fedrotriple.it - il sito dedicato alle motociclette Triumph e a Carlo Talamo | R O C K E T I I I 2 3 0 0 cc ( M Y 2 0 0 4 - 2 0 1 5 ) | | Rocket III, Rocket III SE, Classic, Touring, Roadster: tutto sulla gamma mossa dell'incredibile tre cilindri 2300cc dai primi bozzetti alle varie versioni presentate nel corso degli anni. Buona lettura. 1998-2002 ANTICIPAZIONI E PROGETTO Il progetto Rocket III nasce nel lontano 1998 quando il trend delle vendite mondiali denotava un crescente interesse per le moto da crociera di grande cilindrata, soprattutto negli Stati Uniti. Fra i modelli di allora Triumph non ne aveva uno in grado di rispondere a quell’esigenza, la cosa all’epoca più vicina all’interesse del mercato era l’Adventurer. Cosa ancora più importante, Triumph era alla ricerca di un modello con cui incidere davvero il proprio nome nella storia. Qualcosa di originale. Qualcosa di eccezionale. Qualcosa di completamente inaspettato. I due intenti si incontrarono a metà strada e fu cos’ che si gettò il seme della Rocket. Durante una visita negli Stati Uniti da parte di John Bloor, proprietario dell’azienda inglese, il team Triumph Nord America presentò uno schizzo del prodotto che desideravano vedere realizzato. Non c’era nulla di definito, nemmeno il tipo di motore da montare, ma l’idea di massima venne accettata e lo scenario di base era ormai chiaro. La faccendo ritornava ora nella mani dell’ufficio Progettazione & Sviluppo di Hinckley dove sarebbe iniziato il lavoro vero. Le prima bozze furono realizzate dal consulente di stile Jhon Mockett nel giugno dell’anno successivo (1999). Fra i precedenti lavori di Mockett per Triumph c’erano Daytona, Tiger e Bonneville, ma per questo progetto gli venne data carta bianca. Alcune idee erano eccentriche, altre non adatte e altre ancora erano lontane anni luce dal prodotto finale che sarebbe stato presentato al pubblico di tutto il mondo ben quattro anni dopo. Luglio 1999 - Il primo bozzetto della futura Rocket III ad opera di Jhon Mockett “ Alcune specifiche erano state definite molto chiaramente fin dall’inizio”, spiega il Product Manager Ross Cliffort. “ La moto doveva essere costruita intorno al motore che ne avrebbe costituito il punto focale assieme alla ruota posteriore. Fra le specifiche per il telaio vi erano articoli come le forcelle anteriori con molle progressive, freni da moto sportiva, trasmissione a cardano e rivestimento doppio in stile Speed Triple per definire il look.” Fu costituito un team di progetto di 29 persone di cui ben nove si dedicavano esclusivamente al motore, altre nove al telaio e due allo stile. La spinta cresceva. Il primo interrogativo era decidere quale tipo di configurazione utilizzare per il motore. Lo standard per i grandi cruiser era l’onnipresente V a due cilindri, ma che senso avrebbe avuto per Triumph seguire quella strada? Fra le opzioni più scontate c’erano un due cilindri in parallelo di grandi dimensioni, ma a quei tempi si stavano ancora scoprendo i segreti di Bonneville e delle sue “cugine” America e Speedmaster. Forse qualcosa di veramente selvaggio come un V6, od un quattrocilindri di elevata cubatura? O un tre cilindri trasversale al telaio basato su una versione sovralesata e rilavorata del motore da tourer della Trophy? No. La decisione fu quella di utilizzare un’unità che associasse un design originale ed innovativo alla praticità d’uso alla base della filosofia di Triumph. La moto poteva anche essere imponente, con uno stile mozzafiato, poteva anche dar l’impressione di essere il prodotto unico nella vita di un costruttore di prima classe, MA dovevamo soprattutto garantire una performance nel mondo reale ad un prezzo reale. La scelta cadde su un incredibile tre cilindri in linea. Originale, certo, ma anche in grado di incarnare la configurazione a tre cilindri, contrassegno distintivo di Triumph, e il vantaggio pratico di un profilo slanciato e di un baricentro basso che avrebbero fatto della moto un gioiello da cavalcare e non solo da mettere in mostra. L’unità motore avrebbe avuto il raffreddamento ad acqua, il dispositivo iniezione carburante e una potente cilindrata di 1600cc. 31 Agosto 1999 - Styling Option 1 Luglio 1999 - Styling Option 2 (lato destro) Luglio 1999 - Styling Option 2 (lato sinistro) Luglio 1999 - Styling Option 2 Luglio 1999 - Styling Option 2 I disegni del primo studio stilistico furono presentati al pubblico durante un gruppo di ricerca confidenziale tenutosi a Dallas, Texax, nel Novembre 1999. I riscontri fecero capire al team di progettisti che stavano andando nella giusta direzione con la scelta di un motore a tre cilindri, ma, quanto allo stile, li indirizzarono verso un taglio più conservatore rispetto a quanto originariamente prospettato, soprattutto nella parte posteriore della moto. I clienti di Dallas diedero anche una chiara indicazione sul fatto che, per loro, “più grande era, meglio era”. Venne dunque presa la decisione di aumentare la cilindrata a 2000cc. Fine 1999 - Inizio 2000 - Lo styling è definito Nel luglio 2000 il modellino della moto con motore in legno era pronto per essere spedito a Los Angeles per sondare il grado di apprezzamento della nuova creazione da parte dei motociclisti americani. Il 14 agosto il modello a grandezza naturale venne mostrato a 100 motociclisti praticanti a cui venne chiesto di compilare tre questionari ideati per identificare le loro preferenze e i loro pregiudizi. Il panel di giudici si portò a casa $100 ciascuno. Gli ingegneri Triumph si portarono a casa un’idea più chiara di dove focalizzare le loro successive decisioni. Il mondo della progettazione motociclistica non si ferma mai e, mentre lavoravano, i progettisti Triumph sapevano che anche le altre case produttrici stavano probabilmente lavorando ai cruiser di grande cilindrata. Luglio 2000 - Modello a grandezza naturale (motore in legno) inviato a Los Angeles il 14 agosto 2000 Furono condotti studi per valutare la portata massima del telaio e del motore, soprattutto in caso di aggiunta di un carter secco. Fu presa la decisione di rischiare il tutto per tutto e di dotare la nuova moto di una incredibile cilindrata pari a 2300cc. Un motore del genere scarica una potenza di 140 cavalli e di quasi XXX Nm di coppia! A 2000 giri al minuto produce una coppia massima pari al doppio di quella di una Yamaha V-Max che all’epoca era considerata il top della potenza nella categoria cruiser. Suona tutto molto semplice ma ci sono voluti ben 18 mesi di lavoro da parte dei progettisti prima di avere il primo motore da sottoporre ai test. Quando quel motore venne avviato, nel maggio del 2002, sapevamo di aver creato qualcosa di speciale. Con i pistoni grandi quanto quelli di un Doge Viper, bielle in acciaio forgiato speciale ed un albero a gomito da 17 kg, il progetto metteva a dura prova le potenzialità del team di produzione Triumph. Si dovevano progettare nuovi processi, definire le specifiche, trovare i fornitori per nuove macchine utensili ed allestire nuove linee di montaggio. Il motore da solo era così diverso da qualsiasi altra cosa prodotta fino ad allora in fabbrica che richiedeva una linea di montaggio dedicata solo ai suoi componenti. In una linea di montaggio tradizionale le basi di montaggio del motore vuote ritornato indietro a inizio linea sul retro della guida a rulli una volta sganciato il motore. Sulla linea per la Rocket III, le basi sono così grandi da non riuscire a passare sotto la guida a meno che questa non scorra ad altezza della spalla, cosa assai difficile da realizzare! Si dovette quindi progettare e costruire una linea di montaggio completamente nuova che trasferiva le basi vuote su una pista separata che le riportava all’inizio facendole passare sopra la testa degli operatori. E questo è solo uno dei tanti aspetti problematici che si affrontarono lungo la strada della produzione commerciale. 28 Luglio 1999 - Layout di base definito 2001/2002 - Prototipo in allestimento con lo stile quasi definitivo 2002 - Disegni CAD del telaio e del motore 2003 - Il nuovo tre cilindri sezionato per le varie esposizioni mondiali 2003 - Il nuovo tre cilindri sezionato (da me fotografato in occasione del TriumphLive del 2010 a Mallory Park) Nel settembre del 2002 la prima due ruote da test era pronta a sfrecciare ed il progetto giunse al suo capolinea. Le prime fotografie del prototipo appaiono immediatamente nelle riviste del settore. La fase di test, riprogettazione e modifica è continuata durante tutto il 2002 e nel 2003 con 14 moto complete e numerosi motori di prova per rifinire il sistema di scarico fumi. Le prove su strada condotte in qualsiasi tipo di condizioni, dai torridi deserti statunitensi alle aride pianure della Spagna fino al clima freddo e umido del nord Europa garantirono che la moto era comoda da cavalcare per gli appassionati di tutto il mondo, tanto da essere finalmente considerata pronta per apparire in pubblico: 2003 - PRESENTAZIONE Il primo esemplare della Rocket III, un nome che coniuga il carattere del motore ed il senso di eredità che scorre nelle vene di Triumph come azienda, ha fatto il suo debutto alla conferenza dei concessionari USA di Sant Antonio, Texas, nell’agosto 2003, quasi cinque anni dopo lo schizzo disegnato che aveva messo in moto tutto. La risposta è stata immediata e coinvolgente – 200 concessionari Triumph hanno riservato alla moto una vera e propria standing ovation. Una conferma del fatto che Rocket III è esattamente la moto che aspettavano. Le apparizioni “europee” alle fiere di Milano e Parigi, sempre nel 2003, sono state accolte con altrettanto entusiasmo sia dalla stampa che dal pubblico, a dimostrazione che Rocket III non sarebbe stato solo un fenomeno americano. Le seguenti pagine relative al salone di Milano sono tratte da Motociclismo: 2003 - Salone EICMA di Milano 2004
- INIZIO PRODUZIONE e LANCIO STAMPA ROCKET III Il lancio stampa della Rocket III, progettata specificatamente per il mercato americano, non poteva che organizzato negli Stati Uniti ed in particolare in California. L'evento si tiene la prima settimana di giugno 2004 in California. 2004 - Triumph Rocket III - Foto ufficiali lancio stampa (statiche) Cartella stampa e specifica tecnica Rocket III (MY2004) TRIUMPH
ROCKET II The
first production motorcycle to break the 2-litres barrier the Rocket III is not a force of nature or just merely of man, but is a force in itself, a mechanical whirlwind of uncompromised metal. Consider
if
you will these few basic facts about the Rocket III. Fact number one – its unique fuel-injected, twelve-valve, longitudinally-mounted, in-line three-cylinder engine has a cubic capacity of 2,294cc – 140 cubic inches – and uses the same size pistons as a ten-cylinder American muscle car. Fact two; the Rocket III makes more peak torque than two together of almost any other production motorcycle. Yes, that’s right, that’s two, together. To be precise, 147ft.lbf torque at 2,500rpm. That stunning triple digit number means, two-up, the Rocket III will accelerate faster than pretty much anything else on two wheels. Pulling 1.2g in the process. It also delivers over 90% of peak torque between 1,800 - 6,000rpm. Fact three, then, the Rocket III is one of the quickest accelerating bikes ever built. No question. But the bold facts don’t paint the whole picture – at the heart of every Triumph motorcycle is the core belief in rider usability and the Rocket III is no exception. Built around the Rocket III’s motor is a chassis that’s more than a match for its monstrous output. Just as remarkable as the engine’s sheer motive force is the balance that’s been struck between power and control making the Rocket III a surprisingly easy-to-manage machine. A tubular steel spine frame houses the motor while maintenance-free shaft drive lays power to the massive, 240/50-section rear tyre. The front brakes are Daytona 955i specification – twin four-piston calipers mate with floating 320mm discs – and provide awesome stopping power. The rear brake is a single twin piston caliper and 316mm disc. The fuel-efficient engine coupled with a huge 25 litres fuel tank (6.6 gal US),
gives the Rocket III an impressive range and a whole range of Triumph accessories will be available for those who want to make a very special motorcycle that little bit more special. But make no mistake, the Rocket III is not just a motorcycle; it’s the ride of a lifetime. There
isn’t a benchmark it hasn’t obliterated, a limit it hasn’t disregarded. It is, simply, the biggest and most impressive production motorcycle the world has ever seen. Awesome is an over-used word – except when applied to the Rocket III. Then it is only barely adequate. Colour
options: Jet Black and Cardinal Red. Specification: | ENGINE | Type | | Liquid-cooled, DOHC, in-line 3-cylinder | Capacity | | 2294cc | Bore/Stroke | | 101.6 x 94.3mm | Compression Ratio | | 8.7:1 | Fuel System | | Multipoint sequential electronic fuel injection | Ignition | | Digital – inductive type – via electronic management system | TRANSMISSION | Primary Drive | | Gear | Final Drive | | Shaft | Clutch | | Wet, multi-plate | Gearbox | | 5-speed | CYCLE PARTS | Frame | | Tubular steel, twin spine | Swingarm | | Twin-sided, steel | Wheels | Front | Alloy 5-spoke, 17 x 3.5in | | Rear | Alloy 5-spoke, 16 x 7.5in | Tyres | Front | 150/80 V 17 | | Rear | 240/50 V 16 | Suspension | Front | 43mm upside down forks | | Rear | Chromed spring twin shocks with adjustable preload | Brakes | Front | Twin 320mm floating discs, 4 piston calipers | | Rear | Single 316mm disc, 2 piston caliper | DIMENSIONS | Length | | 2480mm (97.6in) | Width (Handlebars) | | 880mm (34.6in) | Height | | 1150mm (45.3in) | Seat Height | | 740mm (29.1in) | Wheelbase | | 1690mm (66.5in) | Rake/Trail | | 32º/152mm | Weight (Dry) | | 320kg (704lbs) | Fuel Tank Capacity | | 25 litres (6.6 gal US) | PERFORMANCE | (MEASURED AT CRANKSHAFT TO DIN 70020) | Maximum Power | | 142PS (140bhp) at 5,750 rpm | Maximum Torque | | 200Nm (147ft.lbf) at 2,500 rpm | | 2004 - Triumph Rocket III - Foto ufficiali lancio stampa (dinamiche) 2004 - Triumph Rocket III - Prime foto ufficiali (studio) La Rocket III entra in produzione nell'aprile del 2004 con un portafoglio ordini di 1400 pz di cui 700 per gli USA e queste caratteristiche: 2294cc, 147 CV e 200 Nm di coppia! Si tratta anche della prima Triumph ad adottare la trasmissione finale a cardano (progettato e sviluppato in parallelo con l'italiana Graziano, fornitrice di molti marchi automobilistici). L'entrata a regime si ha verso la metà del maggio 2004 con circa 331 motociclette alla settimana. Inizialmente i tempi di produzione (assemblaggio, revisione e messa su strada) di una Rocket III è pari a tre ore e quarantacinque minuti. Con la nuova Rocket III la Triumph stabilisce il nuovo record di cilindrata. Il trecilindri in linea montato longitudinalmente da 2294cc è in fatti il più grosso motore motociclistico mai entrato in produzione. I tre pistoni di diametro 101,6 mm hanno lo stesso diametro di quelli montati nella Dodge Viper! Triumph dichiara una potenza di oltre 140 cavalli e una coppia incredibile di 200 Nm a 2.500 giri di cui il 90%, ovvero 180 Nm, disponibili fra i 2000 e 6000 giri. Nonostante il peso non indifferente (350 kg) la Rocket III si rivela facile e piacevole da guidare. I cilindri non sono perfettamente in asse ma spostati sulla destra, il cambio è affiancato per bilanciare il peso, e sono presenti alberi contro rotanti che praticamente annullano la coppia di rovesciamento. La velocità è limitata elettronicamente a 225 km/h. Per garantire una migliore accensione ed una combustione efficiente, ogni cilindro è dotato di doppia candela. L’iniezione con doppia farfalla da 52 mm e l'adeguata mappatura provvedono ad addolcire la coppia che è comunque ridotta elettronicamente del 7% in prima e seconda marcia! Ad aiutare il pilota contribuisce anche l'ampio manubrio, un buon equilibrio ciclistico ed un baricentro particolarmente basso (l'albero motore da 17 kg è a soli 20 cm da terra grazie alla lubrificazione a carter secco). Grande novità è la trasmissione finale a cardano la prima per Triumph: la scatola della coppia conica è stata sviluppata in collaborazione con la ditta italiana Graziano che produce anche cambi e trasmissioni per molte case automobilistiche sportive, come Aston Martin, Ferrari e Lamborghini. Il pneumatico posteriore da 240/50-17 è una novità assoluta per una moto di serie. E' prodotto da Metzeler che ha studiato a lungo mescole e profilo per garantire la necessaria trazione e la giusta maneggevolezza considerando peso e potenza della Rocket 3. I cerchi in lega sono a 5 razze, quello davanti con canale da 3,50" (150/80-17 la misura del pneumatico) e quello posteriore con canale da 7.50"! Il telaio in acciaio a doppia culla con motore con funzione portante, è abbinato ad una forcella con steli rovesciati da 43mm e due ammortizzatori posteriori regolabili nel precarico specificatamente progettati dalla giapponese Kayaba. Completano la moto il doppio fanale tipo Speed Triple e l'impianto frenante anteriore derivato dalla Daytona 955i. Il grosso disco posteriore da da 316 mm è stato appositamente progettato dalla Brembo. Il nome riprende la gloriosa BSA Rocket III cugina della Triumph Trident degli anni '70. In Italia è venduta a 17.990 euro ed è disponibile in due colori: Jet Black e Cardinal Red. Il primo anno di commerzializzazione nel nostro paese ne saranno immatricolate 91 esemplari. Qui sotto riportiamo l'articolo pubblicato sul numero Luglio 2004 di Motociclismo ed il catalogo ufficiale Triumph: 2004
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da Motociclismo Luglio 2004 2004 - Catalogo ufficiale Triumph Rocket III MY2004 2004 - Pubblicità Triumph Rocket III | M Y 2 0 0 5 | Nel 2005 la Rocket III guadagna la nuova colorazione Graphite che si affianca alle precedenti Jet Black e Cardinal Red. 2005 - Triumph Rocket III 2005 - Triumph Rocket III (Studio) Cartella
Stampa Rocket III MY2005 Modifiche alle specifiche per il 2005: - Colorazione: Graphite Senza dubbio la Rocket III ha definitivamente allargato i confini del design nel segmento delle grandi Cruiser. Spinta dal desiderio e dalla volontà di creare qualcosa di veramente unico, Triumph ha sfruttato al massimo l’eccezionale potenza di quella che è la più grossa moto di produzione al mondo e, così facendo, ha realizzato una grandiosa motocicletta. Il dodici valvole tricilindrico ad iniezione, montato in linea sulla Rocket III, unico nel suo genere, ha una cilindrata pari a 2.294cc. e utilizza pistoni da 101,6mm di diametro! A 2.750 giri ha una coppia di circa 200 Nm. Con questa resa incredibile la Rocket III, anche in seconda marcia, accelera in modo eccezionale senza alcuno sforzo e basta una piccola apertura del gas per ottenere un’accelerazione inarrestabile. Fin dal 1999, quando partì il progetto della Rocket III, il controllo del suo enorme motore fu considerato un requisito intrinseco al successo di questa moto. Utilizza doppie valvole a farfalla per ogni collettore di aspirazione e questo assetto consente alla centralina elettronica ECU (Electronic Control Unit) di controllare il flusso di miscela e accensione a seconda della marcia inserita e della velocità. Ciò consente alla curva di coppia di tararsi in modo specifico in base al rapporto di marcia inserito. Il risultato è impressionante: oltre il 90% della prodigiosa coppia motore si ottiene a soli 2000 giri, dando così livelli di flessibilità incredibili e rendendo (quasi) superfluo il cambio a cinque velocità. Tuttavia, le caratteristiche tecniche ed estetiche della Rocket III, tipicamente distintive di Triumph, sono pensate per essere cavalcate e non solo ammirate. Al centro di ogni motocicletta Triumph c’è la ferma convinzione che l’utilizzo sia tutto e la Rocket III non fa eccezione. Se è vero che la possente presenza della Rocket è sempre stata un elemento fondamentale del suo fascino, è altrettanto vero che uno degli obiettivi chiave del team di progetto è stato quello di realizzare una due ruote dalla grande maneggevolezza. Un ampio telaio tubolare in acciaio, sostiene il motore, mentre l’albero di trasmissione finale a cardano, esente da manutenzione (una primizia per Triumph), trasmette potenza all’imponente pneumatico posteriore con sezione 240/250. I freni anteriori hanno gli standard delle moto sportive - pinze doppie a quattro pistoni associate ai dischi flottanti da 320 mm della Daytona 955i – e garantiscono un’eccezionale potenza d’arresto. Il freno posteriore, sviluppati dalla Brembo, è a doppia pinza con un pistone e disco da 316 mm. Le forcelle a steli rovesciati da 43 mm ed il doppio ammortizzatore posteriore, costruito appositamente per la Rocket III dallo specialista giapponese delle sospensioni Kayaba, conferiscono compostezza e regolarità. Tutto questo, in aggiunta all’ergonomia rilassante e confortevole, consente al motociclista di sfruttare completamente le prestazioni offerte dal motore. Il serbatoio da 25 litri consente lunghe percorrenze. La Rocket III è la più grossa moto di produzione al mondo, ma è stata ideata principalmente per essere utilizzata. La leggerezza dello sterzo unita all’erogazione del motore ed al corretto studio dei pesi, rendono sorprendentemente facili le manovre a bassa velocità, mentre la geometria di sterzo e la lunghezza generale danno la sensazione di una grande stabilità. In aggiunta, la Rocket III ha una generosa altezza da terra, che ne garantisce l’autentica un buon utilizzo su autostrade, strade panoramiche e tratti tortuosi, senza il minimo sforzo. La possibilità di personalizzare la Rocket III è stata parte integrante della filosofia di progettazione della motocicletta così come dei suoi vari componenti approvati dalla casa madre specificamente per questo nuovo modello. Progettati, sviluppati e collaudati dagli ingegneri Triumph responsabili dell'accessoristica in collaborazione con lo stesso team di progetto ed i collaudatori, gli accessori riflettono una grande attenzione ai dettagli e alle finiture. Ad esempio le borse in pelle, di fattura inglese, sono realizzati in pelle anilina di finissima qualità da 4 mm e montano fibbie di chiusura in cromo ad apertura rapida con particolari a tema. Le possibilità di accessoriare la Rocket III sono le più svariate; i “macina-strada” possono aggiungere tubi di scarico liberi, cupolini e accessori in cromo. Analogamente, i motociclisti che amano macinare chilometri su chilometri possono montare bauletti, cupolini, maniglioni, schienalini e cromature rendendola un’ottima motocicletta da lunghe distanze. Ci sono poi le opzioni Custom Paint per il serbatoio e la carrozzeria fra cui i favolosi motivi "Tribal" e "Flame". Le colorazioni standard disponibili sono Jet Black, Cardinal Red e Graphite. La Rocket III si distingue in ogni suo particolare. Il suo carattere duro, le prestazioni esagerate, i favolosi tratti estetici, l’attenzione al dettaglio e la sua massiccia presenza sono semplicemente unici. Questo significa che la Rocket III non è solo una moto speciale. E’ una motocicletta straordinaria. | 2005 - Triumph Rocket III - Accessori Originali 2005 - Pubblicità Triumph Rocket III | M Y 2 0 0 6 | La Rocket III 2006 è facilmente riconoscibile rispetto al modello precendete per la nuova rifinitura nera del propulsore. Verso la fine dell'anno (in prossimità dell'entrata in produzione del MY2007) anche il fondo della strumentazione diventa nera (precedentemente era bianca). La gamma colori prevede la nuova colorazione Scorched Yellow che si affianca alle precedenti Jet Black, Graphite e Cardinal Red. Due nuovi modelli allargano la gamma Rocket: la Rocket III Classic e la Rocket III SE (Special Edition). La Rocket III Classic si rivolge a tutti coloro che preferiscono un approccio alla guida più rilassato. Assolutamente orientata al comfort di pilota e passeggero, la Rocket III Classic é accessoriata con ampie pedane, manubrio arretrato ed una comodissima sella touring. Tutti particolari significativi che accrescono le già notevoli doti di macinatrice di chilometri. Realizzata in serie limitata nei colori Jet Black/Sunset Red con finiture Gold oppure Cherry Red/New England White con finiture Gold, le sue abbondanti cromature contrastano con gusto il nero del motore, mentre i finali conici degli scarichi sono il tocco finale per una moto che é già di per sé un mezzo unico per stile e carattere. Prezzo di listino 18.290 €. 2006 - Triumph Rocket III Classic La Rocket III SE, prodotta in un numero ridotto di esemplari, si differisce dal modello base per la nuova colorazione tribale. Disponibile in Mulberry Red o Monochromatic Caeruleus Blue, la Rocket SE costerà, come la sorella Classic, 18.290 euro. 2006 - Triumph Rocket III SE 2006 - Triumph Rocket III (Studio) | Rocket III Virgin Triumph si è associata a Virgin e UNFPA per una raccolta fondi. Per l'occasione è stata realizzata questa Rocket III personalizzata nella grafica con l'aiuto Sir Richard Branson patron della Virgin. La presentazione è avvenuta il 22 novembre 2006 a Londra alla presenza della cantante Natalie Imbruglia e Joan Branson. La base di partenza per questa speciale Rocket era stata fissata a 15.000 sterline. | 2006 - Pubblicità Triumph Rocket III | M Y 2 0 0 7 | L'ammiraglia inglese è disponibile nei due nuovi colori Phantom Black e Mulberry Red (escono di scena le colorazione Scorched Yellow e Graphite). Tre nuovi colori anche per la Rocket III Classic: Phantom Black/Sunset Red, Phantom Black/ Tornado Red e Pacific Blue/New England White. 2007 - Triumph Rocket III completa di accessori originali 2007 - Triumph Rocket III (Studio) CARTELLA
STAMPA ROCKET III REGINA DELLE CRUISER La Rocket III ha creato una nicchia unica nel mercato delle cruiser ad alte prestazioni, popolato da cloni senza carattere. Ora fa classe a sé, grazie al suo look unico, alle caratteristiche inavvicinabili e alle prestazioni senza confronti. Ma, sebbene sia la moto di serie di maggior cilindrata al mondo, la sua vocazione è prima di tutto e soprattutto essere guidata. Un buon raggio di sterzo, una iniezione elettronica senza incertezze, un centro di gravità molto basso, sono caratteristiche, che combinate fra loro, la rendono sorprendentemente maneggevole anche nelle manovre a basse velocità, mentre la geometria di sterzo e l’interasse le conferiscono eccellenti doti di precisione e un grande feeling sin dai primi metri. A ciò si aggiunga una ottimale luce a terra ed ecco che si capisce come mai la Rocket III sia una moto innanzitutto piacevole da guidare e molto efficace in ogni situazione di guida e di fondo. La Rocket III è una motocicletta senza eguali, grazie soprattutto al suo motore. Un nero gioiello a tre cilindri longitudinali. Alimentato ad iniezione elettronica, con quattro valvole per cilindro, il motore ha una cilindrata di 2.294cc, con incredibili 200Nm di coppia a soli 2.500 giri. Questo significa che, anche in coppia, ha una accelerazione bruciante e uno spunto incredibile, tuttavia gestibili perfettamente con sole due dita della mano destra. Questo grazie alla raffinata iniezione elettronica, i cui corpi hanno una doppia valvola a farfalla, con una centralina in grado di gestire il mix aria/benzina in base alla marcia selezionata e alla velocità. In questo modo la curva di coppia risulta perfettamente adatta ad ogni singola marcia con l’incredeibile risultato che il 90% della coppia del motore è già disponibile a 2.000 giri, regalando una impensabile elasticità e rendendo quasi ridondanti le cinque marce di cui dispone il cambio. Il telaio della Rocket III è anch’esso speciale, realizzato con una doppia culla in tubi di acciaio. La potenza è trasmessa da un albero cardanico (che non richiede manutenzione alcuna) alla impressionante ruota posteriore, che calza una gomma da 240/50, mentre la forcella a steli rovesciati da 43mm di diametro e i due ammortizzatori posteriori, regolabili nel precarico, garantiscono precisione di guida e comfort assoluto. L’impianto frenante è all’altezza delle prestazioni e conta su un doppio disco anteriore da 320mm con pinze a quattro pistoncini e su un disco posteriore da 316mm (espressamente studiato da Brembo) con pinza a due pistoncini. La possibilità di personalizzare la Rocket III fa parte della filosofia che ha ispirato il progetto, sin dall’inizio, e la lunga lista di accessori, progettati e sviluppati dallo stesso team di ingegneri che ha progettato la motocicletta, riflette la cura e l’attenzione al dettaglio proprie di Triumph. La scelta è enorme e permette di enfatizzare sia l’indole touring sia quella più sportiva della Rocket III, grazie a borse, parabrezza, scarichi aperti, parti cromate, poggiaschiena, selle, cupolini, compreso uno sport screen trasparente, novità 2007. Quest’anno ci sono due nuovi colori, Phantom Black e Mulberry Red, mentre è sempre possibile richiedere le accattivanti grafiche custom ‘Tribal’ e ‘Flame’ per serbatoio, parafanghi e cupolino. L’aggettivo “fantastico” è spesso utilizzato quando si parla di motociclette, ma la maggior parte delle volte in modo ingiustificato. Certamente non quando si tratta della Rocket III. Colori: Mulberry Red e Phantom Black MOTORE | Tipologia | | 3 cilindri in linea, raffreddato a liquido, DOHC, 4 valvole per cilindro | Cilindrata | | 2.294cc | Alesaggio x Corsa | | 101,6 x 94,3mm | Rapporto di compressione | | 8,7:1 | Alimentazione | | Iniezione elettronica sequenziale Multipoint | Accensione | | Digitale a gestione elettronica | TRASMISSIONE | Primaria | | Ingranaggi | Finale | | Cardano | Frizione | | Multidisco in bagno d’olio | Cambio | | 5 marce | CICLISTICA | Telaio | | In
tubi di acciaio | Forcellone | | Tradizionale,
in acciaio | Ruote | Ant. | In
lega a 5 razze, 17 x 3.5” | | Post. | In
lega a 5 razze, 16 x 7.5” | Pneumatici | Ant. | 150/80 R 17 | | Post. | 240/50 R 16 | Sospensioni | Ant. | Forcella
a steli rovesciati da 43mm | | Post. | Due
ammortizzatori, regolabili nel precarico | Freni | Ant. | Doppio
disco flottante da 320mm, pinze a 4 pistoncini | | Post. | Disco
da 316mm, pinza a 2 pistoncini | DIMENSIONI | Lunghezza | | 2.500mm | Larghezza | | 970mm | Altezza | | 1.165mm | Altezza sella | | 740mm | Interasse | | 1.695mm | Rake/Avancorsa | | 32º/152mm | Peso a secco | | 320kg | Capacità serbatoio | | 24 litri | PRESTAZIONI | (valori misurati all’albero) | Potenza massima | | 140CV a 6.000 giri | Coppia massima | | 200Nm a 2.500 giri | | 2007 - Triumph Rocket III Classic (Studio) CARTELLA
STAMPA ROCKET III CLASSIC STILE DA CRUISER, PRESTAZIONI DA ROCKET La Rocket III Classic è una vera cruiser, con un obiettivo ben preciso, offrire il massimo comfort a pilota e passeggero. È la scelta ideale per coloro che hanno un approccio più rilassato al motociclismo: posizione di guida comoda, pedane avanzate, manubrio più arretrato e una sella touring incredibilmente confortevole. Naturalmente, il motore da 2.3 litri, tre cilindri, che spinge la Rocket Classic ha le stesse, incredibili, performance di quello che spinge la standard e la sua elasticità regala una guida senza sforzi, anche in due e con il carico di bagagli. La dolcezza dell’erogazione si deve al sofisticato sistema di iniezione elettronica e l’accelerazione è sempre sotto controllo. La trasmissione finale è gestita da un pratico ed affidabile cardano. La morbida frizione, il baricentro basso e l’angolo di sterzo rendono agevoli le manovre a bassa velocità, mentre feeling e confidenza sono garantiti dalla geometria dello sterzo e dall’interasse. La forcella USD con steli da 43mm e i due ammortizzatori posteriori offrono precisione e comfort, e la frenata è potente e modulabile grazie al raffinato impianto con doppio disco e pinze a quattro pistoncini all’anteriore, abbinato al generoso disco posteriore. Completano il quadro una generosa luce da terra e la rilassata e confortevole ergonomia, che permettono di godere in tutto relax l’autonomia del capiente serbatoio (24 litri), e fanno della Rocket Classic una perfetta macina chilometri. Sono disponibili tre nuove livree bicolore: Phantom Black e Sunset Red con filetti dorati, Phantom Black e Tornado Red con filetti argentati o Pacific Blue e New England White con filetti dorati. A valorizzare le colorazioni sono il motore con finitura nera e il coperchio camme cromato, mentre i tre silenziatori con finale conico danno il tocco finale ad una motocicletta davvero unica. MOTORE | Tipologia | | 3 cilindri in linea, raffreddato a liquido, DOHC, 4 valvole per cilindro | Cilindrata | | 2.294cc | Alesaggio x Corsa | | 101,6 x 94,3mm | Rapporto di compressione | | 8,7:1 | Alimentazione | | Iniezione elettronica sequenziale Multipoint | Accensione | | Digitale a gestione elettronica | TRASMISSIONE | Primaria | | Ingranaggi | Finale | | Cardano | Frizione | | Multidisco in bagno d’olio | Cambio | | 5 marce | CICLISTICA | Telaio | | In
tubi di acciaio | Forcellone | | Tradizionale,
in acciaio | Ruote | Ant. | In
lega a 5 razze, 17 x 3.5” | | Post. | In
lega a 5 razze, 16 x 7.5” | Pneumatici | Ant. | 150/80 R 17 | | Post. | 240/50 R 16 | Sospensioni | Ant. | Forcella
a steli rovesciati da 43mm | | Post. | Due
ammortizzatori, regolabili nel precarico | Freni | Ant. | Doppio
disco flottante da 320mm, pinze a 4 pistoncini | | Post. | Disco
da 316mm, pinza a 2 pistoncini | DIMENSIONI | Lunghezza | | 2.500mm | Larghezza | | 970mm | Altezza | | 1.165mm | Altezza sella | | 740mm | Interasse | | 1.695mm | Rake/Avancorsa | | 32º/152mm | Peso a secco | | 320kg | Capacità serbatoio | | 24 litri | PRESTAZIONI | (valori misurati all’albero) | Potenza massima | | 140CV a 6.000 giri | Coppia massima | | 200Nm a 2.500 giri | | 2007 - Video - La genesi (ironica) della Rocket III - Video ufficiale Triumph (2'41" - 8Mb) 2007 - Triumph Rocket III alcuni accessori originali 2007 - Pubblicità Triumph Rocket III | M Y 2 0 0 8 | La Rocket III guadagna il nuovo colore Claret che sostituisce il Mulberry Red ed affianca il Phantom Black. Anche la Rocket III Classic rimane invariata rispetto al modello precedente se non per la nuova gamma colori: Cherry Red/New England White e Pacific Blue/Aluminium Silver. Qui di seguito le cartelle stampa 2008 dei due modelli: 2008 - Cartella stampa Rocket III e Rocket III Classic 2008 - Triumph Rocket III accessoriata 2008 - Triumph Rocket III 2008 - Triumph Rocket III Classic accessoriata 2008 - Triumph Rocket III Classic Rocket III Touring La gamma Rocket vede l'ingresso della nuovissima Rocket III Touring presentata alla stampa in anteprima mondiale il 14 luglio 2007 ad Atlanta in occasione della riunione dei Dealers Usa. Il grande pubblico vede per la prima volta dal vivo il nuovo modello al salone EICMA di Milano del tenutosi dal 6 all'11 novembre 2007. Si tratta di una cruiser progettata espressamente per il turismo in prima classe. La ciclistica della Rocket III Touring, sebbene costruita intorno all'incredibile gruppo motore della Rocket III, ha mantenuto soltanto la luce posteriore e gli specchietti: tutto il resto è completamente nuovo! La Rocket III Touring è arrivata alla fase di progettazione a febbraio del 2004 poco prima della presentazione della prima Rocket III. In tutto il 2008 in Italia ne verranno immatricolati 57 esemplari (16 nel 2009). Novembre 2007 - Rocket III Touring al salone EICMA di Milano (foto tratte dal sito di Motociclismo) CARTELLA STAMPA ROCKET III TOURING Rocket III Touring Creata per andare lontano Il 2004 ha segnato una svolta tecnica epocale per Triumph con la nascita della rivoluzionaria Rocket III, una cruiser progettata per andare dove nessuno potesse sperare di raggiungerla, che unisce prestazioni straordinarie, una presenza fisica imponente e una praticità infinita. Sono passati tre anni, ma resta suo il record di moto di serie più potente al mondo. Con la Rocket III, Triumph ha conquistato un posto nella storia e per il 2008 siamo lieti di presentare l'ultima arrivata di questa famiglia: la nuovissima Triumph Rocket III Touring. Il tradizionale stile touring affiancato da prestazioni entusiasmanti e dalla capacità di superare agevolmente la prova delle lunghe distanze fanno della Rocket III Touring la cruiser ideale per tutti coloro che esigono il meglio. La ciclistica della Rocket III Touring, sebbene costruita intorno all'incredibile gruppo motore della Rocket III, ha mantenuto soltanto la luce posteriore e gli specchietti: tutto il resto è completamente nuovo. Il lavoro di progettazione stilistica e meccanica è ripartito da zero per questo modello, e il risultato è una cruiser turistica di qualità impareggiabile. Montate in sella e scoprirete anche la cura per i dettagli e le rifiniture di alta classe in ogni singolo componente. Design e sviluppo Il concetto della Rocket III Touring è arrivato alla fase di progettazione a febbraio del 2004, poco prima del lancio della Rocket III. L'obiettivo era semplice: creare una turistica concreta, con vocazione da cruiser. Il progetto per trasformare l'idea in realtà, ossia per disegnare e costruire questa macchina poderosa, è partito a dicembre dello stesso anno. Nessun dubbio sulla scelta del propulsore: quello super potente della Rocket III era perfetto per una moto come questa. Intorno a settembre 2005 un massiccio modello di progettazione aveva già preso forma. La riproduzione tridimensionale a grandezza naturale ha permesso di valutare visivamente le superfici stilizzate e quindi modificarle in base al bisogno. Dopo la scansione del modello così perfezionato, i tecnici hanno potuto procedere con la trasposizione del progetto dalla resina alla realtà. Attraverso un'analisi dettagliata, eseguita con la modellazione computerizzata e il metodo FEA (analisi degli elementi finiti), Triumph ha potuto individuare gli utensili necessari per i componenti principali già nelle prime fasi del ciclo di sviluppo. Nei sette mesi successivi, ci si è concentrati sullo sviluppo e sulle prove del prototipo per ottimizzare le caratteristiche del motore e perfezionare il telaio, fino a quando la geometria della moto non ha assunto la sua forma definitiva ad aprile 2006. La regolazione finale delle sospensioni e la scelta di pneumatici standard risalgono a maggio 2007, mentre la taratura dell'iniezione elettronica del carburante, ultima tappa del ciclo di sviluppo, è stata definita e approvata a settembre di quest'anno. L'avvio della produzione in serie è fissato a novembre 2007. Motore La Rocket III Touring utilizza la stessa piattaforma motore della Rocket III. Il propulsore da 2294cc a iniezione elettronica, tre cilindri, in linea, 12 valvole genera una coppia impressionante (209Nm) già a 2000 giri/min. Basta aprire il gas nella marcia più alta, da una velocità anche inferiore ai 50 chilometri orari, per avere a disposizione questa ondata irresistibile di coppia, una capacità di accelerazione incredibile che la Rocket III conserva anche a pieno carico e con due persone a bordo. La doppia valvola per ogni corpo farfallato assicura un controllo preciso sul motore, con una configurazione che permette alla centralina ECU di variare il flusso di carburante e la mappatura in base alla marcia selezionata e alla velocità. In questo modo, la curva di coppia è sempre quella giusta per ogni rapporto del cambio. Questo spiega la risposta rapida, pulita e potente della Rocket III Touring a qualsiasi velocità e in qualsiasi marcia. Come nella Rocket III, l'airbox e filtro dell'aria principale è sotto la sella del guidatore. L'aria fresca, aspirata attraverso un elaborato sistema di tubi stampati nella base della sella, passa dall'airbox principale in una seconda camera a pressione (situata sotto il coperchio cromato sul lato sinistro del serbatoio), e da lì nei corpi farfallati. La Rocket III soddisfa i requisiti di emissione Euro 3 fin dal lancio, avvenuto nel 2004, grazie ai due convertitori catalitici nel collettore di scarico, posizionati proprio davanti alla ruota posteriore, che depurano i gas prima di espellerli attraverso i tre silenziatori. Il segreto di questa configurazione è la vicinanza dei catalizzatori ai tubi del collettore, che assicura un'attivazione rapida ed efficiente, e quindi una riduzione delle emissioni molto veloce. Il robusto albero motore forgiato pesa 17 kg ed è montato su quattro bronzine con manovellismo a 120°. L'ordine di accensione delle tre coppie di candele è 1-2-3, dal cilindro anteriore al posteriore. L'albero di bilanciamento, l'albero primario e il secondario sono controrotanti rispetto all'albero motore, il che riduce al minimo la coppia di rovesciamento, anche se da fermi si può avvertire la rotazione potente che tanto contribuisce al fascino della Rocket III. Il posizionamento basso dell'albero a gomiti, in una configurazione in cui il motore è giù di per sé basso e allungato, contribuisce ad avvicinare a terra il baricentro della moto. Il propulsore, saldamente infulcrato al telaio, funge da elemento stressato assicurando la massima rigidità torsionale del collegamento fra la traversa di testa e il perno del forcellone, e il perfetto contralbero primario contiene al minimo la vibrazione di questo tre cilindri. Ciclistica La presenza imponente dei modelli Rocket ha sempre avuto un'importanza fondamentale, ma l'essenza di questa moto è la sua praticità. La Rocket III Touring nasce con il pensiero rivolto soprattutto alla sensazione di guida e, fin dalle fasi iniziali del progetto, l'obiettivo dichiarato è stato quello di creare una moto sempre facile, comoda e sicura da guidare, a passo d'uomo come ad alta velocità. Il telaio tubolare a doppia trave è completamente nuovo, così come il forcellone a doppio braccio su cui si innesta l'albero. La moto vanta una sorprendente manovrabilità alle basse velocità, grazie all'efficace angolo di sterzo e alla nuova ruota anteriore da 16 x 3,5 con pneumatico da 150 di sezione. La ruota posteriore da 16 x 5,0 con pneumatico da 180, contribuisce a massimizzare la capacità delle borse rigide senza aumentare le dimensioni della moto, e nel frattempo consente alla Rocket III Touring di affrontare i tornanti con fluida agilità. Realizzate in alluminio pressofuso, le nuove ruote a 25 raggi sono protette da parafanghi ridisegnati. Le forcelle di nuova concezione, con sospensioni posteriori regolabili nel precarico, assicurano una guida morbida e controllata, mentre l'azione frenante è affidata sull'anteriore a un doppio disco con pinze a 4 pistoncini e a un disco singolo con pinza a 2 pistoncini sulla ruota posteriore. I comandi manuali e al piede sono completamente nuovi, con la leva del cambio totalmente regolabile tra punta e tallone, le leve manuali più grandi e le pedane disegnate a goccia. I nuovi poggiapiedi in alluminio cromato sono un esempio della cura per i dettagli per cui questa moto si distingue: i perni girevoli imbussolati, il paracolpi in gomma e le piastre antiusura rendono questi componenti non solo estremamente funzionali, ma anche belli da vedere. Anche le pedane per il passeggero sono state rinnovate con lo stesso livello di attenzione, e il risultato è un look gradevole ed elegante destinato a durare nel tempo. La comodità di guidatore e passeggero ovviamente è fondamentale per una turistica, quindi la sella della Rocket III Touring è progettata per accogliere entrambi nel modo più confortevole. Costruita con due strati separati di imbottitura di densità diverse, offre al passeggero il beneficio aggiuntivo di un cuscinetto in gel, che assicura il massimo comfort alla fine come all'inizio di un lungo viaggio. Tutte le cuciture sono completamente nastrate, così prendere la pioggia durante l'uscita domenicale non significa ritrovarsi con la sella bagnata anche lunedì, martedì e mercoledì! Sopra al nuovissimo serbatoio senza saldature è stato posizionato un bel tachimetro di grandi dimensioni con indicatore del livello carburante analogico integrato. Il blocco interruttori comprende un pulsante a scorrimento che consente di controllare l'ora, il contachilometri parziale e l'autonomia sul display del tachimetro senza spostare le mani dal manubrio. La moto di serie è dotata di un parabrezza basso a sganciamento rapido, anche questo molto curato nei dettagli. Il meccanismo in acciaio inossidabile lucidato e i supporti a molla esclusivi di Triumph bloccano il parabrezza saldamente in posizione, mentre i deflettori d'aria più in basso aiutano la "lama" principale a limitare la turbolenza. Sempre di serie anche le borse rigide in tinta da 39 litri a sganciamento rapido, che si chiudono con la chiave di accensione della moto. Quando le smonterete per pulirle noterete che la forma è stata appositamente progettata per consentirvi di poggiarle comodamente a terra. Provate a uscire sotto la pioggia e noterete anche qualcos'altro: la tenuta stagna è perfetta e gli oggetti all'interno non si bagnano. Il nuovo faro anteriore cromato da 7'' con lenti chiare e riflettore sfaccettato assicura una visione notturna ottimale, mentre gli indicatori anteriori e posteriori sono montati all'interno di eleganti "ali" in alluminio pressofuso cromato. I due lunghi silenziatori sono posizionati in basso, sotto le borse, uno per lato. Scegliere i colori non è stato facile, dato che la moto è splendida in tutte le varianti cromatiche proposte da Triumph! Alla fine ci siamo decisi per l'elegante Jet Black con filetto argentato dipinto a mano, il favoloso abbinamento Jet Black/New England White, l'aggressiva combinazione Jet Black/Tornado Red e infine l'ipnotico Eclipse Blue su Azure Blue. Accessori Con quasi 70 nuovi accessori disegnati appositamente per la Rocket III Touring, le opzioni per rendere inconfondibile la vostra moto sono davvero infinite. La gamma comprende una varietà di selle e schienalini e un'ampia scelta di parti cromate e soluzioni per i bagagli. Il parabrezza Roadster a sganciamento rapido è l'ideale per percorrere lunghe distanze in tutta comodità. Costruito usando solo il policarbonato con rivestimento QuantumTM della più alta qualità, è dotato di un meccanismo che agevola le operazioni di montaggio e smontaggio, per cui bastano davvero pochi secondi. Con questo parabrezza avrete 152 mm di protezione in più contro gli agenti atmosferici. Per maggiore sicurezza, potete scegliere la versione opzionale con serratura (adattabile alla chiave di accensione per la massima comodità). Con la sua base cromata, il cupolino affumicato Boulevard Peak a sganciamento rapido aggiunge un tocco di puro stile. Si monta con estrema facilità, e dà alla Rocket III Touring un look assolutamente unico. Lo schienalino del guidatore brevettato, regolabile con un pratico comando rotante, si è dimostrato un complemento di successo per la gamma Rocket III, e si adatta altrettanto bene anche all'ultima arrivata della famiglia. Per la Rocket III Touring, Triumph ha realizzato una sella touring per le lunghe distanze, compatibile con lo schienalino regolabile del guidatore, progettata con un unico scopo: garantire il massimo comfort a pilota e passeggero. Caratterizzata da un profilo largo 18'' sul lato del guidatore, la sella per le lunghe percorrenze ha una rifinitura di alta qualità con cuciture speciali che la rendono decisamente bella, oltre che comoda. Senza dubbio è la soluzione ideale per chi ama viaggiare. Quando si fanno lunghi viaggi in due, la comodità e il controllo offerti dal poggiaschiena a sganciamento rapido sono imprescindibili. Consente infatti al passeggero di viaggiare in una posizione confortevole e rilassata, ma quando invece siete solo voi due (voi e la vostra moto), potete toglierlo rapidamente grazie al pratico sistema di sblocco con serratura. La capacità di carico si può aumentare con il portapacchi cromato lucido in stile tradizionale. Quando si parla di cromo su una cruiser, il problema non è da dove cominciare ma quando fermarsi, e con la nostra gamma di accessori cromati la Rocket III Touring di certo non fa eccezione. I nuovi poggiapiedi da autostrada, con la superficie di contatto in gomma e un sottile logo cromato, oltre ad essere bellissimi sono progettati per l'uso con kit di montanti fissi o completamente regolabili, il che vi consente di adattare la posizione in modo da avere tutto lo spazio per le gambe di cui avete bisogno. Sono disponibili decorazioni cromate per i parafanghi anteriore e posteriore, le borse, i pannelli laterali e le pedane del passeggero. Quanti altri accessori potete aggiungere? Magari le barre cromate sui parafanghi e i pannelli laterali, ma certo anche le leve della frizione e del freno e il blocco interruttori sono fantastici. Infine, ma non per questo meno importante, la nuova gamma Triumph di specchietti cromati aggiunge un tocco raffinato alla vostra moto: potete scegliere tra lo stelo forato e compatto, il corpo ovale o a goccia, senza rinunciare al sottile logo Triumph inciso a laser. La Rocket III Touring è la prima cruiser turistica creata da Triumph con un telaio completamente nuovo e un propulsore con messa a punto speciale. Le sospensioni sono regolate per garantire una qualità di guida sontuosa sulle lunghe distanze, mentre la sella e il baricentro bassi rendono la moto incredibilmente maneggevole. Il parabrezza a sganciamento rapido, le capienti borse laterali da 39 litri e l'agile trasmissione a cardano vi consentono di viaggiare sicuri e arrivare rilassati e pieni di energia. Cos'ha in comune questa moto con il resto della famiglia Rocket III? Lo stupefacente propulsore a tre cilindri da 2,3 litri, l'accelerazione bruciante anche a pieno carico, e la capacità di divorare tornanti in scioltezza come una moto grande la metà. Rocket III Touring: progettata per andare lontano. MOTORE | Tipologia | | 3 cilindri longitudinali, DOHC, raffreddato a liquido, 4 valvole per cilindro | Cilindrata | | 2294cc | Alesaggio x Corsa | | 101.6 x 94.3mm | Rapp. Compressione | | 8.7:1 | Alimentazione | | Iniezione sequenziale Multipoint a doppia farfalla | Impianto di scarico | | 3 in 1 in 2 con catalizzatore. Impianto in acciaio inox con silenziatori cromati | Accensione | | Elettronica digitale | TRASMISSIONE | Primaria | | Ingranaggi, rapporto 1,034:1, con ingranaggio recupero gioco | Finale | | Albero Cardanico | Frizione | | Multidisco in bagno d’olio | Cambio | | A 5 rapporti | Corpi farfallati | | 52mm | Rapporti Cambio | | 1st 2.929:1 2nd 1.947:1 3rd 1.435:1 4th 1.160:1 5th 0.964:1 | CICLISTICA | Telaio | | Doppia culla in tubi d’acciaio | Forcellone | | Tradizionale in acciaio | Ruote | Front | In lega a 25 razze 16 x 3.5” | | Rear | In lega a 25 razze 16 x 5.0” | Gomme | Front | Bridgestone Exedra G853 150/80 R 16 | | Rear | Bridgestone Exedra G850 180/70 R 16 | Sospensioni | Front | Forcella Kayaba da 43mm, escursione ruota 120mm | | Rear | Ammortizzatori Kayaba con molle cromate, precarico regolabile su 5 posizioni. Escursione ruota 105mm | Freni | Front | Due dischi flottanti da 320mm con pinze Nissin a 4 pistoncini | | Rear | Disco da 316mm con pinza Brembo a 2 pistoncini | Strumentazione
e Funzioni | | Strumenti alloggiati sul serbatoio con tachimetro e indicatore livello carburante. Spie
Indicatori / Abbaglianti / Folle / Mil / Benzina / Pressione olio / Allarme / Temperatura Acqua Display Orologio / Trip 1 / Trip 2 / Contachilometri / Autonomia in km | DIMENSIONI | Lunghezza | | 2608mm | Larghezza (al manubrio) | | 895mm (Senza specchietti) | Altezza | | 1182mm (Senza parabrezza e specchietti) | Altezza Sella | | 736mm | Interasse | | 1708mm | Rake/Avancorsa | | 32º/185mm | Peso (a secco) | | 362kg | Capienza Serbatoio | | 22.3litri | PRESTAZIONI | (Misurate all’albero motore - DIN 70020) | Potenza max. | | 108CV a 5400 giri | Coppia max. | | 209Nm a 2000 giri | | 2008
- VIDEO nuova Triumph Rocket III Touring (2'42" - 15Mb) 2008 - Triumph Rocket III Touring (foto cartella stampa) 2007 - Pubblicità Triumph Rocket III Touring 2008 - Pubblicità Triumph Rocket III | M Y 2 0 0 9 | Entra in produzione la Rocket III Touring presentata l'anno precedente (nei colori Black e Black/Sunset Red, Eclipse/Azure), mentre la Rocket III e la Rocket III Classsic rimangono invariate. Il 2009 è anche l'ultimo anno di produzione per la Rocket III standard (la prima uscita) e la Rocket III Classic. 2009 Gamma Rocket 2009 Rocket III 2009 Rocket III Classic 2009 Rocket III Touring 2009 Rocket III Touring | M Y 2 0 1 0 | Con il 2010 l'azienda inglese razionalizza la gamma delle Rocket lasciando a listino due soli modelli: la Rocket III Touring spiccatamente rivolta al turismo e la nuova Rocket III Roadster definita dalla stessa Triumph "ultimate muscle streetfighter". Quest'ultimo modello è stato presentato in Inghilterra nell'ottobre 2009. Il trecilindri da quasi 2300cc è stato rivisto ottenendo il nuovo record per quanto riguarda la coppia massima per una motocicletta di serie: 224Nm! La presentazione al grande pubblico si tiene in occasione dell' EICMA di Milano tenutosi dal 5 al 10 Novembre 2009: Nuova Triumph Rocket III Roadster al Salone EICMA del 2009 CARTELLA STAMPA - ROCKET III ROADSTER MY2010 A cinque anni dal suo primo “vagito” l’iconica Rocket III vede l’arrivo della sorella più cattiva della famiglia, la Rocket III Roadster. Questa versione della mastodontica Triumph vanta un posizionamento più vicino al mondo delle streetfighter piuttosto che a quello delle cruisers. Tra le novità principali le pedane, più arretrate e rastremate e i numerosi dettagli colorati in nero, mentre confermano le già rinomate doti della Rocket III il motore tre cilindri da 2.294cc, la sorprendente agilità e la presenza “ingombrante” della sua sagoma. Il risultato è una motocicletta che continua a garantire esperienze di guida uniche che tutti, proprio tutti i motociclisti che si rispettino, dovrebbero vivere almeno una volta. Disponibile in due aggressive colorazioni nere Matt Black e Phantom Black, la Rocket III Roadster ha visto un incremento delle prestazioni del tre cilindri in linea che vedono il valore di potenza salito a 148CV e quello di coppia cresciuto del 15% fino a 221Nm. La Rocket III Roadster è equipaggiata di serie con un sofisticato sistema ABS specificamente sviluppato per la piattaforma Rocket III ed è stata aggiornata con una lunga lista di accorgimenti ergonomici e dettagli tecnici che ne hanno migliorato le qualità statiche e dinamiche rispetto ai modelli precedenti. La posizione di guida della nuova Rocket III Roadster è completamente diversa dalle precedenti e consente di vivere un’esperienza di guida unica. Le pedane sono più arretrate, più basse e strette rispetto alla versione standard e questo garantisce il pieno comfort a quei piloti che hanno un animo più sportivo e meno cruiser. La nuova sella, più alta e inclinata in avanti, consente al pilota di assumere una posizione delle gambe più naturale e di raggiungere il manubrio più facilmente. Il risultato ottenuto è una moto più agile in curva, la più agile Rocket III mai vista fino ad ora. Le nuove sospensioni posteriori sono state realizzate per offrire maggior comfort e migliori performance di guida mentre l’aspetto “duro e puro” è stato ottenuto verniciando di nero molti particolari inclusi i gambi delle forcelle, le piastre, la griglia del radiatore e le molle degli ammortizzatori posteriori. I nuovi silenziatori, uno per lato, sono il tocco finale: lunghi e imponenti, sviluppati per ottenere maggior potenza e coppia, sono parte integrante del design della motocicletta e la differenziano sensibilmente dalle altre versioni della famiglia Rocket III. | 2009 - Triumph Rocket III Roadster Video di presentazione della nuova Rocket III Roadster: Simon Warburton, Product Manager Triumph ci racconta della nuova muscle bike : (2'17" - 9,2 Mb) Oltre alla modifica del propulsore la nuova Roadster si differenzia dal precedente modello per le nuove sospensioni posteriori, per i nuovi silenziatori, uno per lato, e per la nuova posizione di guida grazie alle pedane più arretrate, basse e strette rispetto alla versione standard. Nuova anche la sella più alta e inclinata in avanti. Dal punto di vista estetico la nuova Triumph si riconosce per le molte parti meccaniche verniciate di nero (i gambi delle forcelle, le piastre, la griglia del radiatore, le molle degli ammortizzatori posteriori…) che donano alla nuova trecilindri un look più aggressivo. La Roadster viene venduta di serie con l’impianto frenante dotato di ABS e verrà offerta nelle colorazioni Phantom Black o Matt Black. La Rocket III Touring rimane invariata rispetto al MY2009. 2010 Rocket III Touring 2010 Rocket III Touring Eclipse Azur | M Y 2 0 1 1 | La gamma Rocket III è composta dalla Rocket III Touring, spiccatamente rivolta al turismo, e la Rocket III Roadster definita dalla stessa Triumph "ultimate muscle streetfighter" ed entrambe ricevono piccole modifiche. La presentazione dei MY2011 avviene in occasione salone EICMA di Milano tenutosi dal 02 al 07 Novembre del 2010: 2010 - Triumph Rocket III Roadster MY2011 La Rocket III Touring MY2011 monta per la prima volta l’avanzato ABS Triumph che trasforma la regina assoluta della gamma in una proposta di fortissimo richiamo. E' disponibile in due opzioni cromatiche classiche: Phantom Black metallizzato con filetto argentato dipinto a mano e la bicolore Phantom Black con inserti Crystal White. Per il 2011 la Rocket III Roadster viene proposta in due nuovi colori speciali: oltre al richiestissimo Phantom Black metallizzato, ora sono disponibili anche gli sfavillanti Phantom Red Haze e Phantom Blue Haze, verniciati a mano nello stabilimento Triumph di Hinckley. L’intensa luminosità della vernice crea un incredibile effetto di profondità alla luce del sole, facendo cambiare il colore della moto da quasi nero a un rosso o un blu vibrante. 2011 - Triumph Rocket III Roadster 2011 - Triumph Rocket III Touring | M Y 2 0 1 2 | Per il 2012 la Rocket III Roadster viene proposta in due nuovi colori speciali: oltre al richiestissimo Phantom Black metallizzato, sono disponibili anche gli sfavillanti Phantom Red Haze e Phantom Blue Haze, verniciati a mano nello stabilimento Triumph di Hinckley. L’intensa luminosità della vernice crea un incredibile effetto di profondità alla luce del sole, facendo cambiare il colore della moto da quasi nero a un rosso o un blu vibrante. La Rocket III Touring 2012 è invece disponibile in due opzioni cromatiche classiche: Phantom Black metallizzato con filetto argentato dipinto a mano e la bicolore Phantom Black con inserti Crystal White. 2012 - Triumph Rocket III Touring | M Y 2 0 1 3 | Le nuove Rocket III Roadster e Rocket III Touring MY2013 sono presentate il 18 gennaio 2013 in occasione del Motorcycle Show di New York. ROCKET III ROADSTER MY2013 Su tutti i precedenti modelli di Rocket III la coppia dell’incredibile motore da 2.294cc era stata ridotta elettronicamente nelle prime tre marce, principalmente per non incutere quel certo timore reverenziale dovuto alle notevoli prestazioni. Ma ora che le performance e l’affidabilità della Rocket III Roadster sono state ampiamente consolidate, è giunto il momento di spostare l’asticella più in alto e di togliere il limitatore. Coppia e potenza si sprigionano nel momento stesso in cui si lascia la frizione. Il risultato sta tutto nella performance: una potenza incredibile, una sensazione di guida reattiva e fluida. Anche il sorpasso più rapido diventa un gioco da ragazzi. Nuove caratteristiche: - Più potenza e coppia nelle prime tre marce: 148CV e 221Nm - Nuove finiture in nero, per accentuare il look minaccioso: nuovi copriradiatori in nero opaco piste sensore ABS nere finitura parafango posteriore nero coperchio dell’air box nero protezioni della forcella nere coperchio del clacson nero coppe e lunette dei fari in nero cromato nuovo badge serbatoio cromato, con scritta in nero specchietti neri - Nuova sella in vinile e nuove cuciture - Nuove colorazioni MY13: Metallic Phantom Black con strisce centrali rosse, Matt Phantom Black con strisce centrali bianche Intervista a Simon Warburton, Product Manager Triumph (da Spirit) “Il motore ha una struttura e dimensioni uniche, ma soprattutto è divertente. Tutti dovrebbero provarlo” – Simon Warburton, Product Manager Spirit: Raccontaci qual è stato il tuo ruolo nell’aggiornamento della Rocket. SW: In qualità di Product Manager, sono coinvolto sin dalle fasi iniziali nella genesi di tutti i nuovi modelli, negli aggiornamenti di quelli esistenti e nell’intero processo di sviluppo man mano che si passa dall’idea iniziale alle motociclette Triumph di serie. Ci piace rinfrescare i nostri modelli dopo qualche tempo, e la Rocket III Roadster non subiva cambiamenti significativi da quando era stata introdotta, nel 2008. Inoltre, alcune delle cose che i motociclisti vorrebbero venissero modificate sono spesso sfumature sottili, che appaiono chiare solamente dopo qualche anno dal lancio del modello. Spirit: In questo aggiornamento, tutta la coppia della Roadster viene sprigionata nelle prime tre marce. Prima era limitata: cos’è cambiato? SW: Quando la Rocket originale è stata introdotta nel 2003, il mondo non aveva mai visto una motocicletta tradizionale di serie capace di generare così tanta coppia: non esisteva nulla di simile. Ma i livelli di prestazioni si sono evoluti e riteniamo che ora le persone siano pronte per vivere un’esperienza Rocket III piena e senza limiti. Abbiamo svolto dei test esaustivi sulla nuova motocicletta per verificarne l’affidabilità, specialmente della trasmissione, ma purtroppo devo direi ai proprietari della vecchia Rocket III che non è possibile rimuovere la limitazione della coppia sulla loro moto perché usa un’unità di controllo elettronico differente. Spirit: Ma cos’ha spinto in origine Triumph a produrre la Rocket? È una moto piuttosto folle! SW: Be’, penso che l’abbiamo fatto per portarla come esempio e dire “se vogliamo, siamo anche capaci di fare cose folli e fuori dagli schemi”! Ci ha aiutato a conquistare visibilità. Il motore ha una struttura e dimensioni uniche, ma soprattutto è divertente: ci siamo divertiti a crearlo tanto quanto le persone a guidarlo. Consiglio di dare un’occhiata a questo video che mostra il nostro atteggiamento quando è stato progettato per la prima volta. Benché la motocicletta si sia evoluta, come si può vedere qui, quell’approccio non è cambiato e ci ha accompagnato nella creazione della nuova Rocket. Spirit: Resta comunque un modello piuttosto di nicchia, vero? SW: Certamente non è una moto per tutti, ma è una di quelle moto che tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita. Credo che parecchi motociclisti rimarrebbero stupiti da quanto è maneggevole. | 2013 - Triumph Rocket III Roadster ROCKET III TOURING MY2013 Per il 2013 Triumph non ha certamente cambiato ciò che ha fatto il successo della Rocket III Touring, ma l’ha invece dotata di una serie di specifiche standard che la renderanno ancora più appetibile per gli amanti delle cruiser. - Barre paramotore cromate, a protezione di moto e pilota - Sissy bar a sgancio rapido per ulteriore protezione del passeggero - Poggiaschiena per il passeggero - Portapacchi a sgancio rapido - Nuove colorazioni con strisce dipinte a mano da un artigiano con tutta l’esperienza e la manualità della precedente Triumph Meriden: Black and Red con striscia singola, Black con doppia striscia dorata 2013 - Triumph Rocket III Touring Qui di seguito le cartelle stampa ufficiali del gennaio 2013: | | 2013
- Triumph Rocket III Roadster | 2013
- Triumph Rocket III Touring | | M Y 2 0 1 4 | Le Rocket III Roadster e Rocket III Touring MY2014 sono invariate rispetto alle precedenti versione MY2013 se non per la colorazione disponible per le versione Touring. | M Y 2 0 1 5 | Le Rocket III Roadster e Rocket III Touring sono affiancate per il 2015 con un'edizione speciale denominata "Rocket X". Rocket X In occasione del salone di Milano EICMA, tenutosi dal 4 al 9 novembre 2014, la casa di Hinckley presenta la Rocket X che nasce per celebrare il 10° anniversario della moto di serie con il motore più grande al mondo. Verrà prodotta in soli 500 esemplari numerati. Presentata nel 2004, la Rocket III non ha mai smesso di migliorarsi, fino a diventare la moto che tutti i piloti vorrebbero almeno guidare una volta nella vita. Oggi, dalla moto più grossa e cattiva di sempre nasce la Rocket X in edizione limitata, una versione ancora più estrema. Con il suo trecilindri longitudinale da 2.294cc la Rocket monta il motore più grande al mondo mai visto su una moto di serie. E con un’impressionante coppia di 221Nm ad appena 2.750 giri/min la Rocket X ha un’accelerazione straordinaria in qualsiasi marcia e regime. 2014 - Triumph Rocket X MY2015 - Edizione limitata 500pz Per la Rocket X, Triumph si è rivolta agli specialisti della verniciatura 8 Ball per dar vita a una colorazione davvero unica, come unico sarà ognuno dei 500 esemplari in edizione limitata. La qualità, l’abilità artigianale e l’attenzione ai dettagli necessarie ad ottenere l’effetto desiderato dimostrano l’eccellenza e la professionalità di questi maestri del colore. La profonda tonalità Jet Black lucida e il contrasto offerto dalle striscie in metallo a effetto sabbiato, dal logo Triumph e dagli stemmi Rocket X esaltano il concetto di qualità e solidità che contraddistingue questa moto unica. Il serbatoio e i parafanghi vengono sottoposti a carteggiatura, quindi a un trattamento speciale che conferisce al metallo un effetto sabbiato dalle forme particolari. Dopo aver protetto le strisce sul serbatoio ed il loto, i professionisti del colore procedono alla verniciatura, applicando una base Jet Black seguirà da uno strato di trasparente. Dopo la fase di asciugatura, che dura 2 giorni, vengono applicati ulteriori 6 strati di smalto utilizzando una vernice ad alto solido. Si procede quindi a una meticolosa lucidatura cui seguono altri 2 giorni di asciugatura. Viene infine effettuata una seconda lucidatura per garantire una finitura incredibilmente levigata e una profondità straordinaria. Il risultato è semplicemente stupendo. Il sistema di scarico completo con doppi collettori è rivestito con una vernice resistente alle alte temperature. Sempre di nero sono verniciati i seguenti particolari: manubrio, specchietti retrovisori e leve del cambio e freno. I caratteristici cerchi in lega d’alluminio a 5 razze della Rocket sono neri, abbelliti da strisce realizzate a mano che creano un piacevole contrasto. Ciascuno dei 500 esemplari in edizione limitata avrà pannelli laterali numerati e un logo esclusivo. Per conferire alla moto un senso di solidità ancora maggiore, il logo Rocket X sul serbatoio del’olio è in alluminio ricavato dal pieno e lavorato con una fresatrice CNC per ottenere una finitura unica e inconfondibile. La Rocket X sarà disponibile nelle concessionarie da febbraio 2015 ad un prezzo di 19.370€. Le Rocket III Roadster e Rocket III Touring rimangono sostanzialmente invariate rispetto ai modelli del 2014. Qui di seguito alcune immagini dei MY2015 | TORNA ALL'INDICE FUORIPRODUZIONE HOME PAGE | | |