Baby Speed by Talamo |
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La Baby Speed è
un idea di Carlo Talamo. Spogliando la carenata TT600 Talamo
ottiene la sorella minore della Speed Triple dalla quale eredita il
gruppo
ottico anteriore. Dal primo prototipo presentato nel 2000
verrà allestita una mini serie di cinquanta esemplari nel
2001 e succesivamente, nel corso del 2002, la Baby Speed entra in
produzione con il nome di Speed Four. Rimarrà in produzione
fino al 2006.
Il prototipo (2000) 12 chili meno della TT600, stesso sguardo "ipnotico" della Speed Triple e manubrio alto (Tommaselli) per giocarci nel traffico come fosse una bici. Quindi stessi fari cromati, stessa originalità "posticcia" che hanno le sportive carenate riassemblate in qualche modo dopo una rovinosa caduta della serie... voglio usare la moto a tutti costi intanto che i ricambi, o i soldi per comprarli, arrivano e stesso look sfrontatamente aggressivo: ferma sul cavalletto sembra proprio una Speed. Poi invece ti avvicini e ti accorgi che c'è qualcosa di strano: del vuoto attorno ai fari (più bassi del solito), una strumentazione da sportiva carenata sospesa a mezz'aria, due griglie d'aspirazione sulle travi del telaio, il vaso d'espansione del liquido refrigerante a "cuneo". Per un migliore impatto estetico il carter in alluminio della pompa dell'acqua viene lucidato. C'è qualcosa di strano... Se poi la curiosità porta a chinare lo sguardo eccoli lì: quattro scarichi invece che tre. Ecco il "Talamo pensiero" su come spogliare una TT600, partorito dall'idiosincrasia che l'importatore milanese ha per i manubri bassi.
Carlo sarebbe andato oltre se non avesse avuto il limite di utilizzare componenti di produzione. Aveva già in mente una Baby Speed corta dotata di un codino molto compatto, idea poi ripresa per la Speed S: Le prime 50 Baby Speed della Numero Tre (2001) Dopo il primo prototipo la Numero Tre di Milano ne costruisce una piccola serie di 50 esemplari in vendita a 17.900.000 Lire. Diversamente dal prototipo sono presenti due lunghi convogliatori dell'aria in carbonio innestati sulle travi del telaio al posto delle griglie. Il motore è una via di mezzo fra la versione 2000 e 2001 della TT600 cioè con alberi a cammes ed elettronica adattate per migliorare l'erogazione ai bassi regimi. Le prime 50 Baby Speed erano disponibili nei colori grigio/rosso, giallo/nero e pochissimi esemplari blu/argento sui alcuni dei quali sono stati mantenuti i semimanubri. La Baby Speed entra in produzione (2002) La Baby Speed ha avuto successo anche in casa Triumph tanto che la casa decide, nel corso del 2002, di mettere in produzione la versione di serie con il nome di Speed Four. Presentata a gennaio del 2002 al salone motociclistico di Bruxelles la Speed Four adotta rispetto alla TT600 il motore addolcito e depotenziato (da 110 a 98 CV) per migliorarne l'erogazione ai bassi regimi. In Italia la quattro cilindri manterrà il nome Baby Speed fino al 2003. La piccola naked rimane in produzione praticamente invariata, tranne per le colorazioni, fino al 2006. 2002
- 2003
Jet Black, Roulette Green e Orange Tangerine 2004 Jet Black, Racing Yellow e Rulette Green 2005-2006 Jet Black, Racing Yellow, Tornado Red e Neon Blue Speed Four MY2002 Speed Four MY2004 Nel 2004 Triumph Italia sveste le Daytona 600 invendute e, grazie ad un kit reversibile, le trasforma in una naked simile alla Baby Speed venduta con il nome di "Urban Daytona" (vedi Storia Triumph 2004). Materiale in parte tratto da MOTOCICLISMO (Nov 2000 e
Giugno 2001)
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