riesco a montare tutto per la prima prova una sera in box, confrontando l’aspetto prima:






e dopo







Già che ci sono voglio vedere anche come starebbe con la sella montata:






Niente male, proprio la mia idea. Sicuramente andrà rifinita diversamente ma ci siamo!

Il lavoro è lungo e faticoso, prima mi costruisco il prototipo della vasca sottocoda:






Poi arriva quello “definitivo” (in realtà non sarà così alla fine):






Tonino vede il telaietto ed il giudizio è “no, bisogna rinforzare la parte dietro”…ed allora, via di saldatrice!








Ora è a posto!

Nel frattempo siamo ormai nel 2009, il lavoro è immane, la moto si è spostata nella nuova “casa-officina”, l’atelier di Tonino.
Scuoiamo la sella perché andrà rifatta e… sorpresa: la sella ha un vano per riporre le cose!
Decidiamo che lo terremo e che quella sella sarà solo per uno, la sella biposto si farà in futuro.

Grazie ad un colpo di fortuna trovo anche due cerchi molto speciali…il prezzo c’è, i cerchi sono stupendi…sono miei!






Il tempo passa, siamo ormai nel 2010 (ammetto che il ritardo è “colpa” mia, che nel frattempo non sono più single) ed il Triumph Day incombe.

Mi serve lo scarico se voglio andare in giro.

Mi piacciono i terminali a cono, anche perché fanno tanto anni ’60 – ’70… ma voglio che stiano aderenti al codino, non voglio che siano sparati in veriticale e dovranno andare bene anche quando in futuro ci sarà (forse) una sella biposto.
La soluzione arriva dalla sorellona, la 1050, però bisogna modificare il sottocoda altrimenti non c’è spazio.
Detto fatto, arrivo una sera da Tonino e mi dice “oggi mi è venuta in mente un’idea, ho fatto così, ti va bene?”








Certo che si Tonino, è perfetto!






Con l’occasione proviamo anche a vedere come stanno le pedane passeggero






Tutto sommato non sono poi così male!

Ci ingegniamo per sistemare l’impianto elettrico, lo spazio è poco ma l’immaginazione tanta, alla fine tutto va al suo posto










Il cavetto elastico che fissa i relais arriva da un paio di sci degli anni ’40, l’avreste mai immaginato?

Resta da decidere la colorazione.
Dopo averci pensato su, aver scartato l’ipotesi di cambiare colore... in fin dei conti non è una “rinascita” come nel 2005, ma un’evoluzione… decidiamo di conservare il colore della carrozzeria e di aggiungere solo un filetto argento in pochi punti.

Manca il nome: l’idea mi viene dal tatuaggio che ci siamo fatti da poco io e Cristina, la mia ragazza, come proposta di matrimonio.






Ho deciso, la mia Speed porterà in giro questo segno. Sarà come portare in giro idealmente anche Cristina.
Ed anche il nome è deciso, perché il pilota è lento ed il mezzo è potenzialmente molto veloce… e quindi il nome esatto non può che essere TartarugaVeloce.

I fianchetti ci fanno tribolare un po’, non troviamo niente di carino…poi un giorno, guardando alcune riviste di moto e con l’aiuto di una dima in cartone… vedo qualcosa che potrebbe fare al caso suo, proveniente dal Sol Levante, dalla Honda CBR1000RR.
Nemmeno a farlo apposta, fianchetti del codone sono praticamente su misura, con poche sapienti modifiche e calzano come dei guanti usati!

Purtroppo ormai siamo a fine Giugno, arriva il giovedì precedente il Triumph Day e la carrozzeria sarà pronta solo la sera…
Tonino ha fatto l’impossibile ma eravamo davvero troppo tirati col tempo… E forse è stato meglio così, quest’anno sono stato giù un giorno solo e penso che la mia TartarugaVeloce non si sarebbe goduta il Triumph Day così, non sarebbe stato giusto né per lei né per tutti gli Amici che hanno collaborato in questo lavoro… il 2011 sarà diverso!






































La TartarugaVeloce ora è pronta per sfrecciare!






Un grazie di cuore va a:

-    Tonino, senza le sue mani d’oro e le sue idee tutto questo non sarebbe possibile






-    Massimo “Max Hollywood”, che la domenica invece di stare a casa a riposare è in giro a cercare i pezzi per gli amici
-    Remo, che ho conosciuto grazie a Max e che ha costruito il telaietto della sella
-    Davide “MrGreen”, che nelle lunghe chiacchierate ha seguito sempre l’evolversi (lento) situazione
-    Matteo “MrTiger”, che mi ha pressato per le foto ogni qualvolta i lavori avanzavano…grazie!
-    Emanuele il mio fratellone, che ha sopportato i miei ragionamenti ed elucubrazioni a voce alta a casa







Infine, ma non perché conti meno,  il mio amore Cristina… che ha sopportato una settimana in cui non ero mai a casa la sera, perché “voglio finire la Speed prima del T-Day”… grazie amore mio ,ti amo.


Attilio


P.S. Un grazie anche a te, che sei arrivato alla fine di questa storia, perché significa che forse non è stata una lettura noiosa. E perché forse in fondo ti rendi conto anche tu che, questa, non è una fine della storia… ma solo la fine di un capitolo, uno dei tanti di questa storia.
Sospensioni stock, a breve verranno sostituite con una forcella standard dotata di kit WP, più ammortizzatore posteriore Mupo



Elenco delle modifiche:

- Telaietto posteriore sella realizzato su disegno (by Elettromeccanica Stucchi)
- Codone in vetroresina monoposto, con vano richiudibile a serratura
- Vasca sottocodone in alluminio realizzata su misura
- Sella rivestita in pelle (by Conti)
- Cerchi OZ Forged in alluminio
- Pompa freno anteriore semi-radiale, provenienza Ducati 999
- Dischi freno anteriore Braking Wave
- Collettori di scarico Daytona T595 MY ‘98
- Terminali di scarico Leovince SBK Evo II GP Style omologati
- Arretratori pedane su misura
- Leva del cambio proveniente da pedane D&R, adattata sulle pedane originali Triumph
- Serbatoio freno posteriore proveniente da una MV Agusta Brutale
- Fianchetti carrozzeria provenienti da Honda CBR1000RR
- Faro posteriore proveniente da una Gilera del 1958
- Verniciatura telaio e piastre forcella in giallo-oro, finitura semi-opaca
- Verniciatura telaietto e sottocodone a polvere, colore nero lucido
- Verniciatura carrozzeria colore Dolphingrau (Audi), con filetti argento su codone, serbatoio, parafango anteriore

Hanno collaborato alla realizzazione:

- Le Moto di Albionet – Via A.Diaz, 46 – 20050 Triuggio (MB) 03621918362 – 3293840675
- Elettromeccanica Stucchi – Bollate (MI)
- Selleria Conti – Barzago (LC)
















Torna alla pagina SPECIAL TRIUMPH 


HOME PAGE