Tiger Sport by Talamo | ||
Nel 2002 Carlo Talamo
realizza questo interessante prototipo finanziato dalla casa madre. A
pochi mesi dalla scomparsa, il ruolo di Talamo nei confronti della
factory inglese era cambiato. Aveva infatti venduto la Numero Tre
alla Triumph ed stava iniziando un’attività di consulente esterno. La
Tiger Sport è un esercizio di stile che avrebbe potuto diventare
realtà. Del resto è già successo che un'idea di Talamo arrivasse alla
produzione come per esempio la Baby Speed (diventata successivamente Speed Four) e la Speed S (ripresa nelle linee per creare il MY2005).
A distanza di 10 anni, la Tiger Sport dimostra quanto avanti era Carlo: oggi le manubrio alto da viaggio sono le regine del settore. All’epoca Carlo utilizzava una Tiger 955i come moto personale. La usava tutti i giorni e ne elencava lui stesso i motivi: “è veloce, è comoda, non diventa orrenda con il baule ed in città ha raggio di sterzo ed escursione delle sospensioni adatte a guizzare nel traffico e sopravvivere a buche, tombini, rotaie e pavé.” Però le mancava qualcosa, forse un po' di cattiveria. Ecco perché nella mente di Talamo è nato il pensiero di intervenire pesantemente su estetica e meccanica. Tra le particolarità di prototipo c'è il gruppo sella-bauletto asimmetrico che si apre lateralmente ideato da Carlo e l’enorme silenziatore sparato verso l'alto. L'originalità del posteriore sta nel fatto che la sella del passeggero è solidale al coperchio della borsa rigida. Dentro a questa è prevista una sacca morbida asportabile. La maggior parte dei componenti della Tiger Sport è di produzione Triumph consentendo una facile industrializzazione: il serbatoio è quello originale, il faro posteriore è della Speed Triple MY2000 (montato rovescio) mentre della Speed MY2002 sono manubrio, comandi, strumenti e freni. La ruota posteriore in lega proviene dalla Sprint ST, con il relativo monobraccio allungato ed irrobustito. Il frontale è inedito anche se il gruppo ottico è quello dalla Sprint ST. Le sospensioni della Tiger Sport sono leggermente abbassate rispetto alla Tiger d'origine. Nuova invece la ruota anteriore a raggi da 18 pollici realizzata ad hoc per la Tiger Sport. Il cupolino è trasparente, per offrire la maggior visuale possibile nella guida sportiva ed in città. Le prestazioni sono garantite dal tre cilindri da 149 CV che equipaggiava nel 2002 la Daytona 955i. La velocità massima doveva, nelle intenzioni di Carlo essere autolimitata a 250 km/h. Nonostante le ottime premesse, questo prototipo non entrerà mai in produzione. Bozzetto Tiger Sport
Foto Motociclismo e Superwheels (Settembre 2002)
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