Questa è la base di partenza: una Legend TT 900
In quel preciso momento si e’ fatta strada in me la certezza che dovevo
fare qualcosa per rimediare all’incauto acquisto. Ho iniziato a vagare
di notte nell’etere di Google cercando le parole “Triumph Flat Track”.
In un sito trovo molte moto tra cui una vecchia Bonneville customizzata
Flat Track: una meraviglia. Ecco, ho deciso immediatamente, voglio
farla cosi. Serbatoio in linea con sedile e codino, come la Pursang
250 MKII cross di quando ero ragazzo.
Nel frattempo mio nipote trova un amico di un amico che ha appena
finito di preparare una special su base Triumph. Si tratta di Stefano
capomeccanico di un team che corre nella MotoGP classe 125. Decidiamo
di affidare a lui il lavoro.
La moto e’ in buone mani, ma Stefano è duro da convincere: non ci vede
una flattracker su quella base, e vuole fare un po’ la moto a suo
gusto. Lui e’ “GP oriented” vede e pensa moto da corsa! La
comunicazione, visto che io sono a Pechino, è difficoltosa. Passano un
paio di mesi, arriva Natale e rientro in Italia per qualche giorno. Ne
approfitto per andare a trovare la nostra moto.
Stefano mi sta simpatico da subito. Nella piccola officina ci sono due
moto 125 GP e la nostra Legend completamente smontata:
Il progetto è ora chiaro, ma solo nella mente di Stefano: “
Qui mettiamo
tubi da Moto GP colorati, per acqua, condotti acciaio per tubi benzina.
Ho un amico che fa gli alettoni posteriori delle F1 a Modena, mi faccio
mandare una paratia laterale posteriore, la sagomiamo e ne facciamo due
placche per i fianchetti, peso totale 300/400 gr. Montiamo le forcelle
Ohlins a steli rovesciati e dietro un mono ammortizzatore fatto
fare da quelli della motoGP: su misura. Poi freni Brembo, disco a
margherita, tubi freno aeronautici, cerchi e mozzi in alluminio della
Exel.”
“
Le marmitte devono essere costruite
in titanio” sentenzia Stefano:
saranno fatte a mano da uno che le fa per le MotoGP, tagliate da fogli
di titanio al laser e saldate a mano, come quelle delle F1, una
meraviglia a botticella con un sound pazzesco.
Un fornitore sagoma la carrozzeria che decido di verniciare bianca con
strisce blu in onore alla FORD Mustang 350 GT Shelby, del 1965.
Certo
visti così grezzi i due pezzi non fanno impressione. Ma Stefano
garantisce che il carrozziere e’ un mago, il migliore verniciatore
della zona! Ed il risultato gli da ragione:
Si prosegue con un piccolo faro anteriore montato su una placca di
carbonio: tutti pezzi fatti a misura comprese le staffe di supporto. La
forcella Ohlins era oro ma Stefano ha voluto verniciarla di nero. La
strumentazione è stata sostituita con una versione più moderna,
così
come il fanale posteriore a led.
Venerdì 7 agosto 2010 la moto è finita e dopo un problema al motorino
d’avviamento (risolto brillantemente grazie a Giorgio e due spazzole
adattate da un Mitsubishi Pajero) la Bar-tracker prende vita.
Che meraviglia!!! Sfreccio in pantalocnini corti e Lacoste a mezze
maniche sulla mitica SS.63 Tratto Urbania-S.Angelo, il pezzo di
strada
che conosco meglio al mondo. Dimentico platani e guard rail, vado in
estasi. Come se non fossero passati 42 anni dall’estate 1968, che
eta’
permettendo, scorazzavo sulla mia prima moto da strada di grossa
cilindrata. Stesse splendid sensazioni: se non fosse per i capelli
corti e radi e soprattutto bianchi, e la panza appoggiata al serbatoio,
potrei sentirmi i 18 anni, ancora. Non e’ una moto e’ una macchina del
tempo.
Arrivo sotto casa di mia madre, tolgo il casco mi giro e mia madre (97
anni) mi guarda dal giardino, viene al cancelletto un po’ incurvata dal
tempo, si sporge e guarda la moto. Mi aspetto un “Mi raccomando vai
piano che sono pericolose “ ed invece dice : “Bella, la piu’ bella di
tutte quelle che hai avuto”.
I numeri riportati sulla motocicletta sono 60 (i miei anni), 38
(gli
anni di Giorgio) e un 1 (l'anno impiegato a costruirla).
Ci tengo a ringraziare le seguenti persone, senza le quali la Bar
Tracker non sarebbe mai nata: Stefano Riminucci di Urbania, Luca Santi
della Shock Design di Acqualagna per le verniciatura, Zukkero di
Urbania per la parte elettrica e Morotti, sempre di Urbania, per le
lucidature.
Se volete contattarmi per qualche informazione aggiuntiva scrivetemi a
diddiparma@hotmail.it e sarò felice di rispondervi.