Bonnie Les Harris | ||
Dopo
l'acquisizione del marchio Triumph da parte di John Bloor a seguito del
fallimento della cooperativa di Meriden (ciò che rimaneva della
gloriosa Triumph), l'unica motocicletta prodotta nel suolo inglese è la
vecchia Bonneville rimasta quasi immutata dagli anni '70. Il nuovo
padrone della Triumph, nell'attesa di ricostruire la "nuova" Triumph
che conosciamo oggi, da licenza a Les Harris di assemblare la vecchia
bicilindrica.
1987 - Bonneville 750 T140E Les Harris Les Harris è il proprietario della Racing Spares una piccola azienda nel Davon specializzata in parti di ricambio ed ex-fornitore Triumph. Assieme alla licenza per produrre le Bonneville Harris entra in possesso di parte del magazzino ex-Triumph e parte delle linee di produzione del vecchio stabilimento. Vengono ingaggiati due ex-dipendenti Triumph - Brian Jones e John Birch - e nell'estate del 1985 la produzione della Bonneville riprende al ritmo di circa quattordici moto a settimana. La denominazione dell'azienda produttrice è "Triumph Motorcycle by L.F. Harris (Rushden) Ltd". A differenza di quanto scritto nell'articolo di cui sopra, l'importatore in Italia sarà la Numero Uno di Carlo Talamo. Da notare che l'importatore italiano ha scelto di commercializzare la versione "americana" dotata di serbatoio a goccia e tipico manubrio a corna di bue. In Italia sono arrivate 25 esemplari di questa motocicletta.
La Bonneville 750 T140E torna in produzione con piccole modifiche già sperimentate negli ultimi modelli prima della chiusura: albero motore rinforzato (lo stesso montato sulla TSS otto valvole del 1983) mentre gli accoppiamenti, anche grazie alla produzione limitata, sono molto più curati. Uno degli interventi più evidenti sono i nuovi carburatori della spagnola AMAL Mark 1,5 che rendono il bicilindrico più regolare ai bassi regimi. Nuova anche la forma del parafango anteriore in acciaio inox più corto ed affusolato così come gli ingranaggi del cambio. I silenziatori sono più silenziosi dei precedenti mentre gli indicatori di direzione più "discreti". La qualità delle rifiniture non è a livello della produzione di Meriden. L'impianto frenante è della italiana Brembo così come italiane sono anche le sospensioni Paioli (posteriori regolabili in precarico su tre posizioni) ed il manubrio Magura. A causa della cessata produzione motociclistica dell'inglese Smiths la strumentazione è ora fornita dalla francese Veglia. L'impianto di scarico è fornito dall'italiana Lafranconi. Le colorazioni disponibili sono azzurro polvere, verde brillante metalizzato, nero e rosso scuro metalizzato. Le prestazioni dell'ultima Bonneville pre-Hinckley sono leggermente inferiori rispetto all'ultimo modello prodotto dalla cooperativa nel '83. Per ovvi motivi i costi di produzione sono elevati, e il prezzo di listino non è competitivo con la concorrenza giapponese (8.800.000 Lire nel 1987 in Italia). La Bonneville di Les Harris rimarrà in produzione fino alla primavera del 1988 per un totale di circa 1400 motociclette costruite. Lo stop della produzione venne deciso a seguito nella necessità di rifare gli stampi per i cilindri ed il basamento orami deteriorati. L'investimeno non era giustificato visto la modesta quantità di esemplari prodotti, e quindi fu la fine della "vecchia" Bonneville. 1987
- Una delle
ultime Bonneville Les Harris
Alcune foto sono tratte da Motociclismo (08/1987)
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