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Triumph Tiger 1993-1998 | |
1993
- LA PRIMA TIGER CARBURATORI
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TIGER 900 (T409)
La Tiger è presentata al pubblico per la prima volta nel 1993. Si tratta di una proposta enduro-stradale che entra in diretta concorrenza con la Cagiva Elefant e la Yamaha Super Ténéré. Il nome Tiger compare per la prima volta nei cataloghi Triumph nel lontano 1937 quando, con l’arrivo del tecnico Edward Turner, le monocilindriche progettate da Val Page vengono riviste sotto l’aspetto estetico e battezzate Tiger 70, Tiger 80 e Tiger 90 dove il numero rappresenta la massima velocità raggiungibile dai rispettivi modelli. Per oltre un ventennio il nome Tiger ha identificato i modelli da strada ad elevate prestazioni della casa inglese. Presentazione della Tiger 900 al salone Intermot di Colonia del 1992 Il motore, comune alle contemporanee Trident e Trophy, è il classico tre cilindri 885cc a quattro valvole per cilindro alimentato da tre carburatori da 36mm ed abbinato ad un cambio a 6 rapporti. Il trecilindri è addolcito nell'erogazione a 85 CV a 8000 gir/mini ed irrobustito nella coppia (82 Nm a 6000 giri/min) grazie ad alberi a camme specifici e valori d'anticipo diversi (rapporto di compressione 10,6:1). L'impianto di scarico è composto da un tre in due con i silenziatori posizionati in alto. Alcuni dei primi esemplari erano dotati del carter motore in tinta con la carrozzeria come si può trovare conferma anche dal catalogo ufficiale Triumph del 1993. Il serbatorio da 24 litri assicura una buona autonomia di percorrenza. L'introduzione della Tiger coincide anche con il primo serbatoio in plastica costruito da Triumph e l'utilizzo di sospensioni più evolute rispetto ai modelli fino a questo momento in produzione. La forcella Kayaba da 43mm regolabie è abbinata ad un monoammortizzatore posteriore, anch'esso regolabile, con serbatoio separato. L'impianto frenante prevede doppio disco anteriore Nissin da 276mm abbinato ad uno posteriore da 255mm di diametro. Le ruote con diametro da 19" all'anteriore e 17" al posteriore sono a raggi: rispettivamente 36 e 40. Il peso a secco della Tiger è di 209 kg. Veloce (oltre i 200 km/h) la moto si presenta imponente e ottimamente costruita grazie all'adozione di materiali di prima qualità. La progettazione della prima Tiger (dal primo bozzetto alla produzione) richiede meno di due anni grazie alla modularità dei progetti allora esistente: molte erano infatti le parti comuni fra le varie motociclette. La nuova Tiger è provata dalla rivista Motociclismo e nel fascicolo Ottobre 1993 si legge: “Costruita con attenzione e con materiali di qualità, la Tiger è una imponente enduro che ben si adatta ai lunghi viaggi, anche autostradali. Il sellone è confortevole e la posizione di guida è ben studiata a livello ergonomico. Discretamente efficace la semicarenatura.”. E ancora: "Il motore rappresenta il pezzo forte della moto sia per prestazioni sia per l’originalità tecnica tutta europea che lo caratterizza”. E ancora: “la Tiger sale al top per prestazioni e regolarità di marcia grazie all’ottima coppia ed alla fluidità nell’erogazione della potenza. … La Triumph si offre ottimamente finita nella sua livrea blu elettrico con tanto di scritte protette da vernice trasparente”. Gli unici appunti alla Tiger sono dedicati alla morbidezza delle sospensioni, il baricentro piuttosto alto e la tendenza dello sterzo a chiudersi nelle curve molto strette (leggasi tornanti). In Italia è proposta al pubblico a 15 milioni di lire in tre colorazioni diverse: Pimento Red, Khaki (Sandstone) e Caspian Blue. La Tiger MY1994 guadagna una nuova frizione e perde il colore Khaki. I carter sono verniciati di nero come il resto del motore. 1994 - Triumph Tiger (dal catalogo ufficiale Triumph) Nel 1996 la Tiger è dotata di un nuovo portapacchi in alluminio modulare in sostituzione del precedente costruito in tubi d'acciaio. Carlo Talamo, l'importatore Triumph in Italia dal 1992 al 2002, ci teneva che il logo Triumph fosse ben evidente, e lottò a lungo con Hinckley perchè anche sula Tiger comparisse sul serbatorio la scritta "Triumph " anzichè Tiger (perchè diceva giustamente che non esisteva un marchio di moto "Tiger" e la gente vedendola non capiva che era un modello della Triumph). Fra le vare special create da Carlo, va menzionata anche una Tiger in livrea militare che per un periodo utilizzo come moto personale. Questa fu riverniciata con la scritta Triumph ben evidente sul serbatoio:
Il 1998 è l'ultimo anno di produzione della Tiger a carburatori che viene proposta al pubblico con la nuova forcella Showa in sostituzione della precedente Kayaba e nuovo ammortizzatore posteriore. Nuova gamma colori: Volcanic Red, Jet Black e British Racing Green 1998 Tiger 900 - Ultimo anno produzione (dal catalogo ufficiale Triumph) 1998 Tiger 900 - Ultimo anno produzione (grazie a Stefano per la foto)
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