|
In questa pagina vi
racconto la storia della prima Triumph di Hinckley arrivata in Italia:
si tratta di una Trophy
quattrocilindri 1200 prodotta nel 1991 di cui sono l’orgoglioso
proprietario.
Oggi sembra strano pensare ad una Triumph a quattro cilindri, ma nel
1991 la Trophy 1200 era la motocicletta "top di gamma" ossia la più
potente e costosa presente nel listino della neonata casa inglese. Ma
non solo: la Trophy 1200 è stata il modello
con cui l'azienda inglese è tornata sui mercati dopo la
chiusura del glorioso stabilimento di Meriden nel 1983. Il primo tre
cilindri entrerà in produzione infatti solo nel giugno
del 1991 mentre la Trophy 1200 viene prodotta nel primo lotto "first
edition" di 100pz nel gennaio dello stesso anno.
E se tornassimo
indietro di qualche anno, precisamente nel
1987, scopriremmo che il primo motore Triumph a girare al banco fu
proprio il quattrocilindri 1200. Maggiori informazioni sulla storia del
modello le trovate nella pagina Trophy
1200.
La prima Trophy importata in Italia (fotografata nel 2010)
|
La Trophy 1200 descritta in questa pagina è stata costruita nel settembre del 1991 ed
è un esemplare di "valore storico”
per i seguenti motivi:
- è la prima Triumph di Hinckley importata in Italia;
- è una delle poche Triumph MY1991 ancora in circolazione e l'unico
esemplare esistente in Italia;
- è stata esposta al salone EICMA del 1991 dalla neonata importatrice
Numero Tre;
- è una delle primissime special create dalla storica Numero Tre di via
Niccolini;
- è stata proprietà di Carlo Talamo;
- è stata utilizzata nelle prove di omologazione per il ministero dei
trasporti nel 1992.
... in poche parole è "La Numero uno della Numero Tre" (cit. Muz).
A
differenza delle Trophy 1200 prodotte dal 1993 in poi, questo primo
motore del 1991 non è “addomesticato” ed è in grado di erogare 125CV
(misurati oltre 115 CV alla ruota nelle riviste dell’epoca) contro i
108CV dichiarati per i modelli successivi. E' una moto da oltre
240 km/h, velocità che è in grado di raggiungere ancora oggi.
|
I N
T R O D U Z I O N E
|
Com'è
finita nel mio garage questa motocicletta? L'avventura inizia
con una e-mail che ho ricevuto all’indirizzo info@fedrotriple.it in
data 18 settembre 2009:
From: "MARCO
MARCHISIO"
To:
info@fedrotriple.it
Sent:
18-09-2009 20:23
Subject:
Richiesta info da homepage fedrotriple: TRIUMPH TROPHY 1200
“Carissimi,
sono stato
per 10 anni strettissimo collaboratore di Carlo Talamo alla Numero Uno.
Come
fringe benefit mi regalò la prima Triumph Trophy 1200 importata che
fece verniciare in verde e nero, e con la quale ho percorso oltre
55.000 Km fino al 2001, anno in cui abbandonai la Numero Uno (diventata
Harley-Davidson) e andai in pensione. Ho conservato come una reliquia
fino ad oggi la suddetta moto, usandola da allora saltuariamente, ma
ormai vivo in una località in cui mi è un po' difficile (e rischioso)
guidarla: strade strette, ripide e tortuose dove forse un mezzo più
maneggevole è indicato. Inoltre comincio ad avere un'età in cui
forse è meglio usare un piccolo scooter e lasciar perdere una moto che
può superare di gran lunga con splendida progressione i 200 Km/h
partendo dai 30 in sesta.
Ho pagato
bollo ed assicurazione fino ad ora, ma non me la sento più di
continuare, visto che ogni Km percorso mi costa oggi decine di euro, ed
ogni volta che tocco la moto ho da subire i rimbrotti di mia moglie che
non vuole che la usi. Tra poco diventerà moto storica, ma a quel punto
apparterrò anch'io alla storia.
Demolirla mi
sembra un delitto, perchè è un pezzo unico firmato da Carlo ed
appartiene, secondo me, alla storia della Triumph (Numero Tre) in
Italia. Sono disponibile a cederla - anche gratis - a chiunque desideri
conservarla.
Se c'è
qualcuno interessato, si può mettere in contatto con me.
Marco
Marchisio
PS - se vi
interessa, posso inviarvi anche qualche foto."
|
Secondo voi cosa
potevo rispondere? Meno di quattro mesi dopo sono
andato a conoscere Marco di persona e dopo 1000km in furgone la Trophy
1200 era finalmente parcheggiata nel mio garage!
Non mi sembrava
vero: la prima Triumph importata in Italia! Incrociando
le informazioni di Marco Marchisio, di Fausto Broglia (responsabile
tecnico Triumph Italia) e di Eligio Baita (meccanico storico Triumph),
tutti coinvolti nella Numero Tre all’epoca, ho avuto la conferma che si
tratta della Trophy 1200 arrivata per il salone motociclistico EICMA
del 1991, e di conseguenza si tratta di una delle prime sei
motociclette importate nel nostro paese.
Ripercorriamo la storia di questa motocicletta dal 1991 ad oggi (2015).
|
1 9 9 1 - 2 0 0 9
|
Se avete letto la " Storia della Triumph 1983 - 1990" sul sito del
Registro Storico Triumph
vi ricorderete che dopo il fallimento della cooperativa Triumph di
Meriden nel 1983, il marchio fu rilevato da John Bloor. La nuova
Triumph lavora in segreto e nel 1990 presenta in anteprima mondiale i
nuovi modelli in occasione del salone motociclistico di Colonia. Le
prime Triumph a scendere dalla linea di montaggio nel gennaio 1991 sono
i 100 esemplari di Trophy 1200 "First Edition" e successivamente, nel
febbraio 1991, la Trophy 1200 entra in produzione a tutti gli effetti.
Nello stesso anno, dopo una corte spietata agli inglesi, Carlo Talamo e
Roberto Crepaldi della Numero Uno si assicurano l’importazione
esclusiva delle motociclette inglesi per il nostro mercato. La rivista
Motociclismo (ottobre 1991) annuncia la nascita della Numero Tre
fondata da Roberto Crepaldi, Carlo Talamo e Max Brun con sede a Milano
in via Niccolini al civico 33. La Numero Tre è l'importatore ufficiale
per il mercato italiano delle Triumph di Hinckley.
La neonata Numero Tre si muove quindi in fretta e prepara uno stand per
esporre le nuove Triumph in occasione di EICMA 1991. Le motociclette
richieste in fabbrica arrivano a Milano nel novembre del 1991 pochi
giorni prima del salone. La gamma esposta è composta da una Trident
750, una Trident 900, una Daytona 750, una Daytona 1000, una Trophy 900
e, top della gamma, la Trophy 1200 quattrocilindri Oxford Blue
(l'esemplare di questa pagina).
La Trophy 1200 presentata all'EICMA del 1991, telaio numero
SMTTC340FCM001337, è stata prodotta nel settembre '91:
1991 - Salone Motociclistico EICMA di Milano primo stand della neonata
Numero Tre.
La Trophy 1200 VIN 001337 (foto tratta da Motociclismo di Dicembre 1991)
Marco Marchisio, il precedente proprietario della Trophy e all’epoca
braccio destro di Carlo Talamo, racconta di quella fiera: “Ricordo
che riuscimmo ad avere un piccolo stand, fatto a negozio stile inglese
con muri di mattoni rossi, dove sei motociclette giravano su una
giostra circolare, e il pubblico le poteva vedere attraverso delle
vetrine-finestra. Devo dire che le moto avevano le verniciature
originali (abbastanza penose) perché non si era riusciti a fare nulla
per renderle più gradevoli. Io ero appunto addetto a quello stand,
insieme a Bruno Tagliaferri della Triumph. La gente che veniva aveva
due reazioni. I vecchi erano entusiasti che la Triumph fosse tornata,
poi guardavano perplessi le moto e se ne andavano scuotendo la testa
perché non erano le Triumph che loro ricordavano; i giovani le
guardavano perplessi e chiedevano: ma è una Kawasaki?“
Dopo il salone la Numero Tre si attiva per omologare le motociclette
per il mercato italiano utilizzando ovviamente le sei moto presentate
in fiera (ed di conseguenza anche questa Trophy).
“ Agli inizi del '92 Alberto Poggi
iniziò a lavorare per l'omologazione dei vari modelli, e ricordo una
trasferta con lui, ed Eligio (insieme agli ispettori della
motorizzazione) a Marene per i test di velocità max. Lì provai per la
prima volta le Triumph anch'io, e credo sia stata la prima e l'ultima
volta che ho superato i 200Km/h. Mi pare che Alberto raggiunse i 246
km/h con la Trophy 1200 ma non andò oltre perché c'era il limitatore
che bloccava la velocità.”
Al termine delle omologazioni le sei moto vengono immatricolate a nome
della Italiana Grande Noleggi S.r.l, la società di comodo di Carlo
Talamo alla quale intestava tutti i veicoli di sua proprietà e tutte le
HD, Triumph, Rolls e Bentley che venivano fatte circolare a Milano a
scopo pubblicitario.
Il libretto della Trophy: primo intestatario la "Italiana Grandi
Noleggi" di Carlo Talamo
Carlo, per pubblicizzare il marchio Triumph, cerca di migliorare le
moto con verniciature più accattivanti e contemporaneamente le fa girare per Milano
guidandole personalmente o affidandole ad altre persone: questa Trophy
è stata utilizzata saltuariamente per un certo periodo ( 1992-1995) sia a
Carlo Talamo che da Max Brun, altro socio della Numero Tre. Vittorio
Olivi (ex-Triumph Firenze) si ricorda di una volta in cui Carlo Talamo
arrivò, da Milano, in concessionaria a Firenze in sella a questa Trophy.
La carrozzeria viene smontata e portata alla Playmoto
di Fabrizio Scuderi il quale si occupa di realizzare la livrea ideata
da Carlo: nero e verde con filetti argento. Anche i cerchi sono
verniciati in nero.
Ma Carlo non vuole solo abbellire la moto, ma vuole anche migliorarne
la qualità ciclistiche: preleva dalla sportiva Triumph Daytona 1000
l'avantreno e lo trapianta sulla Trophy. La forcella di serie lascia il
posto ad una Kayaba da 43mm completamente regolabile, e l'impianto
frenante a dischi fissi da 296mm viene sostituito con un più efficiente
doppio disco flottante da 310mm con le relative pinze marchiate Nissin.
Con quest'ultima modifica Carlo anticipa quello che la stessa Triumph
avrebbe fatto due anni più tardi.
Freni Trophy di serie
|
Freni Daytona di serie
|
Freni Trophy Talamo
|
Forcella Trophy di serie
|
Forcella Daytona di serie
|
Forcella Trophy Talamo
|
All'inizio del 1992 quasi tutte le Triumph che arrivano dall'Inghilterra
vengono smontate e riverniciate, tanto che fra la Numero Tre e la
Playmoto c'è un continuo andare e venire di serbatoi, carene,
parafanghi… ecco spiegato il motivo per cui sotto la verniciatura nera
della mia Trophy sono visibili tracce di rosso e non del colore
originale blue Oxford (legato al numero di telaio). Nei cataloghi
ufficiali del 1992 non c'era traccia della Trophy "in rosso" tuttavia
in un articolo di SuperMotoTecnica del Giugno 1992 viene provato
proprio un esemplare di questo colore:
SuperMotoTecnica Giugno 1992 - Trophy 1200 Rossa in prova
Secondo
i ricordi di Marco questa Triumph fu utilizzata anche per
qualche annuncio pubblicitario: ad oggi ho trovato la mia Trophy in una
pubblicità e in un articolo pubblicato sulle riviste dell'epoca:
Pubblicità pubblicata sulla quarta di copertina di Legend Bike (Luglio
1992)
La Trophy 1200 (seconda da sinistra) fotografata alla Numero Tre in via
Niccolini nel '92
Tratto da Autooggi Agosto 1992 (grazie a Fish per l'informazione)
Nel 1995 Carlo Talamo propone
uno scambio a Marco Marchisio: la sua
“vecchia”
Trophy 900 con 35.000 km alle spalle in cambio di una Trophy 1200
(questa) con
800 km all’attivo. Perché? Perchè le 900 3 cilindri si vendevano,
mentre le 4 cilindri era più difficile da rivendere probabilmente a
causa dei maggiori costi di bollo e assicurazione.
Scrive Marco “Io all'inizio
ero piuttosto perplesso ad effettuare il cambio: un 1200 mi sembrava
"eccessivo" per un motociclista modesto quelle ero - e sono - poi
lo provai e me ne innamorai per la straordinaria elasticità del motore.
Ebbi così una moto con 800 Km (praticamente nuova, usata solo per
l'omologazione del modello). Quando Carlo Talamo me la diede, ricordo
che mi disse che, per come guidavo io, il motore avrebbe fatto almeno
100.000 Km prima di subire un qualunque intervento.”
Questa perplessità nel passare da un 900 a 1200cc è ben spiegata nella
lettera che Marco ha scritto a Carlo nel 1995:
1995 - Lettera di Marco Marchisio a Carlo Talamo con oggetto la Trophy
Sempre
a proposito della Trophy 1200, Marco ha scritto alcune riflessioni il
26 maggio del 1996 che, casualmente, è anche il giorno del mio 26°
compleanno:
26-05-1996
...poi
mi sono come al solito addormentato, e allora, cessata la voglia di
interferire con Linneo, eccoci ad altre riflessioni su che cosa ci
capita ogni giorno.
Ad esempio,
che cosa dovrei dire o come potrei descrivere la sensazione che provo
ogni mattina sedendomi sulla sella della mia motociclettona? Una 1200!
quando io pensavo che una 350 poteva essere – e doveva essere – il
massimo dei massimi per un motociclista.
Ora cavalco –
pare – un mostro da 130/140 cavalli che ha la cilindrata più alta di
tutte le automobili che ho mai (personalmente) posseduto. L’ultima,
infatti, era la RITMO, che, se non sbaglio, non superava i 1100 cc.
Certo, ho avuto la REGATA e la DELTA TD, ma non erano mie, ed ora la
Y10 (decennale) è meno di 1000, o giù di lì.
Così mi
ritrovo a guidare un bellissimo mostro di 1200 cc. su due ruote. Una
Triumph Trophy 1200. Ed ogni volta che ci salgo, provo la stessa
sensazione che provavo a militare sfiorando ed usando un’arma. Mi sento
infatti come se manipolassi una pistola, o una granata, o un fucile
mitragliatore.
Roba innocua,
che non è nulla se presa per il verso giusto, che non fa nulla, se
manipolata con cautela, professionalità ed attenzione.
Oggetti
micidiali se usati male, con noncuranza, disattenzione o
superficialità. Non si scherza mai con le armi, e le si deve temere
come qualcosa che ha in sé una potenza soprannaturale.
Così prendo
il mio quattrocilindri e mi sembra di dover passare da un mondo normale
ad un mondo strano, dove possiedo il talismano che mi rende potente e
contemporaneamente estremamente fragile se non rispetto tutte le regole
e le formule magiche che si devono conoscere quando si compie una
magia, esattamente come un (apprendista) stregone.
Marco Marchisio
|
Marco Marchisio e Carlo Talamo: i precedenti proprietari della Trophy
1200
Foto originale utilizzata nella pubblicità dell'epoca
La foto qui sopra è stata regalata da Carlo Talamo a Marco ed è ancora
oggi appesa nel suo garage. E' la stessa foto utilizzata per la
pubblicità del 1992 riportata più sopra.
In occasione della consegna della Trophy a Marco Marchisio viene
apportata una modifica concordata tra Carlo e Marco stesso per
migliorarne l'utilizzo in città: un manubrio leggermente rialzato. Dal 1995 al 2001
la moto è utilizzata praticamente ogni giorno fino al
31 maggio del 2001 ultimo giorno di lavoro di Marco presso l'Harley ad
Arese. Marco si trasferisce nella sua attuale residenza: dal 2001 al
2008 la Trophy riposa quasi sempre in garage e viene utilizzata
raramente. Mi scrive Marco “ L'ho
lasciata in garage in attesa di stabilire che
cosa avrei fatto. Barbara continuava a dirmi di venderla, ma, una moto
così, non si poteva vendere. Se l'avessi data dentro per acquistare una
moto nuova, mi avrebbero fatto uno sconto simbolico, e poi l'avrebbero
demolita; ed era proprio ciò che volevo evitare.”
15/05/1999 - Marco e la Trophy
|
2 0 0 9 - 2 0 1
0
( i l r i t o r n o s u
l l a s t r a d a )
|
Alla prima e-mail
di Marco, ne sono seguite altre e dopo un po’ di chiacchiere ci siamo
dati appuntamento per la consegna della moto. Il primo incontro è
saltato causa maltempo: vi ricordate la nevicata del 21 e 22 dicembre
2009? Sarei dovuto partire da Conegliano, attraversare tutto
il nord Italia e poi scendere a Rollo a pochi chilometri da Imperia.
Per fortuna Marco mi ha convinto a rinunciare altrimenti sarei ancora
bloccato
nel tentativo di montare le catene da neve al fugone!
L'appuntamento è spostato di poche settimane e dopo le vacanze
natalizie parto alla volta della Liguria alla guida di un furgone preso
a noleggio. Arrivo
a Rollo nel tardo pomeriggio di venerdì 22 gennaio 2010: la serata
trascorre molto piacevolmente di fronte ad un’ottima cena a tanti
aneddoti che riguardano Marco, la Numero Uno e Carlo Talamo. Il giorno
dopo è il momento di caricare la moto. La stradina che porta alla casa
di Marco è stretta e in forte pendenza: manovrare il furgone a passo
lungo è stato un'impresa per chi, come me, non è abituato. Una volta
caricata e fissata la Trophy c'è mancato poco che rimanessi incastrato
tra il cancello di casa ed il muro di fronte. Dopo dieci manovre,
qualche imprecazione e una gran botta di fortuna sono riuscito a
partire ma nella fretta mi sono distratto e ho commesso un errore
imperdonabile: non ho scattato la foto di me e Marco nel momento del
"passaggio del testimone"! Fortunatamente sono riuscito a rimediare
qualche mese più tardi in occasione del
mio viaggio verso la Svizzera nel maggio del 2010.
23/01/2010 - Sosta in autogrill con la Trophy appena ritirata.
Prima di pubblicare questa pagina on-line ho preferito farla
leggere a Marco, il quale mi ha girato questi commenti:
From: "MARCO
MARCHISIO"
To: "sandro zornio"
Sent: Friday, July 02, 2010 9:13 AM
Subject: Re: trophy 1200
Emozionante,
Illustrissimissimo! Manca solo una cosa, che secondo me ha una grande
importanza: non è citato il "guiderdone" che mi hai pagato per portarti
via la TROPHY. Non è l'€ che mi hai dato, ma il modo in cui l'hai
confezionato, in perfetto stile talamiano. CT aveva un culto per queste
cose: incornciava lettere, trofei, pins, patches, articoli di giornali,
pubblicità, ecc.
E tu hai
incorniciato quell'euro con parole splendide. Anche se cadessi nella
miseria più misera, non potrei mai e poi mai spendere quell'euro, che
vale molto di più della moto che ti ho consegnato, perchè è il valore
di un'amicizia.
Lunga strada,
Sandroz. Anzi, lunghissima strada con la "nostra" Trophy (e per
"nostra" intendo di Carlo, mia, tua e di chi la guiderà nei secoli dei
secoli.....)
Ciao, M2
|
Fin dalla prima e-mail infatti Marco ha chiarito che non cercava di
vendere la Trophy ma semplicemente trovare un appassionato che fosse
interessato e rimetterla in strada e a mantenerla in ordine. Durante la
firma del passaggio di proprietà è stato comunque necessario dichiarare
il valore del mezzo indicato nell'atto di compravendita e Marco ha
indicato il valore di "1€". Quello raffigurato nella foto qui sopra è
l'euro che ho spedito a Marco e che è citato nella sua e-mail del 2
luglio 2010.
Il guiderdone
Il 23 gennaio 2010 rientro da
Rollo e scarico la Trophy dal mio uomo di
fiducia: Ivo Sanson di Motolab che sarà la persona che mi ha
affiancherà nella rimessa in strada della Trophy. Il contachilomtetri
segnava 59217 km e la Trophy non era stata messa in moto da quasi due
anni. Ci troviamo quindi la sera del martedì successivo, quando
l'officina è chiusa al pubblico, ed iniziamo a smontare la moto. Da
subito è chiaro che le condizioni generali sono ottime e decidiamo di
procedere con il minimo necessario per rimetterla in strada.
Marco l’ha sempre tenuta in garage sotto la “gualdrappa” Triumph (che
gentilmente mi ha spedito a casa, visto che avevo dimenticato di
caricarla sul furgone) e la moto è in condizioni splendide: l’ho
semplicemente lavata, lucidata e fatto un po’ di manutenzione ordinaria
(olio motore e relativo filtro, olio freni e frizione, cambio
batteria, liquido di raffreddamento, pulizia carburatori, revisione e
poco altro).
La prima messa in moto, dopo due anni di fermo, è stata ovviamente
filmata: era il 13/02/2010:
Non appena finito di rimontare le carene e prima del giro inaugurale ho
scattato le foto di rito:
|
2 0 1 0 - 2 0 1 2 |
Nel
marzo del 2010 la vecchia signora riprende a girare per le strade:
inizialmente un piccolo giro di un'ottantina di chilometri attorno alle
colline di Conegliano e poi un
secondo giro da circa 550 km entro i confini del veneto. Con
l'occasione del secondo giro sono passato a salutare Nicola Martini di
Verona, concessionario Triumph storico fin dagli anni '90.
Mentre stavamo chiacchierando davanti alla Trophy, Nicola si tocca la fronte ed esclama: "Sandro, ho una cosa per te!"
e lo vedo scappare dietro il bancone e rovistare in una scatola piena
di vecchie fotografie. Quasi magicamente nella sua mano appare una
polaroid scattata quasi vent'anni prima da Carlo nei magazzini di Arese
e dice “ E’ tua, te la regalo!”
Grazie a Nicola Martini (istantanea scattata da Carlo ad Arese)
13/03/2010 - Primo giro inaugurale di 80 km nei dintorni di Conegliano
09/04/2010 - Secondo giro di 550 km (in giro per il Veneto)
In occasione
del mio 40° compleanno sono stato nel mio paese nativo, una piccola
città svizzera ai confini con la Francia: un'ottima occasione per
provare
la Trophy in un "lungo viaggio" (circa 1700 km in tre giorni). Durante
l'andata
mi sono fermato nella casa di montagna di Marco Marchisio dove,
finalmente, siamo riusciti a scattare la foto del "passaggio del
testimone":
Marco, Sandro e la Trophy (24 Maggio 2010 - Netro)
Dal 24 al 26/05/2010 - Terzo giro di 1670 km Conegliano - Le Locle (CH)
- Conegliano
Al rientro dalla Svizzera non ho perso l'occasione di passare per
Arese, sede della Triumph, dove la Trophy veniva parcheggiata ogni
giorno fino al 2001 anno in cui Marco ha lasciato la Numero Uno. Visto
che ero in zona sono passato anche dal mitico Eligio che, quasi
vent'anni prima, l'aveva modificata.
26/05/2010 - Arese, sede Triumph Italia
26/05/2010 - La Trophy presso l'officina Triumph a Milano... da Eligio
dopo quasi vent'anni
Il 10 luglio 2010 ho portato
la Trophy in pista a Varano de' Melegari in occasione del
Triumph Day: ho girato con tutte le cautele del caso ma vi posso
assicurare che in accelerazione qualche Speed Triple è rimasta dietro!
10/07/2010 - TriumphDay a Varano de' Melegari
E per il mio 40° compleanno, sempre a Varano, Erika mi ha organizzato una festa a sorpresa con tanto di torta "trophy":
2010 - TriumphDay a Varano de' Melegari: festa a sorpresa organizzata
da Erika per il mio
40° compleanno! Grazie a Titoi per la torta, allo Svav per le
foto e a Erika per la sorpresa!
L'occasione del TriumphLive, la festa a Mallory Park per festeggiare il
20° anniversario della nascita di Triumph, è stata propizia per un
altro viaggio: 3830 km andata e ritorno fino ad
Hinckley dove i
carburatori della vecchia quattrocilindri hanno nuovamente respirato
l'aria di casa dopo quasi vent'anni! Una
curiosità: il 18 settembre, giorno in cui la Trophy è tornata ad
Hinckley, è stata anche la data in cui ho ricevuto la prima e-mail da
Marco Marchisio!
2010 - Partenza per Hinckley
17/09/2010 - Io e la Trophy al Ace Cafè di Londra
Per strada la Trophy si comporta molto bene: è pesante da ferma (poco
meno di 300 kg con il pieno)
ma appena in movimento diventa guidabilissima e meno impegnativa di
quanto possa sembrare. Certo non ha l'agilità di una Street Triple ma
vi posso assicurare che per viaggiare è una gran moto! Il motore è
incredibile e possiede due anime: può essere utilizzato come uno
scooter
e dai 30km/h si
viaggia in sesta senza utilizzare il cambio oppure si può superare i
5500 giri e allora c'è da divertirsi! Alla fine si tratta pur sempre di
un
quattrocilindri 1200cc da 125 CV e 99 Nm di coppia: se confrontate le
curve di coppia e potenza con
quelle della moto che guidate oggi potreste avere delle belle sorprese
:-)
Il 26/05/2011,
in occasione
del mio 41° compleanno, ho portato la Trophy in giro per le Dolomiti.
Quasi 300 kg di moto (con il pieno) da guidare tra i tornanti dei
seguenti passi: San Boldo, Duran,
Staulanza, Fedaia, Sella, Gardena, Campolongo, Pordoi, Falzarego,
Valparola e Tre Croci. Quanta differenza c’è rispetto a fare la stessa
strada con una Speed Triple MY2011? Direi tanta! Però se non cerchi
la staccata e l’uscita dalle curve in monoruota, anche una vecchia
signora come questa sa regalare soddisfazioni. Il segreto è
assecondarla con dolcezza e non tentare di fare cose a lei sgradite: in
poche parole bisogna portare rispetto per la mole e per gli anni!
26/05/2011 - Io e la Trophy al passo Val Parola in occasione della 11
passi
26/05/2011 - 11 passi in 400km
02/06/2012 - Durante il viaggio di ritorno dal Tridays
Per concludere riporto una citazione di Supergiovane del forum
Motard.it che descrive in poche parole questa motocicletta: “ Una elegante signora vezzosamente un po'
demodè, ma ancora capace di regalare inaspettate soddisfazioni”
ed io aggiungerei " ricca signora"
visto le modifiche che Carlo le ha regalato.
La prima Triumph importata in Italia è
tornata sulle strade… ci si vede in giro !!!
Quindi? L'avventura termina qui? Assolutamente no! Infatti un anno
dopo...
|
2
0 1 2 - 2 0 1 4 ( l a f
e n i c e r i s o r g e d a l l
e c e n e r i )
|
Tra il 2010 ed il
2012 ho percorso circa 12.000 km in sella alla Trophy lasciando da
parte la mia
Speed Triple MY2000. Avevo quindi deciso di fare l'ultimo giro della
stagione per poi metterla a riposo e riprendere
la mia fedele tre cilindri.
Il
23 agosto inforco la Trophy per l'ultimo giro della stagione in
direzione Cortina per una giornata in relax tra i nostri amati passi
dolomitici. Dopo circa 500 km scendo a Verona
per cenare con un paio di amici e poco dopo la mezzanotte riparto per
rientrare a Conegliano. Un'oretta e
mezza di autostrada senza traffico mi mette in pace con il mondo:
velocità di crociera 120/140 km/h, pochi pensieri, aria fresca e via. A
4 km da Conegliano succede l'imponderabile: da prima la moto rallenta
come fosse rimasta senza benzina e
dopo poche decine di metri la ruota posteriore si blocca
all'improvviso!
Fortunatamente non c'era traffico, stavo percorrendo un rettilineo e
riesco a
tirare velocemente la leva della frizione. L'orologio segna le due e la
Trophy è
bloccata in autostrada. Non mi rimane altro
da fare che chiamare il carro attrezzi. E' il 23 agostro del 2012 e il
cruscotto indica 71.420 km: ci vorranno due anni prima che il
contachilometri inizi nuovamente a girare.
Marco Marchisio, il precedente proprietario, mi aveva consegnato questa
Trophy con l'impegno
di mantenerla in forma, di usarla e, allo stesso tempo, conservarla: che dovevo fare? Non mi rimaneva altro
che
riparare il danno e rimettere in strada la Trophy! Con la Speed Triple
in garage non avevo
l'urgenza concludere velocemente i lavori quindi mi sono accordato con
Ivo, il mio
meccanico di fiducia, per procedere al restauro senza fretta.
Dopo circa un mese smonto le carene
e chiamo Ivo di Motolab per venire a ritirare la moto: è il 24
settembre 2012. Il 26 smontiamo i coperchi laterali per
accedere all'albero motore e valutare il danno: il motore è
completamente bloccato e l'albero motore non si muove... iniziamo bene!
Svuotiamo la coppa dell'olio motore trovando una miscela di acqua
e olio. Non ci resta che aprire il motore e... pregare!
24/09/2012 - Conferma motore bloccato
Nel frattempo, per una serie di ragioni che non sto a spiegare ma comunque legate a questa Trophy, decido di fondare il Registro
Storico Triumph: l'8 novembre del 2012 viene ufficialmente avviato il
progetto del RST e la Trophy sarà la RST 001 ossia la prima
motocicletta iscritta a Registro Storico Triumph.
Il 10 novembre 2012 il motore è smontato e fissato al carello di
supporto appositamente costruito.
Dopo qualche mese, il primo marzo del 2013, iniziamo a smontare il motore. Purtroppo troveremo una situazione
ben peggiore di quanto avevamo inizialmente sperato:
10/11/2012 Smontaggio del motore
01/03/2013 - Apertura del motore
C'è voluto poco per decidere di non procedere con la riparazione del
motore originale: troppo costoso in termini economici e con il
rischio
di avere un motore non sufficientemente affidabile.
Nel frattempo la storia della Trophy è pubblicata
nella rubrica " Così com'è - Una storia dietro una passione" di Riders (Marzo 2013):
Marzo 2013: La Trophy è pubblicata sulla rivista Riders
L'unica soluzione possibile era quella di cercare un motore usato: le Trophy 1200
MY1991 sono inesistenti in Italia e anche in Europa non ne sono rimaste
molte. Per fortuna Manuel, un amico triumphista, mi segnala un
annuncio e-bay di un rottamatore inglese che, casualmente, dispone del
motore
che fa al caso mio!
Si tratta di un quattrocilindri smontato da una
Trophy 1200 MY1991 con 36.000
miglia (circa 60.000 km) alle spalle. Il numero di motore
000247 fa riferimento ad una Trophy 1200 con
telaio nr. 000239 costruita nel mese di Aprile 1991,
ossia cinque mesi
prima della mia (settembre 1991). Il "nuovo" motore è
leggermente diverso da quello originale (in particolare mancano alcuni
prigionieri di fissaggio della testa aggiunti dopo i primi lotti di
produzione) ma è la stessa versione da 125CV. Non mi resta che
acquistarlo sperando
che sia
recuperabile visto che è stato fermo per almeno una decina d'anni sotto
una tettoia...
Il 20 marzo 2013 il "nuovo" motore arriva in officina: è letteramente buttato su un pallet, i
coperchi esterni
sono rovinati e mancano alcuni prigionieri per il fissaggio dello
scarico. La prima impressione non è molto buona ma, recuperando alcuni
pezzi dal motore "esploso", dovremmo riuscire ad assemblarne uno funzionante...
sempre che l'interno sia in buone condizioni: non ci resta che
smontare e controllare.
20/03/2013 - Il
"nuovo" motore arriva dall'Inghilterra!
Il 29 gennaio
2014 il "nuovo" motore, completamente
smontato, è sottoposto a misurazioni per verificare le tolleranze di
usura dell'albero motore, cilindri, pistoni etcc. Fortunatamente il
responso è positivo e si possono ordinare tutti i ricambi necessari
alla ricostruzione. Questo il primo ordine: bulloni e dadi
bielle, bronzine bielle e albero motore, segger e fasce elastiche
per i pistoni, catena di distribuzione, gommini anti strappo vari, kit
guarnizioni e paraoli (tutti).
Nel frattempo, dopo aver vinto la sfida contro un prigioniero che non
voleva saperne di svitarsi (è stato necessario mettere il basamento
sulla fresa...), Ivo si occupa di ripristinare il motore procedendo con
la lavorazione del carter e relativa lucidatura, pulizia e lucidatore
di testa e valvole, pulizia del radiatore dell'olio e altro ancora.
02/05/2014 - Il
"nuovo" motore è pronto per essere rimontato
Finalmente il
2 maggio 2014 si inizia a chiudere il motore che ovviamente ci
riserverà qualche piccola sorpresa (brillantemente superata da Ivo). E'
stato necessario sostituire la scatola del filtro aria in quanto
era piena di residui di alluminio provenienti dal motore. Anche i
carburatori sono stati completamente smontati, puliti e riassemblati.
Dopo qualche lavorazione extra e qualche ricambio
aggiuntivo, finalmente il motore è pronto per essere istallato
sulla Trophy che, ne frattempo, è stata smontata quasi completamente per
una pulizia approfondita ed una revisione generale.
Agosto 2014 - La Trophy è pronta per riprendere vita!
Il 23 agosto del 2014, casualmente due anni esatti dalla rottura, la
Trophy rinasce per la seconda volta:
23/08/2014 - Messa in moto!
Il 29 agosto 2014, dopo 126 km attorno alle colline di
Conegliano, la Trophy torna a casa!
29/08/2014 - Ritiro e primo giro con brindisi!
31-08-2014 - Finalmente a casa con le carene montate
06/09/2014 - Tweekend con la Daytona 900 di Giovanni
14/09/2014 - Chiavari - Secondo Raduno del Registro Storico Triumph
... e la storia continua!
|
D I A R I O |
Data
|
Km
|
Note
|
18/09/2009 |
59217 |
Primo contatto
con Marco Marchisio |
14/12/2009 |
59217 |
Passaggio di
proprietà |
23/01/2010 |
59217 |
Ritiro Trophy a
Rollo (59217 km) |
02/02/2010 |
59217 |
Manutenzione:
smontaggio, pulizia e regolazione carburatori,
sostituzione olio motore+filtro, olio freni,
olio frizione,
batteria, liquido raffreddamento, pulizia filtro aria e revisione. |
13/02/2010 |
59217 |
Prima messa in
moto (con video) |
06/03/2010 |
59217 |
Concluse
operazioni di rimontaggio |
13/03/2010 |
59301 |
Di nuovo in
strada... primo giro inaugurale di 80 km |
09/04/2010 |
59815 |
Di nuovo in
strada... primo giro "lungo" di 550 km |
26/04/2010 |
60006 |
Cambio gomme e
manutenzione completa forcella (sostituzione paraoli) |
26/05/2010 |
61787 |
Di nuovo in
strada... 1673 km in tre giorni (Le Locle - Svizzera) con sosta da
Marco e presso Triumph Italia. |
10/07/2010 |
62000 |
La Trophy entra,
forse per la prima volta nella sua vita, in pista in occasione del
Triumph Day a Varano. |
18/09/2010 |
66000 |
TriumphLive:
3830 km da Conegliano ad Hinckley in Inghilterra. Dopo
quasi vent'annil la vecchia Trophy torna a respirare l'aria di
Hinckley, passando per l'Ace Cafè. |
23/05/2011 |
67400 |
Manutenzione:
sostituzione pastiglie freno anteriori e posteriori. |
26/05/2011 |
67800 |
11 Passi
dolomitici in giornata: San Boldo, Duran, Staulanza, Fedaia,
Sella, Gardena, Campolongo, Pordoi, Falzarego, Valparola e Tre
Croci |
23/08/2012
|
71420
|
Rottura motore a
4 km dall’uscita di Conegliano alle due di notte al rientro da Verona
dopo un giro nelle dolomiti di 550km
|
23/08/2014
|
71420 |
Messa in moto
dopo la sostituzione e ricostruzione del motore (con video) |
29/08/2014
|
71458
|
Ritiro Trophy
(contakm segna 71422 km) e primo giro (126 km)
|
14/09/2014
|
73247
|
2° Raduno
Registro Storico Triumph a Genova
|
|
R I N G R A Z I A M E N T I |
Innanzitutto non
finirò mai di ringraziare Marco che mi ha passato questo “prezioso
testimone”. A seguire ringrazio
Ivo Sanson di Motolab, il mio meccanico di fiducia, che ha rimesso in
strada la Trophy per ben due volte.
Un
sentito ringraziamento anche a Triumph Italia nelle persone di
Eligio Baita, Fausto Broglia, Corrado Modolo per le preziose
informazioni e per l'aiuto nella ricerca dei ricambi per la
ricostruzione del 2013. Un ringraziamento anche a Mario Lupano (ex-AD
Triumph Italia) per il concreto aiuto nella
ricerca e nella
fornitura delle gomme nel 2010. E
poi cito anche Nicola Martini che mi ha regalato la polaroid scattata
da Carlo! Spero di non aver dimenticato nessuno... in caso contrario,
scrivetemi!
sandroz
|
|