Una e unica, pochi
esemplari con targhetta firmata, oppure migliaia di moto per il grande
pubblico: Carlo Talamo sapeva inventare sempre qualcosa. Per sè, per le
sue moto personali. Oppure per le piccole serie che preparava per gli
altri. Che differenza c'era? Livello di follia a parte, nessuna. Perchè
lui metteva nelle sue realizzazioni la stessa passione. Non importava
se l'oggetto del desiderio fosse destinato al suo garage segreto o a
quello di qualcun altro. Realizzava sia esemplari unici che piccole
serie come la
Speed Triple S a coda mozza.
Un'altra sua celebre "limited" edition era stata la Speed Triple di alluminio (la
ALU),
realizzata sella base del "vecchio cancello" a carburatori. Altre volte
le sue idee erano sfociate nella produzione di grande serie, andando a
infoltire i listini delle grandi case. Le "sue" case. Era successo con
la Harley Davidson Night Train. Oppure con la naked d'assalto
realizzata sulla base della Triumph TT600. Lui l'aveva spogliata e le
aveva appioppato quell'affettuoso nomignolo Baby Speed.
Bene, la Triumph "vera", la casa madre, aveva ripreso quel progetto,
mandandolo in produzione quasi senza modifiche. Era nata la Speed Four.
Che però, per il nostro mercato, è rimasta la Baby Speed. Forse in
segno di ringraziamento. (tratto da Cafè Racer).
Qui di seguito riporto alcune motociclette nate dalle idee Talamo (grazie anche a frostybollox, rodeo, nirider ed altri) :
HARLEY-DAVIDSON
Carlo ha creato innumerevoli special su base H-D, ne riporto solo un paio come esempio:
- La "SUORA": una HD Fat Boy tutta nera opaca con un visor sul fanale enorme:
da Classic Bike - Grazie a Gigi per l'articolo.
- COM'AGGIA FA' una HD SOFTAIL CUSTOM nera opaca con serbatoio XLCR e gomma anteriore tacchettata:
COM'AGGIA FA'
COM'AGGIA FA'
COM'AGGIA FA'
- La 883 Dirt Track, con a seguito Campionato durato 2 anni. Moto che è entrata in produzione quest'anno
- La mitica SOFTAIL CUSTOM GIALLA 1700cc 4 marce, compagna di decine di raduni (la Giallona)
- La HERITAGE SOFTAIL a striscie rosa ed azzurre: spettacolare, un cazzotto in un'occhio
- La Sporty 883 bianca e rossa con il carburatore SU con collettore a 45 gradi
- La NIGHT TRAIN:
Una Softail con il posteriore
graso sulla sua ruota panciuta e un anteriore sottile
qualche metro più avanti. E bassa, tanto da
far sfiorare l'asfalto: perfetta
per viaggiare di notte senza una meta come amava fare lui. Un
responsabilta Harley in visita da
Milwaukee la vide alla Numero Uno
e ne restò folgorato. Tornò indietro con lei per mostrarla a Willy
G.Davidson e soci.La moto
piacque veramente tanto e finì in produzione nella gamma H-D: era il 1998. (da Rider)
- la Buell Lightning
TRIUMPH
Scrivere questa pagina è stata un'avventura: sono passati solo quindici
anni dalla presentazione delle "Alu" ed è già difficile raccogliere
informazioni certe. Le persone che all'epoca furono coinvolte nel
progetto non sono facilmente reperibili. Partendo dalla meccanica
Triumph, Carlo ed i suoi uomini – fra tutti Beppe Sacchi e Alberto
Poggi - creano negli anni numerose special, alcune in esemplare unico
alcune in piccole serie. Fra le prime "provocazioni" motociclistiche di
Talamo&C. vanno sicuramente ricordate le "Alu" derivate dalle
Trident 900... continua ->>
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TRIDENT 750 anni '70 Vanni Blegi replica (1992)
La
motocicletta che vedete raffigurata in questa pagina è una delle prime
“special” su base Triumph. E’ stata preparata nel 1992 dalla Numero Tre
durante il primo anno di attività. La Trident di queste pagine riprende
i colori della trecilindri 750 del Team Koelliker con la quale correva
l'indimenticabile Vanni Blegi negli anni '70... continua ->>
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TRIDENT ALU by TALAMO (1993)
Scrivere questa pagina è stata un'avventura: sono passati solo quindici
anni dalla presentazione delle "Alu" ed è già difficile raccogliere
informazioni certe. Fra le prime "provocazioni" motociclistiche di
Talamo&C. vanno sicuramente ricordate le "Alu" derivate dalle
Trident 900... continua ->>
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MEGA SPRINT (1993)
La Megasprint 1200 è, come tante
provocazioni di Talamo, la moto che
mancava nel catalogo Triumph e che avrebbe potuto avere un discreto
successo. Si tratta della versione ipervitaminizzata della Sprint 900
la sport-tourer inglese che è stata, nel 1993, la Triumph più venduta
in Europa. Ma come nasce l’idea di questa motocicletta? ...
continua ->>
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SPEED TRIPLE (1994)
La
prima Speed Triple monofaro nacque su base Trident proprio grazie a
Carlo Talamo. Fu lui infatti a insistere con gli inglese per mettere in
produzione quella che secondo lui poteva essere una moto di successo.
Ed il tempo gli diende ragione. Non appena i primi esemplari di
produzione, Carlo decide di apportare qualche ulteriore modifica alla
moto di serie: fanalini posteriori Range Rover e manubrio alto per
iniziare.Queste modifiche erano poi disponibili a catalogo Numero Tre.
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SPEED FOUR 1200cc e SIX TRIPLE 900cc
(1994)
Dopo
il progetto della Mega Sprint (vedi sopra) Carlo Talamo realizza una
piccola serie di Speed Four. La nuova moto ricalca la linea della Speed
Triple ma monta la ciclistica ed il motore della Daytona 1200 a quattro
cilindri e sei marce è disponibile nel 1994 al prezzo di 21.000.000 di
lire. Altra special del perido è la SIX TRIPLE che
nasce sulla meccanica
della Daytona 900 e rispetto alla Speed Triple standard del '94 monta
il cambio a sei marce ed il radiatore dell'olio.
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EVE OF
DESTRUCTION (1995)
EVE OF DESTRUCTION
significa letteralmente alba/vigilia della
distruzione, ed una delle provocazioni più incredibili di
Carlo Talamo. In una intervista, relativamente alla Postatomica, Carlo
racconta" E' una provocazione: voglio che la gente vada in moto. Lo
dicevo anche in una delle mie pagine pubblicitarie di qualche anno fa:
comprate una moto, non importa la marca o la cilindrata o
l'età, ma comprate una moto. Voglio però moto
vere, non soprammobili da mostrare agli amici, oppure da usare e
gettare dopo qualche mese perchè è uscito il
modello nuovo."... continua ->>
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THUNDERBIRD BOY RACER 900 (1995)
La
Boy Racer 900 è una special del 1995 costruita dalla Numero Tre di
Milano basata sulla classica Thunderbird. Il
modello di serie è stato alleggerito di ben 24kg e per
migliorarne la manegevolezza è stato adottato un manubrio in due pezzi.
Al posto della cassa filtro sono montati tre cornetti d'aspirazione
mentre lo scarico è libero. Modificate anche le piastre porta
strumenti, così come è stata rialzata la posizione del faro anteriore e
riverniciato il sebatoio. Il codino in alluminio monoposto è uguale a
quello utilizzato sulla ALU.
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THUNDERBIRD SPORT by TALAMO (1995)
Molti
conoscono la Thunderbird Sport commercializzata da Triumph a partire
dal 1998, ma
forse non tutti sanno che la moto nasce da un idea di Carlo Talamo. La
Thunderbird standard è commercializzata in Italia dal 1995 e già al
salone motociclistico di Milano dello stesso anno Carlo presenta la sua
ricetta per una Thunderbird "sportiva"... continua ->>
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THUNDERBIRD SUPER SPORT by TALAMO (1997)
La
Numero Tre Milano del compianto Carlo Talamo aveva sfornato, neglia
anni '90, varie
special su base Thunderbird. Molto probabilmente la Thunderbird
Super Sport è stata in assoluto la più potente e la più costosa. A
quanto ci risulta ne è stato costruito un solo esemplare... continua ->>
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ADVENTURER by TALAMO (199?)
Questa
Adventurer è stata personalizzata da Talamo per crearne una pagina
pubblicitaria. Rispetto al modello di serie monta un manubio basso, ma
non ho notizie relativamente a questo esemplare. Ringrazio Stefano per
le foto.
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BABY SPEED by TALAMO (2000)
La
Baby Speed è
un idea di Carlo Talamo. Spogliando la carenata TT600 Talamo
ottiene la sorella minore della Speed Triple dalla quale eredita il
gruppo
ottico anteriore. Dal primo prototipo presentato nel 2000
verrà allestita una mini serie di cinquanta esemplari nel
2001 e succesivamente, nel corso del 2002, la Baby Speed entra in
produzione con il nome di Speed Four. Rimarrà in produzione
fino al 2006.... continua
->>
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BONNEVILLE "ROSA" CAFE'
RACER by TALAMO (2001)
Questa
Bonneville Special
era una delle moto personali di Carlo Talamo
e può essere considerata come la mamma della Thruxton 900
entrata in produzione nel 2004.
Si tratta di una interpretazione di
Talamo della Bonneville: la linea della moto si
rifà alle vecchie Bonneville di Meriden con qualche tocco in
stile Cafè Racer.
Le modifiche non sono radicali: un manubrio tipo drag-bar in alluminio
fa compagnia ad un contagiri
elettronico supportato da un'apposita staffa
di alluminio.... continua ->>
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TIGER SPORT by TALAMO (2002)
Nel
2002 Carlo
Talamo, Carlo
Talamo, l'importatore italiano delle inglesi Triumph, ha realizzato
questo interessante prototipo con il preciso intento di
proporre un nuovo modello per la produzione di serie alla
casa madre (che ha finanziato
l'esperimento). Del
resto è già successo che un'idea di Talamo
arrivasse alla produzione, la baby
speed lo testimonia. Nei confronti della Triumph il ruolo di
Talamo ... continua
->>
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RS.S (2002)
Un' altra idea di
Carlo Talamo molto interessante è la RS.S (o RS
Sport) costruita sulla base della RS di serie e modificandola con
componenti Triumph di produzione prelevati da altri modelli.
Talamo
ha mantenuto della RS di serie il telaio e, ovviamente, il
motore (riverniciato), modificandone la carrozzeria senza,
però, snaturare
il
family look comune alle altre Triumph. La semicarena è ora
più stretta e affilata, ma il gruppo ottico anteriore
è
stato mantenuto, per evitare i costi di omologazione di una nuova
unità. Anche il parafango anteriore è stato
modificato,
mentre è stato aggiunto un piccolo spoiler ed è
stata
resa più snella la parte posteriore del serbatoio. Questo,
insieme alla riduzione di larghezza del codone e della sella (che ha
richiesto la realizzazione di un nuovo telaietto), permette ora di
appoggiare i piedi a terra molto più agevolmente, nonostante
l'altezza della sella sia rimasta invariata. I semimanubri provengono
dalla ST.
Motore
e ciclistica
della RS.S in bella
evidenza
Come
fanale
posteriore è stato
adottato, rovesciandolo,
quello
della Speed Triple. Anche la posizione in sella è stata
leggermente modificata adottando il manubrio della Sprint ST, che
è leggermente più alto e permette un comfort
maggiore.
Nuovo anche lo splendido portatarga (che pare fatto apposta per essere
sostituito con un elemento aftermarket in fibra di carbonio), ma la
modifica più appariscente è al retrotreno, dove
è
stato trapiantato il forcellone monobraccio della Daytona, non senza
avere prima realizzato un diverso carter per la catena di trasmissione.
Il
risultato
è una moto più
sportiva,
più filante,
dall'impatto visivo più agile rispetto alla RS di serie, che
al
confronto con la RS.S (con il punto!) sembra quello che è:
una
Sprint ST solo leggermente più sportiva. In effetti la RS.S
sembra fatta apposta per la personalizzazione, e non appare fuori luogo
pensare a un nutrito catalogo di parti speciali realizzate direttamente
dalla Casa.
La
RS viola
è stata realizzata in un
solo esemplare da Carlo
Talamo. Si tratta di una sua moto personale realizzata su base RS,
immatricolata 2004. E' la base su cui a Hinckley ipotizzarono la Sprint
RS.S, mai entrata in produzione.
(Un ringraziamento a Frosty che mi ha inviato alcune delle foto qui
riportate).
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SPEED TRIPLE S coda corta by
TALAMO (2002)
La
prima volta che ho visto la Speed S è stato in occasione del
Triumph Day del 2003. Avevo da poco iniziato a pubblicare
Fedrotriple.it e avevo appresso una digitale con la quale immortalare
le special più belle. Sulla collina in fondo all'autodromo
di Varano era
parcheggiata questa Speed corta, una di quelle originali numerate.... continua
->>
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TRITON
(2002)
Tutto
inizia in
quello che gli amanti delle care vecchie moto inglesi considerano un
luogo di culto: l’officina di Domenico Pettinari. Per terra c’è un
telaio nudo, probabilmente da riverniciare. Entra un signore. “Il
motore delle nuove Bonnie ci
starebbe lì dentro?” chiede, con una punta di curiosità. Anzi, più che
una punta. “Non so, devo vedere – risponde sbrigativo Pettinari – e
comunque quel telaio mi serve, è di un Manx”. .... continua ->>
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Carlo,
prima della scomparsa, stava lavorando ad altri progetti in particolare
si raccontava di un accordo con Beggio - patron Aprilia all'epoca - per
la rinascita del marchio Laverda. Nelle idee di Carlo c'era la voglia
di utilizzare il tre cilindri Triumph per le nuove moto di Breganze.
Questi sono un paio di bozzetti trovati nel web nei quali si vede
chiarimente il motore Triumph:
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