Rocket III, Rocket III SE, Classic, Touring, Roadster: tutto
sulla gamma mossa dell'incredibile tre cilindri 2300cc dai primi
bozzetti alle varie versioni presentate nel corso degli anni. Buona
lettura.
1998-2002 ANTICIPAZIONI E PROGETTO
Il progetto Rocket III nasce nel lontano 1998 quando il trend delle
vendite mondiali denotava un crescente interesse per le moto da
crociera di grande cilindrata, soprattutto negli Stati Uniti. Fra i
modelli di allora Triumph non ne aveva uno in grado di rispondere a
quell’esigenza, la cosa all’epoca più vicina all’interesse del mercato
era l’Adventurer. Cosa ancora più importante, Triumph era alla ricerca
di un modello con cui incidere davvero il proprio nome nella storia.
Qualcosa di originale. Qualcosa di eccezionale. Qualcosa di
completamente inaspettato. I due intenti si incontrarono a metà strada
e fu cos’ che si gettò il seme della Rocket.
Durante una visita negli Stati Uniti da parte di John Bloor,
proprietario dell’azienda inglese, il team Triumph Nord America
presentò uno schizzo del prodotto che desideravano vedere realizzato.
Non c’era nulla di definito, nemmeno il tipo di motore da montare, ma
l’idea di massima venne accettata e lo scenario di base era ormai
chiaro. La faccendo ritornava ora nella mani dell’ufficio Progettazione
& Sviluppo di Hinckley dove sarebbe iniziato il lavoro vero.
Le prima bozze furono realizzate dal consulente di stile Jhon Mockett
nel giugno dell’anno successivo (1999). Fra i precedenti lavori di
Mockett per Triumph c’erano Daytona, Tiger e Bonneville, ma per questo
progetto gli venne data carta bianca. Alcune idee erano eccentriche,
altre non adatte e altre ancora erano lontane anni luce dal prodotto
finale che sarebbe stato presentato al pubblico di tutto il mondo ben
quattro anni dopo.
Luglio
1999 -
Il primo bozzetto della futura Rocket III ad opera di Jhon Mockett
“Alcune specifiche erano state
definite molto chiaramente fin
dall’inizio”, spiega il Product Manager Ross Cliffort. “La moto doveva
essere costruita intorno al motore che ne avrebbe costituito il punto
focale assieme alla ruota posteriore. Fra le specifiche per il telaio
vi erano articoli come le forcelle anteriori con molle progressive,
freni da moto sportiva, trasmissione a cardano e rivestimento doppio in
stile Speed Triple per definire il look.” Fu costituito un team
di
progetto di 29 persone di cui ben nove si dedicavano esclusivamente al
motore, altre nove al telaio e due allo stile. La spinta cresceva.
Il primo interrogativo era decidere quale tipo di configurazione
utilizzare per il motore. Lo standard per i grandi cruiser era
l’onnipresente V a due cilindri, ma che senso avrebbe avuto per Triumph
seguire quella strada? Fra le opzioni più scontate c’erano un due
cilindri in parallelo di grandi dimensioni, ma a quei tempi si stavano
ancora scoprendo i segreti di Bonneville e delle sue “cugine” America e
Speedmaster. Forse qualcosa di veramente selvaggio come un V6, od un
quattrocilindri di elevata cubatura? O un tre
cilindri
trasversale al telaio basato su una versione sovralesata e rilavorata
del motore da tourer della Trophy?
No. La decisione fu quella di utilizzare un’unità che associasse un
design originale ed innovativo alla praticità d’uso alla base della
filosofia di Triumph. La moto poteva anche essere imponente, con uno
stile mozzafiato, poteva anche dar l’impressione di essere il prodotto
unico nella vita di un costruttore di prima classe, MA dovevamo
soprattutto garantire una performance nel mondo reale ad un prezzo
reale.
La scelta cadde su un incredibile tre cilindri in linea. Originale,
certo, ma anche in grado di incarnare la configurazione a tre cilindri,
contrassegno distintivo di Triumph, e il vantaggio pratico di un
profilo slanciato e di un baricentro basso che avrebbero fatto della
moto un gioiello da cavalcare e non solo da mettere in mostra. L’unità
motore avrebbe avuto il raffreddamento ad acqua, il dispositivo
iniezione carburante e una potente cilindrata di 1600cc.
31
Agosto
1999 - Styling Option 1
Luglio
1999 - Styling Option 2 (lato destro)
Luglio
1999 -
Styling Option 2 (lato sinistro)
Luglio
1999 -
Styling Option 2
Luglio
1999 -
Styling Option 2
I disegni del primo studio stilistico furono presentati al pubblico
durante un gruppo di ricerca confidenziale tenutosi a Dallas, Texax,
nel Novembre 1999. I riscontri fecero capire al team di progettisti che
stavano andando nella giusta direzione con la scelta di un motore a tre
cilindri, ma, quanto allo stile, li indirizzarono verso un taglio più
conservatore rispetto a quanto originariamente prospettato, soprattutto
nella parte posteriore della moto.
I clienti di Dallas diedero anche una chiara indicazione sul fatto che,
per loro, “più grande era, meglio era”. Venne dunque presa la decisione
di aumentare la cilindrata a 2000cc.
Fine
1999
- Inizio 2000 -
Lo styling è definito
Nel luglio 2000 il modellino della moto con motore in legno era pronto
per essere spedito a Los Angeles per sondare il grado di apprezzamento
della nuova creazione da parte dei motociclisti americani. Il 14 agosto
il modello a grandezza naturale venne mostrato a 100 motociclisti
praticanti a cui venne chiesto di compilare tre questionari ideati per
identificare le loro preferenze e i loro pregiudizi. Il panel di
giudici si portò a casa $100 ciascuno. Gli ingegneri Triumph si
portarono a casa un’idea più chiara di dove focalizzare le loro
successive decisioni. Il mondo della progettazione motociclistica non
si ferma mai e, mentre lavoravano, i progettisti Triumph sapevano che
anche le altre case produttrici stavano probabilmente lavorando ai
cruiser di grande cilindrata.
Luglio
2000 -
Modello a grandezza naturale (motore in legno) inviato a Los Angeles il
14 agosto 2000
Furono condotti studi per valutare la portata massima del telaio e del
motore, soprattutto in caso di aggiunta di un carter secco. Fu presa la
decisione di rischiare il tutto per tutto e di dotare la nuova moto di
una incredibile cilindrata pari a 2300cc. Un motore del genere scarica
una potenza di 140 cavalli e di quasi XXX Nm di coppia! A 2000 giri al
minuto produce una coppia massima pari al doppio di quella di una
Yamaha V-Max che all’epoca era considerata il top della potenza nella
categoria cruiser. Suona tutto molto semplice ma ci sono voluti ben 18
mesi di lavoro da parte dei progettisti prima di avere il primo motore
da sottoporre ai test. Quando quel motore venne avviato, nel maggio del
2002, sapevamo di aver creato qualcosa di speciale.
Con i pistoni grandi quanto quelli di un Doge Viper, bielle in acciaio
forgiato speciale ed un albero a gomito da 39 pound XXXXXXXX, il
progettp metteva a dura prova le potenzialità del team di produzione
Triumph. Si dovevano progettare nuovi processi, definire le specifiche,
trovare i fornitori per nuove macchine utensili ed allestire nuove
linee di montaggio. Il motore da solo era così diverso da qualsiasi
altra cosa prodotta fino ad allora in fabbrica che richiedeva una linea
di montaggio dedicata solo ai suoi componenti. In una linea di
montaggio tradizionale le basi di montaggio del motore vuote ritornato
indietro a inizio linea sul retro della guida a rulli una volta
sganciato il motore. Sulla linea per la Rocket III, le basi sono così
grandi da non riuscire a passare sotto la guida a meno che questa non
scorra ad altezza della spalla, cosa assai difficile da realizzare! Si
dovette quindi progettare e costruire una linea di montaggio
completamente nuova che trasferiva le basi vuote su una pista separata
che le riportava all’inizio facendole passare sopra la testa degli
operatori. E questo è solo uno dei tanti aspetti problematici che si
affrontarono lungo la strada della produzione commerciale.
28
Luglio
1999 - Layout di base definito
2001/2002
- Prototipo in allestimento con lo stile quasi definitivo
2002
-
Disegni CAD del telaio e del motore
2003
-
Il nuovo tre cilindri sezionato per le varie esposizioni mondiali
2003
-
Il nuovo tre cilindri sezionato (da me fotografato in occasione del
TriumphLive del 2010 a Mallory Park)
Nel settembre del 2002 la prima due ruote da test era pronta a
sfrecciare ed il progetto giunse al suo capolinea. Le prime fotografie
del prototipo appaiono immediatamente nelle riviste del settore.
La fase di test,
riprogettazione e modifica è continuata durante tutto il 2002 e nel
2003 con 14 moto complete e numerosi motori di prova per rifinire il
sistema di scarico fumi.
Le prove su strada condotte in qualsiasi tipo di condizioni, dai
torridi deserti statunitensi alle aride pianure della Spagna fino al
clima freddo e umido del nord Europa garantirono che la moto era comoda
da cavalcare per gli appassionati di tutto il mondo, tanto da essere
finalmente considerata pronta per apparire in pubblico:
2003
- PRESENTAZIONE
Il primo esemplare della Rocket
III, un nome che coniuga il carattere del motore ed il senso di eredità
che scorre nelle
vene di Triumph come azienda, ha
fatto il
suo debutto alla conferenza dei concessionari USA di Sant Antonio,
Texas, nell’agosto 2003, quasi cinque anni dopo lo schizzo disegnato
che aveva messo in moto tutto. La risposta è stata immediata e
coinvolgente – 200 concessionari Triumph hanno riservato alla moto una
vera e propria standing ovation. Una conferma del fatto che Rocket III
è esattamente la moto che aspettavano.
Le apparizioni “europee” alle fiere di Milano e Parigi, sempre nel
2003, sono state
accolte con altrettanto entusiasmo sia dalla stampa che dal
pubblico, a dimostrazione che Rocket III non sarebbe stato solo un
fenomeno americano. Le seguenti pagine relative al salone di Milano
sono tratte da Motociclismo:
2003
-
Salone EICMA di Milano
2004
- INIZIO
PRODUZIONE e
LANCIO
STAMPA ROCKET
III
Il lancio stampa della Rocket III, progettata specificatamente per il
mercato americano, non poteva che organizzato negli Stati Uniti ed in
particolare in California. L'evento si tiene la prima settimana di
giugno 2004 in California.
2004
-
Triumph Rocket III - Foto ufficiali lancio stampa (statiche)
Cartella stampa e specifica tecnica Rocket III (MY2004)
TRIUMPH
ROCKET II
The
first production motorcycle to
break the 2-litres barrier the Rocket
III is
not a force of nature or just merely of man, but is a force in itself,
a
mechanical whirlwind of uncompromised metal.
Consider
if
you will these few basic facts
about the Rocket III. Fact number one –
its unique fuel-injected, twelve-valve, longitudinally-mounted, in-line
three-cylinder engine has a cubic capacity of 2,294cc – 140 cubic
inches – and
uses the same size pistons as a ten-cylinder American muscle car.
Fact
two;
the Rocket III makes more peak
torque than two together of almost any other production motorcycle. Yes, that’s right, that’s two,
together. To be precise, 147ft.lbf torque
at 2,500rpm. That stunning triple digit number means, two-up, the
Rocket III
will accelerate faster than pretty much anything else on two wheels.
Pulling
1.2g in the process. It also delivers
over 90% of peak torque between 1,800 - 6,000rpm.
Fact
three,
then, the Rocket III is one of
the quickest accelerating bikes ever built. No question.
But
the bold
facts don’t paint the whole
picture – at the heart of every Triumph motorcycle is the core belief
in rider
usability and the Rocket III is no exception. Built around the Rocket
III’s
motor is a chassis that’s more than a match for its monstrous output.
Just as
remarkable as the engine’s sheer motive force is the balance that’s
been struck
between power and control making the Rocket III a surprisingly
easy-to-manage
machine.
A
tubular
steel spine frame houses the
motor while maintenance-free shaft drive lays power to the massive,
240/50-section rear tyre. The front brakes are Daytona 955i
specification –
twin four-piston calipers mate with floating 320mm discs – and provide
awesome
stopping power. The rear brake is a single twin piston caliper and
316mm
disc. The fuel-efficient engine coupled
with a huge 25
litres
fuel tank (6.6 gal
US),
gives the Rocket III an impressive range and a whole range of Triumph
accessories will be available for those who want to make a very special
motorcycle that little bit more special.
But
make no
mistake, the Rocket III is not
just a motorcycle; it’s the ride of a lifetime. There
isn’t a benchmark it hasn’t obliterated, a
limit it hasn’t
disregarded. It is, simply, the biggest
and most impressive production motorcycle the world has ever seen.
Awesome is
an over-used word – except when applied to the Rocket III. Then it is
only
barely adequate.
Colour
options: Jet Black and Cardinal Red.
Specification:
|
ENGINE
|
Type
|
|
Liquid-cooled, DOHC, in-line
3-cylinder
|
Capacity
|
|
2294cc
|
Bore/Stroke
|
|
101.6 x 94.3mm
|
Compression Ratio
|
|
8.7:1
|
Fuel System
|
|
Multipoint sequential electronic
fuel injection
|
Ignition
|
|
Digital – inductive type – via
electronic management
system
|
TRANSMISSION
|
Primary Drive
|
|
Gear
|
Final Drive
|
|
Shaft
|
Clutch
|
|
Wet, multi-plate
|
Gearbox
|
|
5-speed
|
CYCLE PARTS
|
Frame
|
|
Tubular steel, twin spine
|
Swingarm
|
|
Twin-sided, steel
|
Wheels
|
Front
|
Alloy 5-spoke, 17 x 3.5in
|
|
Rear
|
Alloy 5-spoke, 16 x 7.5in
|
Tyres
|
Front
|
150/80 V 17
|
|
Rear
|
240/50 V 16
|
Suspension
|
Front
|
43mm upside down forks
|
|
Rear
|
Chromed spring twin shocks with
adjustable preload
|
Brakes
|
Front
|
Twin 320mm floating discs, 4
piston calipers
|
|
Rear
|
Single 316mm disc, 2 piston
caliper
|
DIMENSIONS
|
Length
|
|
2480mm (97.6in)
|
Width (Handlebars)
|
|
880mm (34.6in)
|
Height
|
|
1150mm (45.3in)
|
Seat Height
|
|
740mm (29.1in)
|
Wheelbase
|
|
1690mm (66.5in)
|
Rake/Trail
|
|
32º/152mm
|
Weight (Dry)
|
|
320kg (704lbs)
|
Fuel Tank Capacity
|
|
25 litres (6.6 gal US)
|
PERFORMANCE
|
(MEASURED AT CRANKSHAFT TO DIN
70020)
|
Maximum Power
|
|
142PS (140bhp) at 5,750 rpm
|
Maximum Torque
|
|
200Nm (147ft.lbf) at 2,500 rpm
|
|
2004
-
Triumph Rocket III - Foto ufficiali lancio stampa (dinamiche)
2004
-
Triumph Rocket III - Prime foto ufficiali (studio)
La Rocket
III
entra in produzione nell'aprile del 2004 con un
portafoglio ordini di 1400 pz di cui 700 per gli USA e queste
caratteristiche: 2294cc, 147 CV e 200 Nm di coppia! Si tratta anche della prima
Triumph ad adottare la trasmissione finale a cardano (progettato e
sviluppato in parallelo con l'italiana Graziano, fornitrice di molti
marchi automobilistici). L'entrata a
regime si ha verso la metà del maggio 2004 con circa 331 motociclette alla
settimana. Inizialmente i tempi di
produzione (assemblaggio, revisione e messa su strada) di una Rocket
III è pari a tre ore e quarantacinque minuti.
Con la nuova Rocket III la Triumph stabilisce il nuovo record
di cilindrata. Il trecilindri in linea montato longitudinalmente da
2294cc è in fatti il più grosso motore motociclistico mai entrato in produzione. I tre pistoni di
diametro 101,6 mm hanno lo stesso diametro di quelli montati nella
Dodge Viper! Triumph dichiara una
potenza di oltre 140 cavalli e una coppia incredibile di 200 Nm a 2.500
giri di cui il 90%, ovvero 180 Nm, disponibili fra i 2000 e 6000
giri. Nonostante il peso non indifferente
(350 kg) la Rocket III si rivela facile e piacevole da guidare. I cilindri non sono perfettamente in asse ma
spostati sulla destra, il cambio è affiancato per bilanciare il peso, e
sono presenti alberi contro rotanti che praticamente annullano la coppia di rovesciamento. La velocità è limitata
elettronicamente a 225 km/h.
Per garantire una migliore accensione ed una combustione efficiente, ogni cilindro è dotato di doppia candela. L’iniezione con doppia farfalla da 52 mm e
l'adeguata mappatura provvedono ad addolcire la coppia che è comunque
ridotta elettronicamente del 7% in prima e seconda marcia! Ad aiutare
il pilota contribuisce anche l'ampio
manubrio, un buon equilibrio ciclistico ed un baricentro
particolarmente basso (l'albero motore da 17 kg è a soli 20 cm da terra
grazie alla lubrificazione a carter
secco).
Grande novità è la trasmissione finale a cardano la prima per Triumph:
la scatola della coppia conica è stata sviluppata in collaborazione con
la ditta italiana Graziano che
produce anche cambi e trasmissioni per molte case automobilistiche
sportive, come Aston Martin, Ferrari e Lamborghini. Il pneumatico posteriore da 240/50-17 è una
novità assoluta per una moto di serie. E' prodotto da Metzeler che ha
studiato a lungo mescole e profilo per garantire la necessaria trazione e la giusta
maneggevolezza considerando peso e potenza della Rocket 3. I cerchi in
lega sono a 5 razze, quello davanti con canale da 3,50" (150/80-17 la
misura del pneumatico) e quello posteriore con canale da 7.50"! Il
telaio in acciaio a doppia culla con motore con funzione portante, è
abbinato ad una forcella con steli rovesciati da 43mm e due ammortizzatori posteriori regolabili
nel precarico specificatamente progettati dalla giapponese Kayaba.
Completano la moto il doppio fanale tipo Speed Triple e l'impianto frenante anteriore derivato dalla
Daytona 955i. Il grosso disco posteriore da da 316 mm è stato
appositamente progettato dalla Brembo. Il nome
riprende la gloriosa BSA Rocket III cugina della Triumph Trident degli
anni '70. In Italia è
venduta a 17.990 euro ed è disponibile in due colori: Jet Black e
Cardinal Red.
Il primo anno di commerzializzazione nel nostro paese ne saranno
immatricolate 91 esemplari.
Qui sotto riportiamo l'articolo pubblicato sul numero Luglio 2004 di
Motociclismo ed il catalogo ufficiale Triumph:
2004
-
da Motociclismo Luglio 2004
2004
-
Catalogo ufficiale Triumph Rocket III MY2004
2004
-
Pubblicità Triumph Rocket III
2005
Nel 2005 la
Rocket III guadagna la nuova colorazione Graphite che si affianca alle precedenti Jet Black e Cardinal Red.
2005
-
Triumph Rocket III
2005
-
Triumph Rocket III (Studio)
Cartella
Stampa Rocket III MY2005
Modifiche
alle
specifiche per il 2005:
- Colorazione: Graphite
Senza dubbio la Rocket III ha definitivamente
allargato i confini del design nel segmento delle grandi Cruiser.
Spinta dal desiderio e dalla volontà di creare qualcosa di veramente
unico, Triumph ha sfruttato al massimo l’eccezionale potenza di quella
che è la più grossa moto di produzione al mondo e, così facendo, ha
realizzato una grandiosa motocicletta.
Il dodici valvole tricilindrico ad iniezione,
montato in linea sulla Rocket III, unico nel suo genere, ha una
cilindrata pari a 2.294cc. e utilizza pistoni da 101,6mm di
diametro! A 2.750 giri ha una coppia di circa 200 Nm.
Con questa resa incredibile la Rocket III, anche in seconda marcia,
accelera in modo eccezionale senza alcuno sforzo e basta una piccola
apertura del gas per ottenere un’accelerazione inarrestabile.
Fin dal 1999, quando partì il progetto della
Rocket
III, il controllo del suo enorme motore fu considerato un requisito
intrinseco al successo di questa moto. Utilizza doppie valvole a
farfalla per ogni collettore di aspirazione e questo assetto consente
alla centralina elettronica ECU (Electronic Control Unit) di
controllare il flusso di miscela e accensione a seconda della marcia
inserita e della velocità. Ciò consente alla curva di coppia di tararsi
in modo specifico in base al rapporto di marcia inserito. Il risultato
è impressionante: oltre il 90% della prodigiosa coppia motore si
ottiene a soli 2000 giri, dando così livelli di flessibilità
incredibili e rendendo (quasi) superfluo il cambio a cinque
velocità.
Tuttavia, le caratteristiche tecniche ed
estetiche
della Rocket III, tipicamente distintive di Triumph, sono pensate per
essere cavalcate e non solo ammirate. Al centro di ogni motocicletta
Triumph c’è la ferma convinzione che l’utilizzo sia tutto e la Rocket
III non fa eccezione. Se è vero che la possente presenza della Rocket
è sempre stata un elemento fondamentale del suo fascino, è altrettanto
vero che uno degli obiettivi chiave del team di progetto è stato quello
di realizzare una due ruote dalla grande maneggevolezza.
Un ampio telaio tubolare in acciaio, sostiene
il
motore, mentre l’albero di trasmissione finale a cardano, esente da
manutenzione (una primizia per Triumph), trasmette potenza
all’imponente pneumatico posteriore con sezione 240/250. I freni
anteriori hanno gli standard delle moto sportive - pinze doppie a
quattro pistoni associate ai dischi flottanti da 320 mm della Daytona
955i – e garantiscono un’eccezionale potenza d’arresto. Il freno
posteriore, sviluppati dalla Brembo, è a doppia pinza con un pistone e
disco da 316 mm. Le forcelle a steli rovesciati da 43 mm ed il doppio
ammortizzatore posteriore, costruito appositamente per la Rocket III
dallo specialista giapponese delle sospensioni Kayaba, conferiscono
compostezza e regolarità. Tutto questo, in aggiunta all’ergonomia
rilassante e confortevole, consente al motociclista di sfruttare
completamente le prestazioni offerte dal motore. Il serbatoio da 25
litri consente lunghe percorrenze.
La Rocket III è la più grossa moto di
produzione al
mondo, ma è stata ideata principalmente per essere utilizzata. La
leggerezza dello sterzo unita all’erogazione del motore ed al corretto
studio dei pesi, rendono sorprendentemente facili le manovre a bassa
velocità, mentre la geometria di sterzo e la lunghezza generale danno
la sensazione di una grande stabilità. In aggiunta, la Rocket III
ha una generosa altezza da terra, che ne garantisce l’autentica un buon
utilizzo su autostrade, strade panoramiche e tratti tortuosi, senza il
minimo sforzo.
La possibilità di personalizzare la Rocket III
è
stata parte integrante della filosofia di progettazione della
motocicletta così come dei suoi vari componenti approvati dalla casa
madre specificamente per questo nuovo modello. Progettati,
sviluppati e collaudati dagli ingegneri Triumph responsabili
dell'accessoristica in collaborazione con lo stesso team di progetto ed
i collaudatori, gli accessori riflettono una grande attenzione ai
dettagli e alle finiture. Ad esempio le borse in pelle, di fattura
inglese, sono realizzati in pelle anilina di finissima qualità da 4 mm
e montano fibbie di chiusura in cromo ad apertura rapida con
particolari a tema.
Le possibilità di accessoriare la Rocket
III
sono le più svariate; i “macina-strada” possono aggiungere tubi di
scarico liberi, cupolini e accessori in cromo.
Analogamente, i motociclisti che amano macinare chilometri su
chilometri possono montare bauletti, cupolini, maniglioni, schienalini
e cromature rendendola un’ottima motocicletta da lunghe distanze. Ci
sono poi le opzioni Custom Paint per il serbatoio e la carrozzeria fra
cui i favolosi motivi "Tribal" e "Flame".
Le colorazioni standard disponibili sono Jet
Black,
Cardinal Red e Graphite.
La Rocket III si distingue in ogni suo
particolare.
Il suo carattere duro, le prestazioni esagerate, i favolosi tratti
estetici, l’attenzione al dettaglio e la sua massiccia presenza sono
semplicemente unici. Questo significa che la Rocket III non è solo una
moto speciale. E’ una motocicletta straordinaria.
|
2005
-
Triumph Rocket III - Accessori Originali
2005
-
Pubblicità Triumph Rocket III
2006
La
Rocket III 2006 è facilmente riconoscibile rispetto al modello
precendete per la nuova rifinitura nera del propulsore. Verso la fine
dell'anno (in prossimità dell'entrata in produzione del MY2007) anche
il fondo della strumentazione diventa nera (precedentemente era
bianca). La gamma colori
prevede la nuova colorazione Scorched
Yellow che si affianca alle precedenti Jet Black, Graphite e Cardinal
Red. Due nuovi modelli allargano la gamma Rocket: la Rocket III Classic
e la Rocket III SE (Special Edition).
La Rocket III Classic
si rivolge a tutti
coloro che
preferiscono un approccio alla guida più rilassato.
Assolutamente orientata al comfort di pilota e passeggero, la Rocket
III Classic é accessoriata con ampie pedane, manubrio
arretrato ed una comodissima sella touring. Tutti particolari
significativi che accrescono le già notevoli doti di
macinatrice di chilometri. Realizzata in serie limitata nei colori Jet
Black/Sunset Red con finiture Gold oppure Cherry Red/New England White
con finiture Gold, le sue abbondanti cromature contrastano con gusto il
nero del motore, mentre i finali conici degli scarichi sono il tocco
finale per una moto che é già di per
sé un mezzo unico per stile e carattere. Prezzo di listino 18.290 €.
2006
-
Triumph Rocket III Classic
La Rocket III SE, prodotta in un numero ridotto di esemplari, si
differisce dal modello base per la nuova colorazione
tribale. Disponibile in Mulberry
Red o Monochromatic Caeruleus Blue, la
Rocket SE costerà, come la sorella Classic, 18.290 euro.
2006
-
Triumph Rocket III SE
2006
-
Triumph Rocket III (Studio)
|
Rocket III Virgin
Triumph
si è
associata a Virgin e UNFPA per una raccolta fondi. Per
l'occasione è stata realizzata questa Rocket III
personalizzata nella grafica con l'aiuto Sir Richard Branson patron
della Virgin. La presentazione è avvenuta il 22 novembre 2006 a
Londra alla presenza della cantante Natalie
Imbruglia e Joan Branson. La base di partenza per questa speciale
Rocket era stata fissata a 15.000 sterline.
|
2006
- Pubblicità Triumph Rocket III
2007
L'ammiraglia
inglese è disponibile nei due nuovi colori Phantom Black e Mulberry
Red (escono di scena le colorazione Scorched Yellow e
Graphite). Tre nuovi colori anche per la Rocket III Classic: Phantom
Black/Sunset Red, Phantom Black/ Tornado Red e Pacific Blue/New England
White.
2007
-
Triumph Rocket III completa di accessori originali
2007
-
Triumph Rocket III (Studio)
CARTELLA
STAMPA ROCKET III
REGINA DELLE CRUISER
La Rocket III ha creato una nicchia unica nel
mercato delle cruiser ad alte prestazioni, popolato da cloni senza
carattere. Ora fa classe a sé, grazie al suo look unico, alle
caratteristiche inavvicinabili e alle prestazioni senza confronti.
Ma, sebbene sia la moto di serie di maggior
cilindrata al mondo, la sua vocazione è prima di tutto e soprattutto
essere guidata. Un buon raggio di sterzo, una iniezione elettronica
senza incertezze, un centro di gravità molto basso, sono
caratteristiche, che combinate fra loro, la rendono sorprendentemente
maneggevole anche nelle manovre a basse velocità, mentre la geometria
di sterzo e l’interasse le conferiscono eccellenti doti di precisione e
un grande feeling sin dai primi metri. A ciò si aggiunga una ottimale
luce a terra ed ecco che si capisce come mai la Rocket III sia una moto
innanzitutto piacevole da guidare e molto efficace in ogni situazione
di guida e di fondo.
La Rocket III è una motocicletta senza eguali,
grazie soprattutto al suo motore. Un nero gioiello a tre cilindri
longitudinali. Alimentato ad iniezione elettronica, con quattro valvole
per cilindro, il motore ha una cilindrata di 2.294cc, con incredibili
200Nm di coppia a soli 2.500 giri. Questo significa che, anche in
coppia, ha una accelerazione bruciante e uno spunto incredibile,
tuttavia gestibili perfettamente con sole due dita della mano destra.
Questo grazie alla raffinata iniezione
elettronica,
i cui corpi hanno una doppia valvola a farfalla, con una centralina in
grado di gestire il mix aria/benzina in base alla marcia selezionata e
alla velocità. In questo modo la curva di coppia risulta perfettamente
adatta ad ogni singola marcia con l’incredeibile risultato che il 90%
della coppia del motore è già disponibile a 2.000 giri, regalando una
impensabile elasticità e rendendo quasi ridondanti le cinque marce di
cui dispone il cambio.
Il telaio della Rocket III è anch’esso
speciale,
realizzato con una doppia culla in tubi di acciaio. La potenza è
trasmessa da un albero cardanico (che non richiede manutenzione alcuna)
alla impressionante ruota posteriore, che calza una gomma da 240/50,
mentre la forcella a steli rovesciati da 43mm di diametro e i due
ammortizzatori posteriori, regolabili nel precarico, garantiscono
precisione di guida e comfort assoluto. L’impianto frenante è
all’altezza delle prestazioni e conta su un doppio disco anteriore da
320mm con pinze a quattro pistoncini e su un disco posteriore da 316mm
(espressamente studiato da Brembo) con pinza a due pistoncini.
La possibilità di personalizzare la Rocket III
fa
parte della filosofia che ha ispirato il progetto, sin dall’inizio, e
la lunga lista di accessori, progettati e sviluppati dallo stesso team
di ingegneri che ha progettato la motocicletta, riflette la cura e
l’attenzione al dettaglio proprie di Triumph.
La scelta è enorme e permette di enfatizzare
sia
l’indole touring sia quella più sportiva della Rocket III, grazie a
borse, parabrezza, scarichi aperti, parti cromate, poggiaschiena,
selle, cupolini, compreso uno sport screen trasparente, novità 2007.
Quest’anno ci sono due nuovi colori, Phantom
Black e
Mulberry Red, mentre è sempre possibile richiedere le accattivanti
grafiche custom ‘Tribal’ e ‘Flame’ per serbatoio, parafanghi e cupolino.
L’aggettivo “fantastico” è spesso utilizzato
quando
si parla di motociclette, ma la maggior parte delle volte in modo
ingiustificato. Certamente non quando si tratta della Rocket III.
Colori: Mulberry Red e Phantom
Black
MOTORE
|
Tipologia
|
|
3
cilindri in linea, raffreddato a liquido, DOHC, 4 valvole per cilindro
|
Cilindrata
|
|
2.294cc
|
Alesaggio x Corsa
|
|
101,6 x 94,3mm
|
Rapporto di compressione
|
|
8,7:1
|
Alimentazione
|
|
Iniezione elettronica sequenziale
Multipoint
|
Accensione
|
|
Digitale a gestione elettronica
|
TRASMISSIONE
|
Primaria
|
|
Ingranaggi
|
Finale
|
|
Cardano
|
Frizione
|
|
Multidisco in bagno d’olio
|
Cambio
|
|
5 marce
|
CICLISTICA
|
Telaio
|
|
In
tubi di acciaio
|
Forcellone
|
|
Tradizionale,
in acciaio
|
Ruote
|
Ant.
|
In
lega a 5 razze, 17 x 3.5”
|
|
Post.
|
In
lega a 5 razze, 16 x 7.5”
|
Pneumatici
|
Ant.
|
150/80 R 17
|
|
Post.
|
240/50 R 16
|
Sospensioni
|
Ant.
|
Forcella
a steli rovesciati da 43mm
|
|
Post.
|
Due
ammortizzatori, regolabili nel precarico
|
Freni
|
Ant.
|
Doppio
disco flottante da 320mm, pinze a 4 pistoncini
|
|
Post.
|
Disco
da 316mm, pinza a 2 pistoncini
|
DIMENSIONI
|
Lunghezza
|
|
2.500mm
|
Larghezza
|
|
970mm
|
Altezza
|
|
1.165mm
|
Altezza sella
|
|
740mm
|
Interasse
|
|
1.695mm
|
Rake/Avancorsa
|
|
32º/152mm
|
Peso a secco
|
|
320kg
|
Capacità serbatoio
|
|
24 litri
|
PRESTAZIONI
|
(valori misurati all’albero)
|
Potenza massima
|
|
140CV a 6.000 giri
|
Coppia massima
|
|
200Nm a 2.500 giri
|
|
2007
-
Triumph Rocket III Classic (Studio)
CARTELLA
STAMPA ROCKET III CLASSIC
STILE DA CRUISER, PRESTAZIONI DA ROCKET
La Rocket III Classic è una vera cruiser, con
un
obiettivo ben preciso, offrire il massimo comfort a pilota e
passeggero. È la scelta ideale per coloro che hanno un approccio più
rilassato al motociclismo: posizione di guida comoda, pedane avanzate,
manubrio più arretrato e una sella touring incredibilmente confortevole.
Naturalmente, il motore da 2.3 litri, tre
cilindri,
che spinge la Rocket Classic ha le stesse, incredibili, performance di
quello che spinge la standard e la sua elasticità regala una guida
senza sforzi, anche in due e con il carico di bagagli. La dolcezza
dell’erogazione si deve al sofisticato sistema di iniezione elettronica
e l’accelerazione è sempre sotto controllo. La trasmissione finale è
gestita da un pratico ed affidabile cardano.
La morbida frizione, il baricentro basso e
l’angolo
di sterzo rendono agevoli le manovre a bassa velocità, mentre feeling e
confidenza sono garantiti dalla geometria dello sterzo e
dall’interasse. La forcella USD con steli da 43mm e i due
ammortizzatori posteriori offrono precisione e comfort, e la frenata è
potente e modulabile grazie al raffinato impianto con doppio disco e
pinze a quattro pistoncini all’anteriore, abbinato al generoso disco
posteriore.
Completano il quadro una generosa luce da
terra e la
rilassata e confortevole ergonomia, che permettono di godere in tutto
relax l’autonomia del capiente serbatoio (24 litri), e fanno della
Rocket Classic una perfetta macina chilometri.
Sono disponibili tre nuove livree bicolore:
Phantom
Black e Sunset Red con filetti dorati, Phantom Black e Tornado Red con
filetti argentati o Pacific Blue e New England White con filetti
dorati. A valorizzare le colorazioni sono il motore con finitura nera e
il coperchio camme cromato, mentre i tre silenziatori con finale conico
danno il tocco finale ad una motocicletta davvero unica.
MOTORE
|
Tipologia
|
|
3
cilindri in linea, raffreddato a liquido, DOHC, 4 valvole per cilindro
|
Cilindrata
|
|
2.294cc
|
Alesaggio x Corsa
|
|
101,6 x 94,3mm
|
Rapporto di compressione
|
|
8,7:1
|
Alimentazione
|
|
Iniezione elettronica sequenziale
Multipoint
|
Accensione
|
|
Digitale a gestione elettronica
|
TRASMISSIONE
|
Primaria
|
|
Ingranaggi
|
Finale
|
|
Cardano
|
Frizione
|
|
Multidisco in bagno d’olio
|
Cambio
|
|
5 marce
|
CICLISTICA
|
Telaio
|
|
In
tubi di acciaio
|
Forcellone
|
|
Tradizionale,
in acciaio
|
Ruote
|
Ant.
|
In
lega a 5 razze, 17 x 3.5”
|
|
Post.
|
In
lega a 5 razze, 16 x 7.5”
|
Pneumatici
|
Ant.
|
150/80 R 17
|
|
Post.
|
240/50 R 16
|
Sospensioni
|
Ant.
|
Forcella
a steli rovesciati da 43mm
|
|
Post.
|
Due
ammortizzatori, regolabili nel precarico
|
Freni
|
Ant.
|
Doppio
disco flottante da 320mm, pinze a 4 pistoncini
|
|
Post.
|
Disco
da 316mm, pinza a 2 pistoncini
|
DIMENSIONI
|
Lunghezza
|
|
2.500mm
|
Larghezza
|
|
970mm
|
Altezza
|
|
1.165mm
|
Altezza sella
|
|
740mm
|
Interasse
|
|
1.695mm
|
Rake/Avancorsa
|
|
32º/152mm
|
Peso a secco
|
|
320kg
|
Capacità serbatoio
|
|
24 litri
|
PRESTAZIONI
|
(valori misurati all’albero)
|
Potenza massima
|
|
140CV a 6.000 giri
|
Coppia massima
|
|
200Nm a 2.500 giri
|
|
2007
- Video - La genesi (ironica) della Rocket III - Video ufficiale
Triumph (2'41" - 8Mb)
2007
-
Triumph Rocket III alcuni accessori originali
2007
- Pubblicità Triumph Rocket III
2008
La Rocket III guadagna il nuovo colore Claret che sostituisce il Mulberry
Red ed affianca il Phantom Black. Anche la Rocket III Classic rimane
invariata rispetto al modello precedente se non per la nuova gamma
colori: Cherry Red/New England White e Pacific Blue/Aluminium Silver.
Qui di seguito le cartelle stampa 2008 dei due modelli:
2008
-
Cartella stampa Rocket III e Rocket III Classic
2008
- Triumph Rocket III accessoriata
2008
- Triumph Rocket III
2008
- Triumph Rocket III Classic accessoriata
2008
- Triumph Rocket III Classic
Rocket III Touring
La gamma Rocket vede l'ingresso
della nuovissima Rocket III Touring presentata alla stampa in anteprima mondiale
il 14
luglio 2007 ad Atlanta in occasione della
riunione dei Dealers Usa. Il grande pubblico vede per la prima volta
dal vivo il nuovo modello al salone EICMA di Milano del tenutosi
dal 6 all'11 novembre 2007. Si tratta di una cruiser progettata
espressamente per il turismo in prima classe.
La ciclistica della Rocket III Touring, sebbene costruita
intorno all'incredibile gruppo motore della Rocket III, ha mantenuto
soltanto la luce posteriore e gli specchietti: tutto il resto è
completamente nuovo! La Rocket III Touring è arrivata
alla fase di progettazione a febbraio del 2004 poco prima della
presentazione della prima Rocket III. In tutto il 2008 in Italia ne
verranno immatricolati 57 esemplari (16 nel 2009).
Novembre
2007 - Rocket
III Touring al salone EICMA di Milano (foto tratte dal sito di
Motociclismo)
CARTELLA STAMPA ROCKET III TOURING
Rocket III Touring
Creata per andare
lontano
Il 2004 ha segnato una svolta tecnica epocale
per Triumph con la nascita della rivoluzionaria Rocket III, una cruiser
progettata per andare dove nessuno potesse sperare di raggiungerla, che
unisce prestazioni straordinarie, una presenza fisica imponente e una
praticità infinita. Sono passati tre anni, ma resta suo il record di
moto di serie più potente al mondo. Con la Rocket III, Triumph ha
conquistato un posto nella storia e per il 2008 siamo lieti di
presentare l'ultima arrivata di questa famiglia: la nuovissima Triumph Rocket III Touring.
Il tradizionale stile touring affiancato da
prestazioni entusiasmanti e dalla capacità di superare agevolmente la
prova delle lunghe distanze fanno della Rocket III Touring la cruiser
ideale per tutti coloro che esigono il meglio. La ciclistica della
Rocket III Touring, sebbene costruita intorno all'incredibile gruppo
motore della Rocket III, ha mantenuto soltanto la luce posteriore e gli
specchietti: tutto il resto è completamente nuovo. Il lavoro di
progettazione stilistica e meccanica è ripartito da zero per questo
modello, e il risultato è una cruiser turistica di qualità
impareggiabile. Montate in sella e scoprirete anche la cura per i
dettagli e le rifiniture di alta classe in ogni singolo componente.
Design e sviluppo
Il concetto della Rocket III Touring è
arrivato alla fase di progettazione a febbraio del 2004, poco prima del
lancio della Rocket III. L'obiettivo era semplice: creare una turistica
concreta, con vocazione da cruiser. Il progetto per trasformare l'idea
in realtà, ossia per disegnare e costruire questa macchina poderosa, è
partito a dicembre dello stesso anno. Nessun dubbio sulla scelta del
propulsore: quello super potente della Rocket III era perfetto per una
moto come questa.
Intorno a settembre 2005 un massiccio modello
di progettazione aveva già preso forma. La riproduzione tridimensionale
a grandezza naturale ha permesso di valutare visivamente le superfici
stilizzate e quindi modificarle in base al bisogno. Dopo la scansione
del modello così perfezionato, i tecnici hanno potuto procedere con la
trasposizione del progetto dalla resina alla realtà. Attraverso
un'analisi dettagliata, eseguita con la modellazione computerizzata e
il metodo FEA (analisi degli elementi finiti), Triumph ha potuto
individuare gli utensili necessari per i componenti principali già
nelle prime fasi del ciclo di sviluppo.
Nei sette mesi successivi, ci si è concentrati
sullo sviluppo e sulle prove del prototipo per ottimizzare le
caratteristiche del motore e perfezionare il telaio, fino a quando la
geometria della moto non ha assunto la sua forma definitiva ad aprile
2006. La regolazione finale delle sospensioni e la scelta di pneumatici
standard risalgono a maggio 2007, mentre la taratura dell'iniezione
elettronica del carburante, ultima tappa del ciclo di sviluppo, è stata
definita e approvata a settembre di quest'anno. L'avvio della
produzione in serie è fissato a novembre 2007.
Motore
La Rocket III Touring utilizza la stessa
piattaforma motore della Rocket III. Il propulsore da 2294cc a
iniezione elettronica, tre cilindri, in linea, 12 valvole genera una
coppia impressionante (209Nm) già a 2000 giri/min. Basta aprire il gas
nella marcia più alta, da una velocità anche inferiore ai 50 chilometri
orari, per avere a disposizione questa ondata irresistibile di coppia,
una capacità di accelerazione incredibile che la Rocket III conserva
anche a pieno carico e con due persone a bordo.
La doppia valvola per ogni corpo farfallato
assicura un controllo preciso sul motore, con una configurazione che
permette alla centralina ECU di variare il flusso di carburante e la
mappatura in base alla marcia selezionata e alla velocità. In questo
modo, la curva di coppia è sempre quella giusta per ogni rapporto del
cambio. Questo spiega la risposta rapida, pulita e potente della
Rocket III Touring a qualsiasi velocità e in qualsiasi marcia.
Come nella Rocket III, l'airbox e filtro
dell'aria principale è sotto la sella del guidatore. L'aria fresca,
aspirata attraverso un elaborato sistema di tubi stampati nella base
della sella, passa dall'airbox principale in una seconda camera a
pressione (situata sotto il coperchio cromato sul lato sinistro del
serbatoio), e da lì nei corpi farfallati.
La Rocket III soddisfa i requisiti di
emissione Euro 3 fin dal lancio, avvenuto nel 2004, grazie ai due
convertitori catalitici nel collettore di scarico, posizionati proprio
davanti alla ruota posteriore, che depurano i gas prima di espellerli
attraverso i tre silenziatori. Il segreto di questa configurazione è la
vicinanza dei catalizzatori ai tubi del collettore, che assicura
un'attivazione rapida ed efficiente, e quindi una riduzione delle
emissioni molto veloce.
Il robusto albero motore forgiato pesa 17 kg
ed è montato su quattro bronzine con manovellismo a 120°. L'ordine di
accensione delle tre coppie di candele è 1-2-3, dal cilindro anteriore
al posteriore. L'albero di bilanciamento, l'albero primario e il
secondario sono controrotanti rispetto all'albero motore, il che riduce
al minimo la coppia di rovesciamento, anche se da fermi si può
avvertire la rotazione potente che tanto contribuisce al fascino della
Rocket III. Il posizionamento basso dell'albero a gomiti, in una
configurazione in cui il motore è giù di per sé basso e allungato,
contribuisce ad avvicinare a terra il baricentro della moto.
Il propulsore, saldamente infulcrato al
telaio, funge da elemento stressato assicurando la massima rigidità
torsionale del collegamento fra la traversa di testa e il perno del
forcellone, e il perfetto contralbero primario contiene al minimo la
vibrazione di questo tre cilindri.
Ciclistica
La presenza imponente dei modelli Rocket ha
sempre avuto un'importanza fondamentale, ma l'essenza di questa moto è
la sua praticità. La Rocket III Touring nasce con il pensiero rivolto
soprattutto alla sensazione di guida e, fin dalle fasi iniziali del
progetto, l'obiettivo dichiarato è stato quello di creare una moto
sempre facile, comoda e sicura da guidare, a passo d'uomo come ad alta
velocità.
Il telaio tubolare a doppia trave è
completamente nuovo, così come il forcellone a doppio braccio su cui si
innesta l'albero. La moto vanta una sorprendente manovrabilità
alle basse velocità, grazie all'efficace angolo di sterzo e alla nuova
ruota anteriore da 16 x 3,5 con pneumatico da 150 di sezione. La ruota
posteriore da 16 x 5,0 con pneumatico da 180, contribuisce a
massimizzare la capacità delle borse rigide senza aumentare le
dimensioni della moto, e nel frattempo consente alla Rocket III Touring
di affrontare i tornanti con fluida agilità. Realizzate in alluminio
pressofuso, le nuove ruote a 25 raggi sono protette da parafanghi
ridisegnati.
Le forcelle di nuova concezione, con
sospensioni posteriori regolabili nel precarico, assicurano una guida
morbida e controllata, mentre l'azione frenante è affidata
sull'anteriore a un doppio disco con pinze a 4 pistoncini e a un disco
singolo con pinza a 2 pistoncini sulla ruota posteriore. I comandi
manuali e al piede sono completamente nuovi, con la leva del cambio
totalmente regolabile tra punta e tallone, le leve manuali più grandi e
le pedane disegnate a goccia. I nuovi poggiapiedi in alluminio cromato
sono un esempio della cura per i dettagli per cui questa moto si
distingue: i perni girevoli imbussolati, il paracolpi in gomma e le
piastre antiusura rendono questi componenti non solo estremamente
funzionali, ma anche belli da vedere. Anche le pedane per il passeggero
sono state rinnovate con lo stesso livello di attenzione, e il
risultato è un look gradevole ed elegante destinato a durare nel tempo.
La comodità di guidatore e passeggero
ovviamente è fondamentale per una turistica, quindi la sella della
Rocket III Touring è progettata per accogliere entrambi nel modo più
confortevole. Costruita con due strati separati di imbottitura di
densità diverse, offre al passeggero il beneficio aggiuntivo di un
cuscinetto in gel, che assicura il massimo comfort alla fine come
all'inizio di un lungo viaggio. Tutte le cuciture sono completamente
nastrate, così prendere la pioggia durante l'uscita domenicale non
significa ritrovarsi con la sella bagnata anche lunedì, martedì e
mercoledì!
Sopra al nuovissimo serbatoio senza saldature
è stato posizionato un bel tachimetro di grandi dimensioni con
indicatore del livello carburante analogico integrato. Il blocco
interruttori comprende un pulsante a scorrimento che consente di
controllare l'ora, il contachilometri parziale e l'autonomia sul
display del tachimetro senza spostare le mani dal manubrio.
La moto di serie è dotata di un parabrezza
basso a sganciamento rapido, anche questo molto curato nei dettagli. Il
meccanismo in acciaio inossidabile lucidato e i supporti a molla
esclusivi di Triumph bloccano il parabrezza saldamente in posizione,
mentre i deflettori d'aria più in basso aiutano la "lama" principale a
limitare la turbolenza.
Sempre di serie anche le borse rigide in tinta
da 39 litri a sganciamento rapido, che si chiudono con la chiave di
accensione della moto. Quando le smonterete per pulirle noterete che la
forma è stata appositamente progettata per consentirvi di poggiarle
comodamente a terra. Provate a uscire sotto la pioggia e noterete anche
qualcos'altro: la tenuta stagna è perfetta e gli oggetti all'interno
non si bagnano.
Il nuovo faro anteriore cromato da 7'' con
lenti chiare e riflettore sfaccettato assicura una visione notturna
ottimale, mentre gli indicatori anteriori e posteriori sono montati
all'interno di eleganti "ali" in alluminio pressofuso cromato. I due
lunghi silenziatori sono posizionati in basso, sotto le borse, uno per
lato.
Scegliere i colori non è stato facile, dato
che la moto è splendida in tutte le varianti cromatiche proposte da
Triumph! Alla fine ci siamo decisi per l'elegante Jet Black con filetto
argentato dipinto a mano, il favoloso abbinamento Jet Black/New England
White, l'aggressiva combinazione Jet Black/Tornado Red e infine
l'ipnotico Eclipse Blue su Azure Blue.
Accessori
Con quasi 70 nuovi accessori disegnati
appositamente per la Rocket III Touring, le opzioni per rendere
inconfondibile la vostra moto sono davvero infinite. La gamma comprende
una varietà di selle e schienalini e un'ampia scelta di parti cromate e
soluzioni per i bagagli.
Il parabrezza Roadster a sganciamento rapido è
l'ideale per percorrere lunghe distanze in tutta comodità. Costruito
usando solo il policarbonato con rivestimento QuantumTM della più alta
qualità, è dotato di un meccanismo che agevola le operazioni di
montaggio e smontaggio, per cui bastano davvero pochi secondi. Con
questo parabrezza avrete 152 mm di protezione in più contro gli agenti
atmosferici. Per maggiore sicurezza, potete scegliere la versione
opzionale con serratura (adattabile alla chiave di accensione per la
massima comodità).
Con la sua base cromata, il cupolino
affumicato Boulevard Peak a sganciamento rapido aggiunge un tocco di
puro stile. Si monta con estrema facilità, e dà alla Rocket III
Touring un look assolutamente unico.
Lo schienalino del guidatore brevettato,
regolabile con un pratico comando rotante, si è dimostrato un
complemento di successo per la gamma Rocket III, e si adatta
altrettanto bene anche all'ultima arrivata della famiglia. Per la
Rocket III Touring, Triumph ha realizzato una sella touring per le
lunghe distanze, compatibile con lo schienalino regolabile del
guidatore, progettata con un unico scopo: garantire il massimo comfort
a pilota e passeggero. Caratterizzata da un profilo largo 18'' sul lato
del guidatore, la sella per le lunghe percorrenze ha una rifinitura di
alta qualità con cuciture speciali che la rendono decisamente bella,
oltre che comoda. Senza dubbio è la soluzione ideale per chi ama
viaggiare.
Quando si fanno lunghi viaggi in due, la
comodità e il controllo offerti dal poggiaschiena a sganciamento rapido
sono imprescindibili. Consente infatti al passeggero di viaggiare in
una posizione confortevole e rilassata, ma quando invece siete solo voi
due (voi e la vostra moto), potete toglierlo rapidamente grazie al
pratico sistema di sblocco con serratura. La capacità di carico
si può aumentare con il portapacchi cromato lucido in stile
tradizionale.
Quando si parla di cromo su una cruiser, il
problema non è da dove cominciare ma quando fermarsi, e con la nostra
gamma di accessori cromati la Rocket III Touring di certo non fa
eccezione. I nuovi poggiapiedi da autostrada, con la superficie di
contatto in gomma e un sottile logo cromato, oltre ad essere bellissimi
sono progettati per l'uso con kit di montanti fissi o completamente
regolabili, il che vi consente di adattare la posizione in modo da
avere tutto lo spazio per le gambe di cui avete bisogno. Sono
disponibili decorazioni cromate per i parafanghi anteriore e
posteriore, le borse, i pannelli laterali e le pedane del passeggero.
Quanti altri accessori potete aggiungere? Magari le barre cromate sui
parafanghi e i pannelli laterali, ma certo anche le leve della frizione
e del freno e il blocco interruttori sono fantastici. Infine, ma non
per questo meno importante, la nuova gamma Triumph di specchietti
cromati aggiunge un tocco raffinato alla vostra moto: potete scegliere
tra lo stelo forato e compatto, il corpo ovale o a goccia, senza
rinunciare al sottile logo Triumph inciso a laser.
La Rocket III Touring è la prima cruiser
turistica creata da Triumph con un telaio completamente nuovo e un
propulsore con messa a punto speciale. Le sospensioni sono regolate per
garantire una qualità di guida sontuosa sulle lunghe distanze, mentre
la sella e il baricentro bassi rendono la moto incredibilmente
maneggevole. Il parabrezza a sganciamento rapido, le capienti borse
laterali da 39 litri e l'agile trasmissione a cardano vi consentono di
viaggiare sicuri e arrivare rilassati e pieni di energia. Cos'ha in
comune questa moto con il resto della famiglia Rocket III? Lo
stupefacente propulsore a tre cilindri da 2,3 litri, l'accelerazione
bruciante anche a pieno carico, e la capacità di divorare tornanti in
scioltezza come una moto grande la metà.
Rocket III Touring: progettata per andare
lontano.
MOTORE
|
Tipologia
|
|
3 cilindri longitudinali, DOHC, raffreddato a
liquido, 4 valvole per cilindro
|
Cilindrata
|
|
2294cc
|
Alesaggio x Corsa
|
|
101.6 x 94.3mm
|
Rapp. Compressione
|
|
8.7:1
|
Alimentazione
|
|
Iniezione sequenziale Multipoint a doppia
farfalla
|
Impianto di scarico
|
|
3 in 1 in 2 con catalizzatore. Impianto in
acciaio inox con silenziatori cromati
|
Accensione
|
|
Elettronica digitale
|
TRASMISSIONE
|
Primaria
|
|
Ingranaggi, rapporto 1,034:1, con ingranaggio
recupero gioco
|
Finale
|
|
Albero Cardanico
|
Frizione
|
|
Multidisco in bagno d’olio
|
Cambio
|
|
A 5 rapporti
|
Corpi farfallati
|
|
52mm
|
Rapporti Cambio
|
|
1st 2.929:1
2nd 1.947:1
3rd 1.435:1
4th 1.160:1
5th 0.964:1
|
CICLISTICA
|
Telaio
|
|
Doppia culla in tubi d’acciaio
|
Forcellone
|
|
Tradizionale in acciaio
|
Ruote
|
Front
|
In lega a 25
razze 16 x 3.5”
|
|
Rear
|
In lega a 25
razze 16 x 5.0”
|
Gomme
|
Front
|
Bridgestone Exedra G853 150/80 R 16
|
|
Rear
|
Bridgestone Exedra G850 180/70 R
16
|
Sospensioni
|
Front
|
Forcella Kayaba da 43mm, escursione ruota 120mm
|
|
Rear
|
Ammortizzatori Kayaba con molle cromate, precarico regolabile su 5 posizioni.
Escursione ruota 105mm
|
Freni
|
Front
|
Due dischi flottanti da 320mm con pinze Nissin a
4 pistoncini
|
|
Rear
|
Disco da 316mm con pinza Brembo a 2 pistoncini
|
Strumentazione
e Funzioni
|
|
Strumenti alloggiati sul serbatoio con
tachimetro e indicatore livello carburante.
Spie
Indicatori / Abbaglianti / Folle / Mil /
Benzina / Pressione olio / Allarme / Temperatura Acqua
Display
Orologio / Trip 1 / Trip 2 / Contachilometri /
Autonomia in km
|
DIMENSIONI
|
Lunghezza
|
|
2608mm
|
Larghezza
(al manubrio)
|
|
895mm
(Senza specchietti)
|
Altezza
|
|
1182mm
(Senza parabrezza e specchietti)
|
Altezza Sella
|
|
736mm
|
Interasse
|
|
1708mm
|
Rake/Avancorsa
|
|
32º/185mm
|
Peso (a secco)
|
|
362kg
|
Capienza Serbatoio
|
|
22.3litri
|
PRESTAZIONI
|
(Misurate all’albero motore - DIN
70020)
|
Potenza max.
|
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108CV a 5400 giri
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Coppia max.
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209Nm a 2000 giri
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2008
- VIDEO
nuova Triumph Rocket III Touring (2'42" - 15Mb)
2008 - Triumph Rocket III Touring (foto
cartella
stampa)
2007
- Pubblicità Triumph Rocket III Touring
2008
- Pubblicità Triumph Rocket III
2009
Entra in
produzione la Rocket III Touring presentata l'anno precedente (nei
colori Black e Black/Sunset
Red, Eclipse/Azure), mentre la Rocket III e la Rocket III
Classsic rimangono invariate. Il 2009 è anche l'ultimo anno di
produzione per la Rocket III standard (la prima uscita) e la Rocket III
Classic.
2009
Gamma Rocket
2009
Rocket III
2009
Rocket III Classic
2009
Rocket III Touring
2009
Rocket III Touring
2010
Con il 2010 l'azienda inglese razionalizza la gamma delle Rocket
lasciando a listino due soli modelli: la Rocket III Touring
spiccatamente rivolta al turismo e la nuova Rocket III Roadster
definita dalla stessa Triumph "ultimate muscle streetfighter".
Quest'ultimo modello è stato presentato in Inghilterra nell'ottobre 2009. Il trecilindri da quasi 2300cc è stato rivisto
ottenendo il nuovo
record per quanto riguarda la coppia massima per una motocicletta di
serie: 224Nm!
La presentazione al grande pubblico si tiene in occasione dell' EICMA
di Milano tenutosi dal 5 al 10 Novembre 2009:
Nuova
Triumph Rocket III Roadster al Salone EICMA del 2009
CARTELLA STAMPA - ROCKET III
ROADSTER MY2010
A cinque
anni dal suo primo “vagito” l’iconica Rocket III vede l’arrivo della
sorella più cattiva della famiglia, la Rocket III
Roadster. Questa versione della mastodontica Triumph
vanta un posizionamento più vicino al mondo delle
streetfighter piuttosto che a quello delle cruisers.
Tra le novità principali le pedane, più arretrate e
rastremate e i numerosi dettagli colorati in nero, mentre
confermano le già rinomate doti della Rocket III il motore tre cilindri
da 2.294cc, la sorprendente agilità e la presenza
“ingombrante” della sua sagoma.
Il risultato è una motocicletta che continua a garantire esperienze di
guida uniche che tutti, proprio tutti i motociclisti che
si rispettino, dovrebbero vivere almeno una volta.
Disponibile in due aggressive colorazioni nere Matt Black e Phantom
Black, la Rocket III Roadster ha visto un incremento
delle prestazioni del tre cilindri in linea che vedono
il valore di potenza salito a 148CV e quello di coppia cresciuto
del 15% fino a 221Nm.
La Rocket III Roadster è equipaggiata di serie con un sofisticato
sistema ABS specificamente sviluppato per la piattaforma
Rocket III ed è stata aggiornata con una lunga lista di
accorgimenti ergonomici e dettagli tecnici che ne hanno
migliorato le qualità statiche e dinamiche rispetto ai modelli
precedenti. La posizione di guida della nuova Rocket III
Roadster è completamente diversa dalle precedenti e
consente di vivere un’esperienza di guida unica. Le pedane
sono più arretrate, più basse e strette rispetto alla versione standard
e questo garantisce il pieno comfort a quei piloti che
hanno un animo più sportivo e meno cruiser.
La nuova sella, più alta e inclinata in avanti, consente al pilota di
assumere una posizione delle gambe più naturale e di raggiungere il
manubrio più facilmente. Il risultato ottenuto è una
moto più agile in curva, la più agile Rocket III mai
vista fino ad ora. Le nuove sospensioni posteriori sono
state realizzate per offrire maggior comfort e migliori
performance di guida mentre l’aspetto “duro e puro” è stato ottenuto
verniciando di nero molti particolari inclusi i gambi delle forcelle,
le piastre, la griglia del radiatore e le molle degli
ammortizzatori posteriori. I nuovi silenziatori, uno per
lato, sono il tocco finale: lunghi e imponenti,
sviluppati per ottenere maggior potenza e coppia, sono parte integrante
del design della motocicletta e la differenziano
sensibilmente dalle altre versioni della famiglia Rocket
III.
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2009
- Triumph Rocket III Roadster
Video
di presentazione della nuova Rocket III Roadster: Simon
Warburton,
Product Manager Triumph ci racconta della nuova muscle bike :
(2'17" - 9,2 Mb)
Oltre alla modifica del propulsore la nuova
Roadster si differenzia dal
precedente modello per le nuove sospensioni posteriori, per i nuovi
silenziatori, uno per lato, e per la nuova posizione di guida grazie
alle pedane più arretrate, basse e strette rispetto alla versione
standard. Nuova anche la sella più alta e inclinata in avanti.
Dal punto di vista
estetico la
nuova Triumph si riconosce per le molte
parti meccaniche verniciate di nero (i gambi delle forcelle, le
piastre, la griglia del radiatore, le molle degli ammortizzatori
posteriori…) che donano alla nuova trecilindri un look più aggressivo.
La Roadster viene
venduta di
serie con l’impianto frenante dotato di
ABS e verrà offerta nelle colorazioni Phantom Black o Matt Black.
La Rocket III Touring rimane invariata rispetto al MY2009.
2010
Rocket III Touring
2010
Rocket III Touring Eclipse Azur
SALONE
EICMA di MILANO - GAMMA MY2011 - 02-07/11/2010
Al salone di Milano è
quindi
esposta
la gamma 2011 al completo:
2010
- Triumph Rocket III Roadster
2011
La gamma
Rocket III è composta dalla Rocket III Touring,
spiccatamente rivolta al turismo, e la Rocket III Roadster
definita dalla stessa Triumph "ultimate muscle streetfighter".
Entrambe ricevono piccole modifiche.
La Rocket III Touring MY2011 monta per la prima volta l’avanzato ABS
Triumph che trasforma la regina assoluta della gamma in una proposta di
fortissimo richiamo. E' disponibile in due opzioni cromatiche
classiche: Phantom Black metallizzato con filetto argentato dipinto a
mano e la bicolore Phantom Black con inserti Crystal White.
Per il 2011 la Rocket III Roadster viene proposta in due nuovi colori
speciali: oltre al richiestissimo Phantom Black metallizzato, ora sono
disponibili anche gli sfavillanti Phantom Red Haze e Phantom Blue Haze,
verniciati a mano nello stabilimento Triumph di Hinckley. L’intensa
luminosità della vernice crea un incredibile effetto di profondità alla
luce del sole, facendo cambiare il colore della moto da quasi nero a un
rosso o un blu vibrante.
2011
- Triumph Rocket III Roadster
2011
- Triumph Rocket III Touring
2012
Per il 2012 la Rocket III Roadster viene proposta in due nuovi colori
speciali: oltre al richiestissimo Phantom Black metallizzato, sono
disponibili anche gli sfavillanti Phantom Red Haze e Phantom Blue Haze,
verniciati a mano nello stabilimento Triumph di Hinckley. L’intensa
luminosità della vernice crea un incredibile effetto di profondità alla
luce del sole, facendo cambiare il colore della moto da quasi nero a un
rosso o un blu vibrante.
La Rocket III Touring 2012 è invece disponibile in due opzioni
cromatiche classiche: Phantom Black metallizzato con filetto argentato
dipinto a mano e la bicolore Phantom Black con inserti Crystal White.
2012
- Triumph Rocket III Touring
Le nuove Rocket III Roadster e Rocket III Touring MY2013 sono
presentata il 18 gennaio in occasione del Motorcycle Show di New York.
ROCKET III ROADSTER MY2013
Su tutti i precedenti modelli di Rocket III la coppia dell’incredibile
motore da 2.294cc era stata ridotta elettronicamente nelle prime tre
marce, principalmente per non incutere quel certo timore reverenziale
dovuto alle notevoli prestazioni. Ma ora che le performance e
l’affidabilità della Rocket III Roadster sono state ampiamente
consolidate, è giunto il momento di spostare l’asticella più in alto e
di togliere il limitatore. Coppia e potenza si sprigionano nel momento
stesso in cui si lascia la frizione. Il risultato sta tutto nella
performance: una potenza incredibile, una sensazione di guida reattiva
e fluida. Anche il sorpasso più rapido diventa un gioco da ragazzi.
Nuove caratteristiche:
- Più potenza e coppia nelle prime tre marce: 148CV e 221Nm
- Nuove finiture in nero, per accentuare il look minaccioso:
nuovi copriradiatori in nero opaco
piste sensore ABS nere
finitura parafango posteriore nero
coperchio dell’air box nero
protezioni della forcella nere
coperchio del clacson nero
coppe e lunette dei fari in nero
cromato
nuovo badge serbatoio cromato,
con scritta in nero
specchietti neri
- Nuova sella in vinile e nuove cuciture
- Nuove colorazioni MY13: Metallic Phantom Black con
strisce centrali rosse, Matt Phantom Black con strisce centrali bianche
2013
- Triumph Rocket III Roadster
ROCKET III TOURING MY2013
Per il 2013 Triumph non ha certamente cambiato ciò che ha fatto il
successo della Rocket III Touring, ma l’ha invece dotata di una serie
di specifiche standard che la renderanno ancora più appetibile per gli
amanti delle cruiser.
- Barre paramotore cromate, a protezione di moto e pilota
- Sissy bar a sgancio rapido per ulteriore protezione del passeggero
- Poggiaschiena per il passeggero
- Portapacchi a sgancio rapido
- Nuove colorazioni con strisce dipinte a mano da un
artigiano con tutta l’esperienza e la manualità della precedente
Triumph Meriden: Black and
Red con striscia singola, Black con doppia striscia dorata
2013
- Triumph Rocket III Touring
Qui di seguito le cartelle stampa ufficiali del gennaio 2013:
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2013
- Triumph Rocket III Roadster |
2013
- Triumph Rocket III Touring |
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