Storia
Speed Triple (2005-2010) |
||
<- Storia
Speed Triple
1997-2004 |
||
2005 - Speed Triple (1050) | ||
ANTICIPAZIONI
Il progetto della Speed Triple MY2005 risale al 2003, anno in cui il team di sviluppo inizia a disegnare i primi bozzetti ed allo stesso tempo vengono incaricati cinque stilisti esterni di preparare delle proposte per la linea della nuova Speed Triple. Per stessa ammissione di Ross Clifford - responsabile prodotto Triumph - nessuna delle proposte sembrava quella giusta. Alcune delle proposte ricevute sono scartate perchè troppo spigolose (ispirate alla linea della Daytona 650) altre perchè troppo simili alla concorrenza come la Tuono dell'Aprilia o la TNT della Benelli. Finché un giorno ad Hinckley arrivarono le foto della Speed S di Talamo: partendo dalla Speed MY2002 Carlo accorciò drasticamente il retrotreno donando una linea aggressiva alla Speed. Per gli uomini Triumph fu un colpo di fulmine. Si inizia quindi a lavorare su questa idea sviluppandola in casa. Nel frattempo il team dei motoristi sviluppa il nuovo tre cilindri da 1050cc. La linea definitiva è approvata nel luglio del 2003 ed il primo prototipo è pronto del febbraio del 2004. Subito dopo sono iniziati i primi test sul telaio e dopo poche modifiche la moto è stata approvata. Durante lo sviluppo iniziale del MY2005 il team iniziò a disegnare la moto con un singolo silenziatore che però non convinse: le dimensioni generose richieste per superare i requisiti normativi non erano compatibili con la snellezza del nuovo codino. Primo bozzetto dal quale è stata poi finalizzato il design della Speed Triple MY2005 (singolo silenziatore) Il bozzetto precedente visto da 3/4 con il profilo del serbatoio più stretto (singolo silenziatore) Primo "3D Styling Buck" della Speed Triple MY2005: telaio, forcellone e cerchi non verniciati; motore ed il cupolino sono del MY2004 mentre erbatoio, codone, sella ed avantreno sono già del MY2005. Immagini CAD della motocicletta intera con e senza accessori. Immagine CAD: particolare nuova forcella rovesciata I test su strada vengono effettuati con la versione quasi definitiva camuffata con le carene della Daytona 650. Si cerca di nascondere il motore con del nastro adesivo, ma si possono già intravedere le forme della nuova speed: serbatoio carburante, cerchi, pedane posteriori ed avantreno sono definitivi: 2004 - Speed Triple MY2005 camuffata in test PRESENTAZIONE
Il MY2005 della Speed Triple viene presentato nello stabilimento Triumph di Hinckley il 5 settembre 2004 in occasione della Global Conference, la riunione plenaria che raccoglie tutti i concessionari Triumph ad Hinckley. Il giorno dopo le foto sono già disponibili nel web. L'avvio della produzione risale al gennaio del 2005. La nuova moto fa subito discutere. Nel '97 la Speed T509 fece esattamente lo stesso effetto. Molti la ritennero un "errore" di disegno, altri dissero che solo la precedente T309 fosse una Speed ect. ect. Poi in tre anni divenne "la Naked". Nonostante le molte modifiche apportate alla moto (80% nuova) l'obbiettivo dichiarato di Triumph era quello di creare l'evoluzione della attuale moto e non creare un nuovo modello. Le linee della nuova Speed '05 ricalcano nel posteriore la forma della Speed S a coda corta di Carlo Talamo. Dopo neanche un mese che Carlo portò la Speed S ad Hinckley il team di sviluppo aveva già approvato le linee! Si narra che una delle cinque Speed S sia custodita ad Hinckley ed in onore di Carlo il prototipo della la Speed MY2005 presentata in anteprima ad Hinckley riporta la scritta "Speed Triple S". Speed Triple MY2005 presentata ad Hinckley il 05/09/2004 con la scritta Speed Triple S in onore di Carlo Talamo |
La
presentazione al grande pubblico avviene in occasione del salone
Intermot di Monaco tenutosi dal 15 al 19 settembre 2004, di cui vedete
alcune foto qui sotto. Il modello non è definitivo, infatti differisce
dalla futura produzione di serie nell'impianto frenante (due tubi in
treccia che partono direttamente dalla pompa anziché uno sdoppiato
sopra il parafango) e dalla posizione del radiatore dell'olio
orizzontale (anziché verticale).
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Speed Triple 2005 al Salone di Monaco del 2004
La prima Speed 2005 arriva in Italia presso la concessionaria di Milano e a differenza della versione presentata a Monaco presenta l'impianto frenante con tubo singolo e radiatore olio verticale posizionato a dx. Qui sotto le foto scattate in concessionario a Milano (grazie a LoBo e Tomillo).
|
La
nuova naked, anche se a prima vista è molto simile alla
precedente,
ha in realtà più dell'80% dei componenti riprogettati. E'
inoltre la prima Speed Triple nata da un progetto completamente nuovo e
non derivata dalla carenata Daytona. La
cilindrata sale a 1050cc grazie all'aumento della corsa di 6,4mm
portando quindi le misure a 79 x 71,4 mm.
Ciò ha provocato un inevitabile incremento della
velocità
media dei pistoni, delle sollecitazioni meccaniche e degli
attriti generati dal movimento dei pistoni stessi all'interno dei
cilindri.
La scelta di aumentare la corsa e non l'alesaggio (peraltro ben al di sotto dei 100 mm), è stata sicuramente dettata dalla precisa volontà di non aumentare la dimensione trasversale del gruppo termico per evitare di ridefinire l'ingombro del telaio e del blocco motore. Oltre all'incremento di cilindrata sono stati rivisti i profili degli alberi camme, i pistoni, il basamento e la testata. Per il nuovo trecilindri la casa inglese dichiara 130 Cv @ 9100 rpm e 105Nm a 5100 rpm. Nella prova di Motociclismo (Aprile 2005) la Speed ha registrato 113,CV @ 9000 rpm alla ruota con una velocità massima di 238 km/h. Peso misurato 209,4 kg. Nuova
anche la centralina
della Keihin e l'impianto di scarico. Dal punto di vista della
trasmissione va sottolineato il miglioramento del cambio e
l'introduzione di
un sistema del recupero gioco sulla frizione per ridurne la
rumorosità.
Il
nuovo pneumatico posteriore da 180/55
(anzichè
190/50) sul cerchio da 5,5" (anzichè 6")
è montato sul nuovo
forcellone monobraccio più corto rispetto al precedente.
Nuovi anche i cerchi a cinque razze sdoppiate ed il telaio, che se pur
simile al precedente e con geometrie invariate, è
più leggero di 750 gr.
La nuova la forcella anteriore fornita da Showa a steli rovesciati da 45mm non è l'unica novità dell'avantreno dove troviamo anche il nuovo impianto frenante con pinze radiali abbinati a dischi da 320 (Nissin). Tutte le sovrastrutture sono nuove: dal telaietto reggisella su cui è fissato il nuovo codone "corto" per arrivare al serbatoio, dai fianchetti alla sella, dai parafanghi al portatarga, dalle pedane al copricodone e per finire il nuovo cupolino che risulta essere nella linea un mix fra la versione MY1999 e MY2002. Nuovissima la strumentazione digitale con led cambio marcia e computer con consumo istantaneo, medio, velocità media e massima e trip master. Come vuole la tendenza attuale anche l'impianto elettrico della Speed utilizza la linea CAN di cui il cruscotto è il terminale diagnostico. Quattro le spie nel contagiri, altre quattro a fianco dello stesso display. E addirittura sette sono i led che segnalano l’avvicinarsi del limitatore, si accendono in sequenza (verde, giallo, rosso). In vendita a 11.500 € nelle colorazioni Jet Black, Neon Blue e Scorched Yellow e, prima della fine dell'anno, in versione limitata con il nuovo Bold Fusion White. |
Foto
ufficiali alla
presentazione: |
Lancio stampa mondiale (dal) 24 febbraio 2005 Il lancio stampa mondiale della nuova Speed
Triple MY2005 è organizzato dalla casa inglese nelle assolate strade
del sud della Francia la settimana successiva alla presentazione della Sprint ST 1050. Come
sempre in occasione del lancio stampa vengono anche scattate tutte le
immagini che vengono successivamente pubblicate nelle varie riviste del
settore. Ne riporto qui di seguito alcune.
E per concludere tre foto di Kevin Carmichael, lo stuntment che incontriamo agli eventi Triumph, in azione con la nuova triple: |
Triumph
Speed Triple: english bulldog - Testo
G.M.Turtur -
(29 marzo 2005) Ho
sempre amato gli oggetti dalla personalità spiccata, a costo
di sopportare qualche piccolo difetto; adoro i particolari curati con
maniacale attenzione, che riverberano lo spirito di chi li ha creati.
Per questo mi piace la nuova Speed Triple. La parte più
emozionale ed estrema è la coda, tronca: la moto finisce
prima della ruota posteriore. Il fanalino posteriore a led,
è attaccato alla sella, e gli scarichi a botticella che al
Salone di Monaco non avevano convinto, osservati ora per bene, non sono
così difficili d'accettare. I cerchi a cinque razze
sdoppiate, verniciati in nero, sono bellissimi, specie il posteriore
con bombatura esterna. Nuovo è anche il serbatoio, con due
incavi dal taglio netto per le ginocchia, e meno appuntito nel
posteriore, dove appoggiarsi più agevolmente nella guida
aggressiva. Identico discorso per le fiancatine, ora più
rastremate e minimali nel coprire.
La "carrozzeria" è ridotta all'osso. La zona anteriore è all'insegna della tradizione Speed: il doppio faro cromato ricorda lo sguardo strabuzzato d'un folle; la forcella, a steli rovesciati, è massiccia; il parafango copre il meno possibile la ruota. La nuova strumentazione, più raccolta e compatta, non stona, anzi riempie la testa di forcella alla grande, e si apprezza l'assenza di antiestetici cavi che fuoriescono dal cruscotto, perché tutto è controllato elettronicamente. Il telaio ha un disegno diverso, morbido, con le travi in acciaio che si sdoppiano verso la zona del forcellone. Sono davvero ben fatte le
staffe curve per le pedaline passeggero ed il
battitacco, curato come fosse realizzato a mano. Malgrado qualche
piccolo difetto, ad Hinckley hanno fatto centro, come ben dimostra il
bel cruscotto a due display digitali, ornato dai led sulla destra,
invisibili a motore spento, ma vitali nel segnalare l'arrivo del
limitatore, con una serie di colori diversi, dal verde al rosso,
passando per il giallo.
Il telaio è rigorosamente nero così come i cerchi a cinque razze, mentre le sovrastrutture possono essere in Jet Black, Neon Blue e Scorched Yellow. SU STRADA Schiacciato il bottone magico, prima sorpresa: ora il motore gira rotondo e molto più silenzioso. Si parte per una gita sulle belle strade della Costa Azzurra. Il comando della frizione è rimasto meccanico, scelta non sbagliata visto il feeling trasmesso dalla leva. Il propulsore è ben pronto ai comandi del polso destro, rapido a ripetere anche i più piccoli movimenti. Facili i monoruota, tant'è pastoso il salire dei giri; la spinta è fluida e progressiva già a duemila giri, per viaggiare in souplesse con la sesta inserita a 60 km/h: basta però spalancare il gas per avvertire un'azione rabbiosa e repentina, ed in pochi secondi ci si trova a 180 km/h! Tutto è sotto controllo, naturale da condurre tra le curve. La nuova Triumph regala un feeling immediato anche se la strada si fa impegnativa, con tornanti in salita ed una moltitudine di ampie curve dove consumare i bordi dei pneumatici. La cilindrata è salita a 1.050 cc e la potenza dovrebbe essere vicina ai 130 cv all'albero. Tenendo un passo svelto, con il motore che non scende oltre i 7.000 giri, la Triumph si trasforma nella belva che tutti ci aspettavamo: ci si aggrappa al manubrio, perché oltre i 160 orari la forza del vento è impossibile da contrastare; ci si sdraia sul serbatoio, alla rincorsa alla prossima curva da affrontare con la moto ben attaccata al sedere. Non è più ballerina alle alte velocità, il motore non è più brusco, le sospensioni sono meglio tarate, ma anche più sensibili nell'affrontare le piccole sconnessioni in serie dell'asfalto, che tendono a far perdere direzione all'anteriore. Telaio e sospensioni rispondono bene alle sollecitazioni, e si percepisce l'ottima sinergia tra i due compartimenti. I dischi anteriori, con pinze Nissin con attacco radiale, non hanno mostrato prontezza di risposta al comando della leva; i primi millimetri di corsa della leva non scatenano alcun effetto, ma poi la potenza frenante arriva possente. Il disco posteriore, con canonica misura di 220 mm, è il giusto compromesso tra prontezza e potenza, permettendo correzioni in curva senza andare in blocco. Il pedale è pronto nel trasmettere la forza frenante voluta. Sui curvoni ad alta velocità, la Speed rimane neutra e la sospensione posteriore lavora bene, evitando ondeggiamenti e perdite di direzione. La Speed Triple, offerta allo stesso prezzo dello scorso anno (11.500 euro) è cambiata fin nel cuore, ma è ancora la moto unica ed estrema che tanto piace. Scheda tecnica MOTORE: tre cilindri - 4T -
raffreddamento ad acqua - cilindrata 1.050
cc - alesaggio e corsa 79x71,4mm - rapp. compressione 12.0:1 -
lubrificazione a carter umido con radiatore dell'olio - distribuzione a
4 valvole in testa - potenza max 130 cv a 9.100giri/min. - accensione
elettronica digitale - iniezione elettronica Kheihin.
TRASMISSIONI: primaria ad ingranaggi a denti dritti, finale a catena - frizione multidisco in bagno d'olio - cambio a sei rapporti. CICLISTICA: telaio tubolare in lega d'alluminio - forcellone monobraccio con mono Showa doppia regolazione in compressione ed estensione - forcella Showa a steli rovesciati da 45 mm - freni a disco, ant da 320 mm, post. da 220 - pneumatico ant. 120/70, post. 180/55 - cerchi in lega da 17" DIMENSIONI: interasse 1.429 mm - lunghezza 2.115 mm - altezza sella 815 mm - avancorsa 84 mm - inclinazione cannotto 23,5° - capacità serbatoio 18 l - peso a secco 189 kg circa. Nella sezione Articoli Speed Triple trovate un interessante analisi di SuperMotoTecnica. |
|
SuperMotoTecnica
Giugno 2005
- Speed Triple 2005
|
|||||
Motociclismo
Aprile 2005
- Speed Triple 2005
|
|||||
Motociclismo Aprile 2005 - Speed Triple 2005
Motociclismo Marzo 2005 - Speed Triple 2005
2006
- Speed
Triple (1050) |
|
Per
il 2006 la Speed Triple
rimane quasi invariata rispetto all'anno precedente. Da segnalare
l'adozione di un nuovo radiatore
dell'olio ed i nuovi specchietti. Altra novità è rappresentata dal nuovo colore già
visto in
numero limitato nel 2005: Bold Fusion White. Il prezzo di listino rimane
invariato a 11.500
€.
Quattro i colori disponibili: Jet Black, Neon Blue, Scorched Yellow ed il nuovo Fusion White.
2006 Triumph Speed Triple A seguito del feedback negativo di alcuni (non pochi) utenti, nel corso del 2006 l'impianto frenante viene modificato con adozione di pistoncini rivestiti di teflon per migliorare la modulabilità della frenata senza dimimuire l'efficacia frenante. |
Speed Triple Matt Black La
Speed Triple è proposta, a partire dal mese di aprile 2007,
nella
colorazione Matt Black / Nero Opaco allo stesso prezzo di listino. La
nuova colorazione è disponibile solo in un numero
limitato di
esemplari: 50pz per l'Italia e 150 pz per la Francia.
2007 Triumph Speed Triple Matt Black 2007 Pubblicità Speed Triple |
|
|
2008 - Speed Triple (1050) |
|
Nel
mese di settembre del 2007 inizia la
vendita del MY2008 della Speed Triple che è praticamente
invariata
rispetto agli ultimi MY2007 dotate del serbatoio benzina in
lamiera. La foto del prototipo pubblicata da MCN nel mese di maggio
aveva fatto pensare ad un restyling della maxi inglese. La foto infatti
evidenziava nuovi cerchi, nuove pinze freno e nuovo codone:
Foto
del prototipo -
MCN Maggio'07
Dalla casa inglese nessuna notizia è trapelata fino ai giorni precedenti al Salone Motociclistico di Parigi del 29/09/07. Solo in occasione del salone infatti viene presentata al pubblico la vera Speed MY2008 aggiornata in molti particolari rispetto alla versione precedente. |
|
2008 -
Triumph Speed Triple MY2008
|
|
La linea della Speed Triple MY2008 è stata disegnata in collaborazione con il designer Rodolfo Frascoli di Marbese Design che ha definito, sempre per la casa inglese, anche le linee della Tiger 1050. La
nuova Speed Triple, presentata come già ricordato al Salone di Parigi,
si
differenzia dal MY2007 per molti particolari fra cui spiccano
i
nuovi cerchi a sette razze, il nuovo codino snellito ed allungato di
20mm (simile
alla Street Triple) e le pinze
radiali Brembo. In particolare i nuovi cerchi, in alluminio a sette razze sdoppiate, risultano
più leggeri dei precedenti di circa un 5% migliorando - a
detta
dei tecnici - la maneggevolezza della moto grazie alla minor inerzia.
|
I tecnici della casa di Hinckley hanno voluto
inoltre porre rimedio ai
punti critici del precedente modello: la frenata ed il funzionamento
del cambio.
Per rimediare, i progettisti inglesi hanno sostituito la pompa Nissin tradizionale con una, sempre Nissin, di tipo radiale da 19mm (la stessa montata sulla Daytona 675) e al posto delle "vecchie" pinze Nissin radiali sono state montate delle Brembo 4 pistoncini a 4 pastiglie ed attacco radiale. I dischi freno da 320mm sono forniti dalla SunStar. Queste modifiche, oltre a risolvere i problemi del precedente impianto, ha permesso un incremento della potenza di frenata del 14%. Altra importante modifica è stata apportata al selettore delle marce, per rendere più morbida e più breve la corsa d’innesto. Migliorata dal punto di vista del comfort la posizione riservata al passeggero. Grazie ad alcuni piccoli accorgimenti, come la forma dei nuovi copriradiatori allungati verso l'alto ed il pannellino copricavi posto sopra il pignone, tubi e cavi elettrici sono meno in vista. Quest’anno è stata sottoposta a una serie di aggiornamenti stilistici per aggiornarne l’immagine e garantirne la posizione di leader della categoria. Partendo dalla parte anteriore della moto, le fiancatine del radiatore, ridisegnate, il nuovo manubrio rastremato in alluminio anodizzato e i foderi della forcella anodizzati neri la rendono ancora più aggressiva. La parte posteriore della Speed Triple è totalmente nuova. Telaietto inedito, piastre paracalore in acciaio inox lucidato, nuove pedane passeggero in alluminio brunito riposizionate per rendere più confortevole la seduta. Il fanalino a LED trasparente deriva dalla Daytona 675 e, grazie alla nuova linea del retrotreno, la motocicletta appare più filante e molto attraente dal dietro, aspetto che sarà apprezzata soprattutto dagli altri piloti mentre li superate… Altre modifiche rispetto al modello precedente: - sottocodone - portatarga - paratacchi pedane pilota - nuova linea delle calotte dei fanali anteriori - nuova strumentazione - riposizionamento radiatore olio in orizzontale sotto quello dell'acqua Oltre alle modifiche sopra riportata va segnalata una maggior cura nel posizionamento dei cablaggi elettrici ora meno visibili. |
|
Nuova anche la linea accessori che comprende due scarichi tipologie di scarichi Arrows (singolo e doppio) ed una serie di accessori in fibra di carbonio (parafanghi, coprisellino posteriore,...). Disponibile, solo per uso pista, lo scarico Arrows aperto che garantisce un risparmio di 7 kg ed un incremento di circa 4 cavalli di potenza. Il tre cilindri da 1.050cc, a doppio albero a camme in testa e iniezione elettronica montato sulla Speed Triple non ha subito modifiche per il 2008, e a ragion veduta: la potenza rabbiosa è parte intrinseca del fascino rude di questa moto. Il motore eroga una notevole coppia già ai regimi medio bassi, seguita da uno ottimo spunto ai regimi medi e da una buona potenza trasmessa alla ruota posteriore grazie ad un cambio a sei rapporti, fluido e preciso. La potenza massima è di 132CV a 9.250 giri mentre la coppia massima di 105Nm viene erogata a 7.550 giri. La centralina Keihin di seconda generazione, grazie alla sofisticata mappatura, garantisce accensione più pronta, un’erogazione ancora più pulita e consumi contenuti. La
nuova strumentazione
è ricca di
funzioni: consumo medio ed istantaneo, durata e distanza del viaggio,
velocità massima e media e due tachimetri parziali (trip).
La
gamma colori è
aggiornata con il nuovo Blazing
Orange che prende il posto del Roulette
Green.
Rimangono disponibili le colorazioni Jet Black e Fusion White.
Telaio
e motore sono invariati a meno di qualche
miglioria interna di dettaglio.
Il prezzo, incredibile ma vero, rimane fisso a 11.500 €! |
Le prime foto ufficiali: | ||
La Speed 2008 al salone EICMA di Milano (6-11 novembre 2007) - Alcune delle foto sono state scattate da Giampippi e scaricate da qui. |
|||
|
Linea accessori originali Triumph MY2008: | ||||
2008 Pubblicità Speed Triple |
||||
|
||||
2009 - Speed Triple (1050) |
||||
Il
2009 rappresenta un
traguardo importante per la Speed Triple: è il suo quindicesimo
compleanno! Per festeggiare questo anniversario la casa inglese
presenta una versione speciale della trecilindri inglese denominata
Special Edition 15th Anniversary.
La Speed Triple è la moto di maggior successo è anche la più popolare dell’era Hinckley, con oltre 35.000 unità vendute dal 1994, anno della sua presentazione. E questo motivo è stato sufficiente per convincere John Bloor – proprietario di Triumph – ad apporre la sua firma sul serbatoio della Speed Triple Special Edition realizzata per festeggiare questo importante anniversario. Verniciata nell’esclusivo Metallic Phantom Black, con decal rosse che richiamano le finiture dei cerchi, realizzate a mano, la Speed 15th Anniversary è equipaggiata con cupolino e puntale in tinta, e sella con imbottitura in gel. “La Speed Triple è diventata una delle storie di maggior successo dell’era Hinckley – commenta Tue Mantoni, AD di Triumph - e rappresenta in modo preciso l’evoluzione che il marchio ha vissuto da allora. Sono accadute molte cose da quando, 15 anni fa, nacque la Speed, ma la purezza del concetto è rimasta inalterata. Questa moto è ancora oggi uno dei modelli più esaltanti sul mercato e questa Special Edition è il giusto tributo ad una vera icona Triumph”. Disponibile in concessionaria da febbraio 2009, la Speed Triple 15th Anniversary Special Edition costerà 12.400 euro chiavi in mano. Per enfatizzare l’esclusività di questo modello, la motocicletta sarà accompagnata da un prezioso orologio realizzato in esclusiva per i suoi acquirenti. La Speed Triple standard rimane pratiacamente invariata nei colori Jet Black, Matt Black, Fusion White e Blazing Orange. Il prezzo di listino è aumentato di 200€ raggiungendo 11.700€. |
||||
|
||||
2010
- Speed
Triple (1050)
|
||||
In
occasione del salone milanese EICMA la casa inglese presenta la Speed
Triple SE MY2010: per la prima volta dal 1994 la Speed è presentata in
versione bicolore. La nuova SE si presenta con una inedita livrea: il
colore dominante delle carrozzerie, Tornado Red,
viene intervallato dalla striscia bianca Crystal White con sottili
strisce nere rifinite a mano.
Il reparto sospensioni vede l'introduzione di un rinnovato pacchetto forcelle-mono che verrà poi esteso su tutti i modelli Speed Triple. Le modifiche riguardano alcune componenti interne che vanno a migliorare l'assorbimento delle asperità, mentre la molla del mono più morbida del 5% incrementa il comfort di guida. Il tutto si traduce in un minor affondamento dell'avantreno in caso di frenata al limite e un miglior controllo in generale. Nessuna modifica all'impianto frenante Brembo (doppio disco anteriore da 320mm con pinze radiali) ed al propusore da 128 CV. Per il 2010 sono previsti solamente 60 esemplari per il mercato italiano al prezzo di 11.700€. La Speed Triple "standard", oltre alle modifiche apportate alle sospensioni della SE, adotta come quest'ultima la nuova strumentazione, migliorata nel look e nella fruibilità. 2010 Speed Triple Nel marzo del 2010
Triumph presenta una nuova livrea della Speed Triple in versione
military.
La nuova versione cromatica Matt Khaki Green, il verde militare opaco già presente sulla Scrambler, è disponibile al pubblico da giugno allo stesso prezzo delle altre versioni, ovvero a 11.700 Euro. Identica dal punto di vista tecnico, la nuova versione della Speed risponde alle richieste di un pubblico esclusivo che si vuole distinguere per l'originalità del Matt Khaki Green; alcuni dettagli da segnalare sono il logo Triumph sul serbatoio e la scritta Speed Triple sui fianchetti riportati in stile military e i pannelli laterali copriradiatore in tinta.
|
||||
Storia Speed Triple 2011 -> |
Torna alla pagina FUORI PRODUZIONE