Storia
Speed Triple (1997 - 2004) |
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<- Storia Speed Triple
1994-1996 |
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1997 Speed Triple T509 (doppio faro)
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Nel
1995 vengono pubblicate sulle riviste del settore le fotografie dei
primi prototipi del progetto T595/T509 che verrà presenta
l'anno
successivo nella veste di due nuove motociclette: la Daytona T595 e la
Speed Triple T509.
1996 - prototipo della futura T509 Speed Triple in test su vecchio aeroporto della RAF vicino ad Hinckley (foto tratta da Motociclismo e SuperWheels Agosto 1996) |
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Se volete approfondire la nascita del progetto T595/T509 vi consiglio di leggervi la pagina dedicata alla Daytona T595 dove trovere altre informazioni legate alla nascita della Speed Triple T509 ed in particolari qualche dettaglio tecnico aggiuntivo sul motore e sulla ciclistica. 1996 - Triumph Speed Triple T509 - Uno dei primissimi prototipi assemblati 1996 - Triumph Speed Triple T509 - Prototipo utilizzato per le foto del catalogo (fanali non definitivi) Catalogo ufficiale Triumph 1997 (MY1997 con semimanubri) La foto qui sopra ritrae uno dei primissimi prototipi della Speed Triple T595, si nota: il telaio lucidato, il motore non definitivo (rifinitura esterna testa e cilindri, logo applicato, carter frizione), radiatore acqua di forma più larga e meno alta, radiatore olio in posizione inclinata, i semimanubri ed i fanali verniciati nella stessa tinta della carrozzeria. Nel numero novembre 1996 della rivista Superwheels è pubblicato un articolo a firma del giornalista inglese Kevin Ash che ha avuto l'onore di provare nel circuito di Donington i primi esemplari (ancora prototipi) delle nuove Triumph Daytona T595 e Speed Triple T509. 1996 - Prototipo Triumph Speed Triple T509 in test La Speed Triple T509 viene svelata al pubblico, assieme alla Daytona T595, in occasione del salone IFMA di Colonia del 1996. Al salone sono esposte due versioni: una con manubrio alto verniciata in "jet black" ed una con manubrio basso verniciata nel bellissimo "lucifer orange". Pochissimi sono gli esemplari venduti in versione con manubrio basso, la versione con manubrio stile cross diventerà presto il best seller della casa inglese nonchè l'icona stessa della Triumph nel mercato italiano. Gli esemplari esposti al salone sono dotati del telaio completamente lucidato a specchio così come le piastre posteriori. 1996 - Salone di Colonia - Triumph Speed Triple T595 manubrio alto 1996 - Salone di Colonia - Triumph Speed Triple T595 manubrio basso 1996 - Triumph Speed Triple T595 - Uno dei primissimi esemplari (fanali definitivi) Il progetto della nuova Speed Triple non nasce dall'evoluzione del modello precedente, ma da una costola del progetto T595: si tratta di una Daytona T595 depotenziata, spogliata della carenatura integrale e personalizzata con un manubrio alto (stile cross) e da quel caratteristico doppio fanale cromato solidale con il telaio. Solo per il primo anno di commercializzazione (1997) per la Speed Triple sarà disponibile un kit di trasformazione a faro singolo e semimanubrio. In una lettera pubblicata su Superwheels dello stesso anno si legge testualmente "Per quanto riguarda la Speed Triple T509, abbiamo condotto una piccola inchiesta e abbiamo saputo che nonostante lo sconcerto iniziale per i due sgraziati occhi dell'atipica naked inglese, la maggioranza dei clienti ha optato per la versione originale, visto che come ha confermato lo stesso Carlo Talamo, le vendite di quelle modificate non ha superato le cinque unità." 1997 - Accessori per il mercato italiano (faro singolo e semimanubri) I primi esemplari della Speed Triple MY1997 sono venduti con i semi manubri della Daytona per il mercato UK ed USA mentre per il resto d'europa il manubrio è alto. Solo con l'arrivo del MY1998 (alla fine del 1997) arriva la versione "definitiva" della Speed Triple a manubrio alto per tutti i mercati. La
vendita nel nostro paese era prevista dal gennaio del 1997 al prezzo
indicativo di 19.000.000 di lire (e 20.000.000 da luglio '97).
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La
T595/T509 è completamente nuova e non ha più
nulla dei vecchi modelli, la costante crescita
dei volumi di vendita ha infatti permesso di abbandonare la politica
della modularità e di progettare un modello senza vincoli (o
quasi). Il
progetto, contrariamente a quanto fatto in passato, è il
risultato di
uno studio mirato che ha interessato ogni parte della motocicletta. Del modello precedente rimane solo
la la grafica del nome nel
codone!
Da 98 si passa a 108 cv dichiarati (in realtà sono una decina in meno e quindi in linea con la precedente T309), dai carburatori all'iniezione ed peso scende di oltre 25 kg arrivando a quota 196 kg. Il
nuovissimo e bellissimo telaio in alluminio del peso di circa 12 kg
(parzialmente lucidato nei primi esemplari) è realizzato con tubi di
alluminio di sezione ovale collegati alle piastre inferiori ed al
cannotto di sterzo ottenuti per fusione. E' sviluppato in
collaborazione con Harris uno dei massimi specialisti inglesi famoso
all'epoca per le sue realizzazioni da GP utilizzate nel motomondiale da
molti privati. Come la Ducati 916, la nuova T509 adotta un
forcellone monobraccio in lega (fornito da Brembo così come
i cerchi), mentre le sospensioni multiregolabili sono
fornite da Showa; la forcella è tradizionale con steli da
45mm ha una
corsa di 120mm (come la CBR 900 di quei tempi). Infine i freni, tre
dischi studiati in collaborazione con il fornitore storico Nissin:
anteriori da 320 mm con pinze a quattro pistoncini di diametro
differenziato e disco posteriore da 220 mm. I cerchi a tre razze
montano pneumatici 120/70-17 e 190/50-17.
Da sottolineare che è la prima volta che un forcellone monobraccio viene utilizzato in una naked di serie. Il
motore, sempre un tre cilindri, viene completamento riprogettato con il
supporto della Lotus Engineering per quanto riguarda l'ottimizzazione
dei flussi della testa, la camera di combusione ed il profilo delle
cammes. Il progetto del motore inizia verso la fine del 1994 e
nell'agosto del '95 è pronto per i collaudi su strada. Deriva
dalla versione versione della Daytona Super III al quale vengono
apportate molte modifiche fra le quali: carter centrali più
leggeri,
coperchi valvole, albero a cammes e testa allegeriti. Vengono riviste
le fusioni esterne dei cilindri rendendoli più leggeri. Il
tutto
permetterà di togliere oltre 10kg al solo motore grazie
anche
all'utilizzo del magnesio per la costruzione dei copricarter frizione,
pompa acqua e della testa. Sono rivisti i flussi interni, il profilo
delle camme, l'air-box, i condotti, i cambio (sempre a 6 rapporti) e la
frizione. Le bobine sono separate ed integrate alla connessione
candela. Da notare il comando della frizione che passa dal
precedente
idraulico al classico a corda (riduzione peso) e l'aggiunta del
circuito di raffreddamento dell'olio con apposito radiatore. E'
utilizzata una batteria sigillata per ridurre le operazioni di
manutenzione.
Abbandonata l’alimentazione a carburatori, il trecilindri della Speed Triple T509 conta su un sofisticato sistema ad iniezione della francese Sagem con centralina MC2000 programmabile dotata di sistema autodiagnostico, una rarità per quei tempi. Il "cervello elettronico" è in grado di elaborare le informazioni dai sensori di pressione atmosferica, posizione farfalle, posizione alberi a camme, posizione albero motore, le temperature del liquido di raffreddamento e dell'aria esterna. Il propulsore è "appeso" al telaio e funge da elemento stressato. Per alcuni mercati è prevista una sonda lambda con catalizzatore (close loop catalytic converter). Le caratteristiche del propulsore montato sulla Speed T509 si caratterizza per le seguenti misure: cilindrata 885cc, alesaggio 76mm, corsa 65 mm, valvola aspirazione diametro 30mm e scarico da 26mm, mappatura della centraline ed alberi a camme opportunamente rivisti rispetto al motore T595 da 130CV. In occasione della prova di Motociclismo (giugno 1997) l'esemplare testato ha fatto registrare le seguenti prestazioni: potenza massima misurata alla ruota 88CV (96cv all'albero @ 9250rpm), una coppia massima di 8,1kgm @ 7700rpm , velocità massima 229,4 km/h per un peso di 204 kg. |
Le primissime T509 prodotte avevano il telaio lucidissimo come gli eesmplari esposti al salone di Colonia. A seguito di un richiamo ufficiale della casa inglese i telai vengono sostiuiti con la nuova versione dotata di un fazzoletto di rinforzo nella zona del canotto. I nuovi telai adottano anche una nuova rifinitura "porosa" e sono verniciati nel colore "gunmetal". Pochissimi sono gli esemplari T509 ancora esistenti con il telaio lucidato a specchio. Questa versione rimarrà praticamente immutata fino al 2001. Anche i clienti italiani vengono avvisati e sono chiamati a portare le loro motociclette dal concessionario per la sostituzione del telaio. Le moto vengono modificate in garanzia e tornate ai rispettivi proprietari con il telaio verniciato. Riportiamo qui di seguito copia degli articoli apparsi sulla rivista motociclismo dell'epoca: Altra caratteristica dei primissimi esemplari, oltre al già citato telaio lucidato, sono il radiatore acqua di forma più larga ed radiatore olio in posizione inclinata. Come ricordato precedentemente, la Speed Triple T509 è disponibile in Italia nel 1997 nelle due colorazioni Lucifer Orange e Jet Black. Nella sezione Articoli Speed Triple trovate una comparativa del 1997 tra la Speed Triple e le nude dell'epoca. |
Superwheels
1997 - Speed Triple
MY1997
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Superwheels 1997 - Speed Triple MY1997 - Comparativa |
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Motociclismo Giugno 1997 - Speed Triple versione 1997 |
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- Articoli (in inglese) del 1997 tratti da "Cycle News" e "MotorCycle" - Speed Triple 1997- scarica file (128 kB)
All'uscita
della Speed Triple una delle riviste del settore più personali ed
accattivanti era la neonata SuperWheels. La Speed Triple fu subito
accolta positivamente dai tester della rivista, tanto che in quasi
tutti gli articoli sla Speed era fotografata in circostanze "poco
civili":
La Speed Triple era una moto "ignorante" e Carlo Talamo su questa caratteristica costruì la mini campagna pubblicitaria "Ignorante, maleducata, socialmente scorretta" di nove pagine tutte pubblicate nel numero 18 di SuperWheels: |
1998 - Speed Triple T509 |
Per il 1998 la Speed Triple rimane
invariata. L'unica novità è il nuovo colore Roulette Green e l'aumento di prezzo (per il
mercato italiano) da 19 a 20
milioni di lire!
Il successo della nuda inglese cresce un ò ovunque ed in particolare in
Italia dove le
vendite raddoppiano passandro dai 152 esemplari immatricolati nel 1997
ai 351 del 1998.
1998 Triumph Speed Triple T509 |
1998 Triumph Speed Triple T509... in piega! La Numero Tre in collaborazione con alcune aziende italiane mette a punto una serie di accessori per la naked inglese; eccone alcuni: |
Superwheels 1998 - Speed Triple MY1998 |
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1999
- Speed
Triple
T509
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Per
molti appassionati del marchio, ed anche per il sottoscritto, il MY1999
è "la" Speed Triple. Nel 1999 infatti la Speed Triple raggiunge la
piena maturità coniugando l'estetica personalissima del precedente
MY1998 con un nuovo propulsore che le dona prestazioni e carattere che
ancora oggi farebbero colpo nei più giovani motociclisti.
La MY1999, presentata al Salone di Colonia del 1998, si distingue esteticamente dai precedenti modelli per l'assenza della scritta T509 sul codone, dove rimane solamente la scritto "Speed Triple". Anche nei cataloghi dell'epoca viene riportato il solo nome "Speed Triple" anzichè "T509 Speed Triple" dei precedenti MY1997 e MY1998 (scaricate il catalogo accessori del 1999). Ma la grossa novità è il nuovo motore: la Speed guadagna infatti 70cc di cilindrata raggiungendo i famosi 955cc (la stessa cilindrata della carenata Daytona). Questi centimetri cubici cambiano di molto il carattere della motocicletta: provate un MY1998 e poi un MY1999... non sembra neanche lo stesso motore! Le prestazioni dichiarate sono 110CV @ 9.200 rpm e 97Nm @ 5.800 rpm che confrontate sulla carta con il precedente modello non sembra un grande incremento, ma la realtà è molto diversa. Confrontando i dati tecnici si scopre che l'aumento di potenza dichiarata all'albero è di soli 2 CV, ma una volta eseguito il test al banco il risultato è ben diverso: la nuova Speed eroga circa 15CV in più! 103CV sono i cavalli misurati alla ruota mentre il precedente 885cc si fermava a circa 88CV. Come termine di paragone vi basti pensare che la Ducati 996 del 1999 erogava 106CV alla ruota! Anche dal punto di vista della coppia il risultato è notevole: + 1,6 kgm ottenuti ad un regime inferiore di 2000 giri. Nel test pubblicato da Motocilclismo (Novembre 1998) la Speed '99 ha fatto registrare una velocità massima di oltre 236 km/h. Si tratta della naked più prestante presente sul panorama motociclistico! Le principali modifiche apportate al motore sono l'incremento dell'alesaggio da 76 a 79mm (raggiungendo così le stesse quote della carenata T595 Daytona) con conseguente aggiornamento del diametro dei pistoni e nuovo rapporto di compressione 11,2:1. Nuova camicia cilindri in acciaio anzichè alluminio. Nuovo è anche il profilo degli alberi a camme e la mappatura della centralina, quest'ultima ottimizzata per migliorare l'erogazione e ridurre i consumi. Il corpo farfallato è aggiornato modificando l'angolo delle farfalle (5° anzichè 12°) per un migliorar il controllo per piccole aperture dell'acceleratore. Dal punto di vista dell'alimentazione va sottolineato il nuovo motorino "stepper" del by-pass del aria di aspirazione, la nuova forma dell'air-box assemblato tramite viti (anziché saldato come nei precedenti modelli) per semplificare le operazioni di manutenzione e ridurre i trafilamenti aria. Altre modifiche "di contorno" sono la riduzione della sezione frontale del radiatore acqua e contemporaneamente aumento della capacità dello stesso, introduzione della batteria sigillata con minor manutenzione, introduzione del compensatore sui collettori di scarico, introduzione (solo per alcuni mercati) del catalizzatore con sonda lambda e per finire modifica del posizionamento di alcuni cablaggi elettrici e tubi del circuito di raffreddamento per facilitare la le operazioni di manutenzione. In una prova comparativa dell'epoca, SuperWheels scrive: "La Speed Triple lascia il vuoto dietro di sè per numerosi motivi, che vanno dall'estetica estremamente personale, alle finiture eccellenti. Non mancano nemmeno i buoni risultati nelle prestazioni e si merita il voto più alto per quanto riguarda la guida. E' mitica e vale il prezzo richiesto." Tra gli optional si segnalano il nuovo portapacchi ed il nuovo cupolino con la terza luce inserita. In vendita in Italia al prezzo di 20.000.000 £ nelle colorazioni Roulette Green e Jet Black. 1999 Nuovi accessori originali Triumph 1999 Luglio: Copertina SuperWheels 1999 Speed Triple (da SuperWheels) 1999 Speed Triple (da SuperWheels): l'immagine del logo di fedrotrple! |
Superwheels - Speed Triple 1999 comparativa |
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Motociclismo Novembre 1998 - Speed Triple 1999 |
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2000
- Speed
Triple
955i
Con l'arrivo del nuovo millennio la
Speed Triple viene aggiornata nell'estetica con piccole modifiche che
ne addolciscono il look. Esteticamente il nuovo modello è
caratterizzato principalmente dalla nuova finitura dei cerchi in grigio
metallizzato (anzichè neri), dal nuovo silenziatore cilindrico con rifinitura in acciaio che
prende il posto del precedente nero di forma ovale e dalla nuova
grafica utilizzata per la scritta "Speed Triple" sul codone con
l'aggiunta di una bandiera inglese che ne sottolinea la provenienza
britannica. La placca che raccoglie le spie
sul cruscotto ora ha un aspetto più povero avendo perso la rifinitura
simil-carbonio.
Triumph Speed Triple MY2000 Triumph Speed Triple MY2000 con accessori originali Triumph Speed Triple MY2000 Triumph Speed Triple MY2000 Dal punto di vista meccanivo va
segnalato l'adozione della nuova centralina Sagem MC1000 più compatta e
leggera e della nuova leva del cambio senza asta di
rinvio e calettata direttamente
sull'alberino (già vista negli ultimi esemplari MY1999).I n vendita
in Italia al prezzo di 20.900.000 £ nelle colorazioni
Roulette Green e Jet Black invariate rispetto al 1999.
Al
Motorshow Bolognese del 1999 era in mostra una Speed Triple in livrea
gialla voluta da Carlo Talamo. Ne verranno importate in Italia un
numero limitato di 100pz per il 2000 assieme ad altri 100pz verniciati
in verde metalizzato.
1999 - Salone Motor Show di Bologna: Speed Triple Gialla (50 esemplari voluti da Carlo Talamo) 2000 - Pubblicità Speed
Triple (versione gialla importata in 50 esemplari in Italia)
2000 - Pubblicità Speed Triple |
Catalogo
ufficiale Triumph 2000 |
2001 - Speed Triple 955i |
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La Speed Triple per il
2001 rimane invariata rispetto al modello precedente tranne per le
nuove colorazioni Neon Blu e
Nuclear Red che vanno
a
sostituire la Roulette Green. In vendita in Italia al prezzo di 21.400.000 £ (+500.000 £) nelle colorazioni Neon Blu, Nuclear Red e Jet Black. 2001 Triumph Speed Triple (foto ufficiali)
- Articolo Speed Triple 955i tratto da TuttoMoto - Speed Triple 2001 (1MB) |
2002
- Speed
Triple 955i |
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Catalogo
ufficiale Triumph 2002 |
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2002 Pubblicità Speed Triple |
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SuperMotoTecnica Novembre 2002 - Monografia tre cilindri 955i
Superwheels
- Speed Triple MY2002
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TuttoMoto 2002 - Speed Triple versione 2002 (un grazie a Gattoselvatico che mi ha inviato i file jpg) |
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Motociclismo Novembre 2001 - Speed Triple versione 2002
2003
- Speed
Triple 955i |
Il modello 2003 della Speed Triple è rimasto invariato rispetto al 2002, cambiano solo i colori disponibili: spariscono il Neon Blue e il Nuclear Red e vengono introdotti il Roulette Green ed il Alluminium Silver. Il prezzo di listino passa da 11.350 a 11.600 €.
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2003 Speed Triple 2003 Pubblicità Speed Triple |
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Moto Tecnica Settembre 2003 - Tagliando manutenzione Speed Triple
2004
- Speed
Triple 955i |
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Assemblaggio Speed Triple MY2004 -
tratto da Torque nr.34
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Storia Speed Triple 2005-2010 -> | ||||
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